Automazione_Oggi_366 - page 68

SETTEMBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 366
68
AO
SPECIALE
S
e partiamo dal con-
cetto che le aziende
sono fatte dalle per-
sone, che, come ben
noto, hanno partico-
larità diverse che le contrad-
distinguono e se associamo
questo concetto alla struttura,
prevalentemente tecnica, di
KEB, non risulterà sbagliato
dire che proporre soluzioni per
applicazioni motion control fa
parte del DNA dell’azienda. Da
più di 40 anni KEB si occupa
della trasmissione e controllo
del moto e negli ultimi 10 anni
ha costantemente investito
nello sviluppo di piattaforme
hardware e software per lo svi-
luppo di applicazioni dal ‘profilo meccatronico’. Per spiegare
quanto appena scritto tra virgolette, bisognerebbe dire che,
essendo KEB specialista nella trasmissione del moto, ha sa-
puto nel tempo costruire un portafoglio prodotti che spazia
dai freni, ai motoriduttori, drive (inverter per motori AC e PM),
ai controllori, remote I/O e sistemi di visualizzazione: tutti que-
sti prodotti, come gli ingredienti di una ricetta, sono necessari
a realizzare applicazioni in ambitomeccatronico. Mantenendo
l’analogia con la cucina, i piatti di maggior successo hanno un
elemento che accomuna tutti gli ingredienti: l’interfaccia per
la gestione dei dispositivi, Combivis studio 6.
Nell’ambito meccatronica
Lo sviluppatore di applicazioni nell’ambito meccatronico è
una figura professionale le cui competenze spaziano dal di-
mensionamento meccanico, necessario a garantire le dinami-
che da cui scaturiscono i target di produzione, all’integrazione
software a un livello tale che un macchinario possa interagire
con il mondo esterno quasi a livello umano donando pro-
prietà sensoriali per mezzo di I/O digitali/analogici piuttosto
che sistemi di visione. La sua esigenza è poter fare tutto ciò
in modo semplice e pratico. Forti di questa consapevolezza
sappiamo che tali tecnici
possono raggiungere risul-
tati sempre migliori tanto più
la tecnologia supporta le loro
idee rendendole facilmente
gestibili e realizzabili.
Per questa ragione la suite di
programmazione di KEB per-
mette di sviluppare logica
programmabile piuttosto
che profili di moto seguendo
standard quali PLCopen e
IEC6131-3 ed esattamente
dallo stesso editor poter rag-
giungere tutti i parametri
degli azionamenti collegati
al motion controller senza
alcun cavo addizionale che
non sia quello di rete (Ether-
cat) usato per trasferire il profilo di moto. Oltre a questo, i tec-
nici avranno sicuramente la necessità di verificare i limiti del
sistema che stanno realizzando agendo sulla banda passante
del sistema indipendentemente che si tratti di macchine elet-
triche o di altri tipi di attuatori.
I controllori KEB sono maggiormente utilizzati in quei settori
in cui è richiesta innovazione tecnologica e allo stesso tempo
competitività.
L’innovazione tecnologica introdotta dall’interpolazione piut-
tosto che la sincronizzazione tra più motori, senza limitazione
di assi né di profili, permette ai fruitori di rivoluzionare il con-
cetto meccanico con cui i macchinari furono inventati per
raggiungere nuove frontiere di produttività. È il caso di tutte
quelle aziende che hanno scelto le soluzioni KEB per gestire le
tavole ‘indexate’ per operare nelle tre dimensioni cartesiane
(x, y, z) per le più svariate necessità.
Questo ha permesso agli utilizzatori di poter operare con
enorme precisione e flessibilità eliminando i tempi morti per
il ‘cambio-corsa’, poiché l’unica operazione richiesta è quella
di modificare un valore dal pannello operatore per rimodulare
tutta la produzione. Con la tecnologia precedente era pratica-
mente impossibile.
Evoluzione meccanica
KEB da anni affianca i propri clienti nell’evoluzione delle
tecnologie meccaniche. Questo è possibile partendo dallo studio
e dalla sperimentazione per mezzo di tool al fine di apportare
innovazione tecnologica e competitività
di
Marco Sala
L’interfaccia per la gestione dei dispositivi Combivis studio 6
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