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sveleranno lanostrapresenza agli addetti alla
sicurezza e così via” ha esemplificato Raffaele
Giglio, country director Italy & Greece, e chi
produce spazzolini o sensori venderanno il
servizio, non più solo l’oggetto.
“I nostri clienti oggi non vogliono un micro-
controllore conquesta o quella caratteristica,
per poi impiegaremagari anni nello sviluppo
della soluzione finale, ci chiedono invece si-
stemi che permettano loro di fare business
vendendo i relativi servizi: le aziende devono
diventare fornitrici di servizi per poter essere
competitive” ha sintetizzato Frémont. Dun-
que, per soddisfare queste esigenze, Avnet
ha cambiato ‘pelle’, ponendosi al centro di
un ecosistema di partner tecnolo-
gicamente all’avanguardia che, con
prodotti e soluzioni combinate, con-
sentono la messa a punto di sistemi
completi per la creazione di servizi a
valore aggiunto. L’impegno di Avnet
Memec è quindi rendere disponibile
l’IoT ai suoi clienti, selezionando non
solo produttori di chip, ma partner a
tutto tondo, in grado di fornire soft-
ware, prodotti e servizi per network
privati e pubblici.
‘Abilitatori’ di
tecnologia
Per meglio capire il concetto, fac-
ciamo un passo indietro: cosa serve
per realizzare un servizio in un’ottica
di IoT? “L’IoT prevede la connessione di og-
getti che possano comunicare informazioni
di vario genere per attivare servizi” ha spie-
gato Jones. “Si tratta dunque di connettere
a Internet o a una qualunque rete anche
‘chiusa’ oggetti che finora non lo sono stati
e abilitarli a inviare dati in modo attivo o
semplicemente a permetterne la lettura o l’i-
dentificazione”. Il primopassoperchéquesto
diventi realtà è costruire una rete. Fra i part-
ner di Avnet per l’infrastruttura figura infatti
Sigfox
e sta realiz-
zando reti in svariate
città (già completate a
Parigi e inOlanda, par-
zialmente a Londra e
per il 2015 si prevede
l’attivazione della rete
di Milano), utilizzando
una tecnologia UNB (Ultra Narrow Band) su
frequenze ISM 868 MHz, low power a basso
consumo di energia, che rende possibile
l’impiego di dispositivi wireless a batteria
per soluzioni IoT eliminando i problemi le-
gati alla durata (5-10 anni sono garantiti) e
alla manutenzione. Questa soluzione è al
momento preferita rispetto a quelle alter-
native basate sull’energy harvesting, per cui
il processo di sviluppo tecnologico, secondo
Avnet, rimane ancora lungo. “L’ideale in fu-
turo sarebbe poter unire queste reti locali
per creare un’unica infrastruttura pubblica
estesaper applicazioni industriali edi servizio
inun’ottica IoT, cheovvii agli attuali problemi
di roaming e offra una copertura globale tra-
mite un unico operatore virtuale a costi flat”
ha illustrato Frémont. “Già
ora i fornitori di SIM si
stanno muovendo per of-
frire schede indipendenti
dall’operatore telefonico,
sulle quali sia possibile
scaricare anche 10-20pro-
fili di operatori diversi per
i vari Paesi, inmodo che le
operazioni di download
dalla rete, da qualunque
punto del globo, siano
gestite non in roaming,
tagliando i costi legati all’usodella rete”. Altra
importante questione quando si parla di IoT
è la sicurezza: “Sappiamobenequanto sia im-
portante evitare che i dispositivi in rete pos-
sanovenireattaccati e controllati, per scherzo
o per fini illeciti, da hacker di vario genere” ha
osservato Frémont. “Per que-
sto stiamo lavorando a solu-
zioni di sicurezza efficaci, che
presenteremo in occasione
dei prossimi Tech Days, in
programma proprio a Milano
in autunno”. Attualmente,
dunque, Avnet Memec offre
una base integrata di tecno-
logie e di risorse che include
hardware, software e servizi.
In particolare, per quanto
riguarda l’hardware può con-
tare su una line-card che com-
prende alcuni dei principali
fornitori di chip e moduli, non
ultime Silicon Labs e Telecom
Design, proponendounapiat-
taforma di soluzioni native ottimizzate per i
sistemi IoT. Consapevole di come la realizza-
zione di un progetto IoT sia un lavoro com-
plesso, che richiede partner di comprovata
esperienza, Avnet Memec ha selezionato
fornitori e partner per offrire ai propri clienti
l’accesso a una vasta gamma di opzioni tec-
nologiche e know-how specifici, per consen-
tireai clienti di cavalcare conprofitto lanuova
onda tecnologica rappresentata dall’IoT. “Si
tratta inoltre di un’opportunità unica per
l’Europa” ha ricordato Frémont. “L’IoT è un
settore dove le competenze e le capacità
tecnologiche più avanzate risiedono oggi in
Europa eStati Uniti; sono soluzioni sviluppate
localmente, tramite fornitori locali, che cre-
ano business in Europa e da qui anche fuori
dall’Europa, in quanto le aziende possono
fare esperienza in anticipo sui concorrenti
per esempio asiatici e conquistare i mercati
mondiali, sviluppando reti e servizi a livello
globale”.
Avnet Memec -
Lo sviluppo dell’IoT secondo Avnet
Philippe Frémont, regional
vice president South Europe
di Avnet Memec
Raffaele Giglio, country
director Italy &Greece di
Avnet Memec
MAGGIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 372
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Per abilitare servizi IoT occorre dotare gli ‘oggetti’
della capacità di comunicare dati e informazioni
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