LUGLIO-AGOSTO 2013
AUTOMAZIONE OGGI 365
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può portare a decisioni che ottimiz-
zano i guadagni a breve termine,
trascurando le implicazioni a lungo
termine” osserva Matteo Bambini,
marketing manager National In-
struments Italy. “A volte le aziende
si concentrano sull’ottimizzazione
dei Cogs anziché dedicarsi alla re-
alizzazione delle nuove richieste
dei clienti o alle innovazioni per
accedere ai più recenti mercati e
aumentare le entrate” esemplifica
Bambini. “Le imprese che invece
focalizzano la loro attenzione sulla
redditività economica totale dei pro-
getti, si affidano a tecnologie basate
su piattaforme per ridurre i costi di
sviluppo totali e mantengono la flessibilità
necessaria per rispondere velocemente
alle richieste del mercato. Sono le ‘best-in-
class’ e stanno creando una tendenza che
bilancia il costo tradizionale del modello di
progettazione con due fattori altrettanto
importanti: la flessibilità e il rischio”.
I team delle aziende best-in-class deci-
dono senza concentrarsi sul solo obiettivo
a breve termine di ridurre i Cogs, ma “va-
lutano in modo più accurato la probabilità
di avere costi di sviluppo tradizionali più
elevati delle stime originali e il fatto che
le previsioni sul volume delle vendite pos-
sano essere troppo ottimistiche” spiega
Bambini. “L’inserimento del fattore rischio
nelle riflessioni rende la decisione finale
più realistica e tiene conto delle strategie
di mitigazione del rischio, come la possi-
bilità di fornire una formazione aggiuntiva
o richiedere un supporto ulteriore dai for-
nitori di tecnologia”. Queste aziende, inol-
tre, evitano il rischio di concentrare tutto
il loro talento in un gruppo specializzato
e permettono l’utilizzo della piattaforma
tecnologica ai loro esperti, così che anche
loro possano partecipare al processo di
sviluppo e distribuzione. “La classica scelta
tra ‘costruire’ o ‘acquistare’, per esempio,
seguendo un metodo basato sui costi può
portare a decisioni che ottimizzano i guada-
gni a breve termine, trascurando le implica-
zioni a lungo termine” esemplifica Bambini.
In alcuni casi, le aziende best-in-class pos-
sono pagare un sovrapprezzo per le loro
piattaforme hardware, ma alla fine am-
pliano le loro quote di mercato a spese dei
concorrenti che adottano un modello tra-
dizionale di progettazione personalizzata.
Lime Instruments, per esempio, realtà del
settore petrolifero e del gas, ha ‘rubato’
quote di mercato ai concorrenti che impie-
gano più tempo per introdurre novità sul
mercato con un rischio maggiore di non
rispettare le scadenze. “Abbiamo un’archi-
tettura riutilizzabile per l’intero sistema, la
cui spina dorsale è NI Labview. Questo ci
permette di programmare le nuove appli-
cazioni dei clienti a una velocità più ele-
vata rispetto ai concorrenti” afferma Rob
Stewart, presidente di Lime Instruments.
Risultato: il tasso di crescita annuale (Cagr)
di Lime è stato del 265% in cinque anni.
KCBioMedix, invece, azienda che si occupa
di dispositivi medici, ha sviluppato una
sorta di ciuccio computerizzato che con-
sente ai medici di valutare se un neonato
è in grado di nutrirsi e gli permette di im-
parare a succhiare il latte. In fase di start up
l’azienda decise di effettuare la progetta-
zione in-house. Adottando un approccio
hardware e software basato su piattaforma
per evitare attività di implementazione di
basso livello e coinvolgendo direttamente
gli esperti del settore, l’azienda ha ridotto i
tempi di sviluppo da quattromesi a quattro
settimane, con un risparmio nei costi previ-
sti di 250 mila dollari.
I team vincenti
Il distributore di terze parti Wilson Research
ha collaborato nel 2012 con National Instru-
ments per esaminare oltre 1.000 dei suoi
clienti che utilizzano sistemi embedded e
mettere a confronto i risultati ottenuti con
lo studio annuale sul mercato embedded di
UBM. Lo studio ha rilevato che, in media, la
dimensione dei team è circa un terzo e la
lunghezza tipica dei progetti è la metà di
quelli delle aziende di progettazione em-
bedded tradizionali. Le aziende esaminate,
inoltre, hanno quasi il 60% di probabilità
di consegnare i loro progetti in tempo o in
anticipo.
“I team di progettazione embedded sono
stati sempre composti da ingegneri mec-
canici, del software e dell’hardware guidati
da uno o più esperti del settore di applica-
zione. Questi esperti dirigono le attività del
team di progettazione, basandosi sulla loro
profonda conoscenza di una determinata
materia. La buona riuscita del progetto
è strettamente legata alla capacità degli
esperti di trasferire con successo la loro
conoscenza agli ingegneri del team, che
possiedono le competenze specifiche per
utilizzare le toolchain embedded” illustra
Bambini. “Gli esperti di settore, però, spesso
non hanno esperienza di come funzionino
gli strumenti necessari alla realizzazione di
sistemi embedded complessi. Si crea così
una sorta di barriera tra know-how applica-
tivo e prodotto finale, che prolunga i tempi
di miglioramento dei progetti e di lancio dei
prodotti”. Oltretutto molti esperti, senza un
team complementare per la fase di realiz-
zazione, non sono in grado di tradurre in
tempi brevi le loro idee in progetti.
Molti stanno oggi comprendendo l’impor-
tanza di abbandonare equipe specializzate
più grandi per team ridotti, più versatili, in-
teressati a tradurre la competenza settoriale
in innovazione reale. Gli strumenti messi a
disposizione da National Instruments per-
mettono di tradurre inmodo rapido le com-
petenze specifiche degli esperti in prototipi
funzionali ad alte prestazioni e, infine, in si-
stemi per la produzione delle soluzioni con
costi e tempi di lancio sul mercato ridotti, in
quasi ogni area di applicazione.
National Instruments Italy
L’approccio ‘build versus buy’ conduce a decisioni che ottimizzano i guadagni a breve
termine e al contempo considera le implicazioni a lungo termine