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ITALIA 4.0
2017
Marco Porzio
, director south European region Nestlè Purina: “Un
sistema adeguato di analisi ci consente di monitorare in tempo reale i
nostri principali KPI, in modo da poter controllare da qualsiasi punto della
nostra azienda cosa succede all’interno delle nostre fabbriche e dei centri
distributivi”.
Michele Perazzo
, distribution planning manager Barilla: “I dati
devono essere gestiti da processi il più possibile integrati e sincronizzati.
In Barilla, una struttura di integrated planning gestisce le previsioni
di vendita in collaborazione con i mercati, pianificando produzione e
distribuzione del prodotto”.
Alessandro Berzolla
, chief operations officer Dallara: “La
velocità è il concetto chiave che ci ha portato all’adozione dell’additive
manufacturing negli anni, fondamentale nella parte prototipale per
apportare modifiche e innovare velocemente i modelli delle vetture da
corsa che sviluppiamo”.
Riccardo Villani
, Unilever Group supply chain strategy director,
refreshment: “Lavorando nel consumo di massa, alle tecnologie digitali
chiediamo informazioni mirate su elementi chiave della catena del valore,
per eliminare azioni non a valore aggiunto e per capire e anticipare i trend
di mercato”.
I PROTAGONISTI
del progetto per validare l’investimento.
Lo stesso vale per l’additivo, per cui biso-
gna individuare gli elementi salienti dei
processi di business dei clienti onde co-
gliere le opportunità di valore che le tec-
nologie additive possono offrire, come la
riduzione di peso di un velivolo in ambito
aerospace, o la customizzazione e la ridu-
zione delle scorte. La stampante 3D è solo
la finalizzazione di un iter che parte dalla
valutazione delle applicazioni da realizza-
re: queste definiscono innanzitutto il ma-
teriale impiegabile, proseguendo quindi
con la realizzazione di strumentazione e
macchinari specifici che trattano quel ma-
teriale con logica additiva. Includendo la
parte software di interazione con l’uten-
te e di interfaccia della soluzione additiva
con gli strumenti di progettazione in uso.
Big data integrati in logica proattiva
L’unione e la comunicazione stretta tra IT
e OT abilita quindi le capacità analitiche e
predittive volute, portando la conoscenza
operativa dei processi nel digital thread
delle informazioni. Ogni parte della catena
del valore nel manifatturiero può quindi
trarre benefici, dalla r&d e ingegneria, alla
produzione, grazie a manutenzione predit-
tiva e ottimizzazione delle linee, al service
e fino alla logistica. “La sincronizzazione
dei processi è un tema importante - spie-
ga Michele Perazzo, distribution planning
manager Barilla -, e tutti i dati che è possi-
bile avere devono essere gestiti da processi
che siano il più possibile integrati e sincro-
nizzati. Servono processi integrati fra pro-
duzione, distribuzione e vendita, in modo
da poter pianificare al meglio il trasporto
merci e avere i camion al massimo livello
di saturazione, cosa per noi molto impor-
tante. Stiamo evolvendo verso un concetto
di pianificazione dei trasporti non su base
dell’ordine, ma del fabbisogno, e in questo
danno un grande contributo gli accordi di
collaborazione VMI (Vendor managed in-
ventary) con i nostri principali clienti, e che
oggi coprono in Italia il 50% del nostro fat-
turato”. Le soluzioni vanno pertanto inse-
rite con visione olistica, accompagnando la
trasformazione con un pensiero pervasivo
che attraversi tutte le funzioni, non con sin-
goli progetti pilota in una sola area. “Oltre
all’attenzione all’applicazione da realizza-
re, occorre anche capire dove risiede il vero
valore aggiunto di un’azienda - aggiunge
quindi Riccardo Villani, Unilever Group
supply chain strategy director, refreshment
-. La digitalizzazione può portare un gran-
de beneficio nell’eliminazione delle azioni
non a valore aggiunto: negli ultimi anni ci
sono KPI per ogni cosa, siamo sommersi di
informazioni che non portano alcun profit-
to alle aziende, con comportamenti storici