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ITALIA 4.0

2017

diMarcoZambelli

IoT, cloudanalytics eadditivo: le tecnologieabilitanti portanovelocità, ottimizzazionedi processoe

capacitàpredittive.Manonsenza l’unione tra ITeOT, inquantosenzacomprensionedellospecifico

processoapplicativononc’è reale trasformazionedigitalenécreazionedi valoreaggiunto

T

ecnologie abilitanti quali IoT,

cloud e tecnologie additive so-

no solo un tassello del processo

di trasformazione digitale. Ogni proget-

to tecnologico in questi ambiti non può

infatti prescindere dalla comprensione

dell’applicazione specifica in cui lo stesso

va implementato. In particolare, l’unione

tra IT e OT è indispensabile per creare la si-

nergia e la sintonia virtuosa tra conoscen-

za della tecnologia e know-how di proces-

so: occorre infatti comprendere quali sono

gli elementi chiave nella catena del valore,

con i relativi KPI, e soprattutto quali rela-

zioni funzionali li connettono. Solo così

è possibile conferire un senso all’enorme

quantità di dati che la sensorizzazione di

macchine e prodotti genera, abilitando in

concreto le capacità analitiche e predittive

desiderate. Serve inoltre un approccio oli-

stico, per comprendere in maniera allarga-

ta a tutte le funzioni aziendali le ricadute

di valore delle informazioni acquisite. Ve-

locità e disponibilità in tempo reale di dati

e informazioni digitali consentono quindi

di prendere decisioni in linea con gli attua-

li trend di mercato, aprendo nuovi modelli

di business e scenari proattivi e predittivi

per anticipare esigenze e problematiche.

La sincronizzazione tra tutti gli attori coin-

volti nella filiera, infine, porta i benefici

della trasformazione digitale in tutti i pun-

ti della catena del valore, dagli ambiti di

progettazione e produzione fino a manu-

tenzione e ottimizzazione e pianificazione

della supply chain.

Dialogo applicativo tra IT e OT

Nel variegato panorama di Industria 4.0,

trovare il valore applicativo delle tecnolo-

gie digitali è la sfida cui fornitori di tecno-

logia e utilizzatori devono far fronte. Sen-

za un chiaro disegno che tenga conto del-

le specificità dei processi di un’azienda, in-

fatti, l’adozione di tecnologie digitali non

fa altro che mettere il puntino nella dici-

tura 4.0, consentendo di accedere agli in-

centivi senza poi però poter andare avanti

nella trasformazione digitale. In ambito

IoT, la grande sfida è quindi in primo luo-

go sapere perché si raccolgono i dati: l’IoT

deve essere al centro di una nuova classe

IoTeadditivo,

conapproccioapplicativo

di applicazioni che sappiano raccogliere i

dati e capire la relazione tra di essi, met-

tendo insieme informazioni che giungo-

no non solo da sistemi tecnologici diversi,

ma anche da persone che parlano lingue

diverse, coniugando IT e OT. “Quando ab-

biamo iniziato il nostro progetto di digi-

talizzazione della supply chain - racconta

Marco Porzio, director south European re-

gion di Nestlè Purina -, abbiamo lavorato

per spostare tutte le principali applicazioni

dalle piattaforme residenti sui nostri ser-

ver al cloud. Ciò ha consentito di avere in

breve tempo una mole di dati molto este-

sa, e soprattutto condivisa. Lo step succes-

sivo è stato dotarci di un adeguato sistema

di analisi, scegliendo uno strumento molto

flessibile che ci permette di elaborare una

serie di dati per monitorare in real-time i

nostri principali KPI”. Disporre delle me-

triche adeguate è infatti un fattore essen-

ziale: calare la soluzione digitale nel suo

contesto applicativo richiede di valutare

le leve del valore da impattare, ricavando

KPI sensibili, chiari e facilmente monetiz-

zabili, che aiutano anche nella costruzione