Beni materiali 4.0, come usufruire di un credito d’imposta più vantaggioso

Per gli investimenti in beni materiali 4.0 si applicano le aliquote per il credito d’imposta 2021 più vantaggiose fino a giugno 2022 solo se si effettuano ordine e acconto del 20% entro dicembre 2021

Pubblicato il 29 settembre 2021

Poco più di tre mesi di tempo per avviare investimenti in beni strumentali con aliquote per il credito d’imposta più vantaggiose rispetto a quelle previste per il prossimo anno.

La legge di Bilancio 2021 ha infatti previsto che le aliquote 2021 sono applicabili per investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, con deroga fino al 30 giugno 2022 a condizione che entro il 31 dicembre 2021 sia stato accettato l’ordine e versato un acconto del 20%.

Per i beni materiali 4.0 l’aliquota per il credito d’imposta nel 2021 è del 50% per spese inferiori a 2,5 milioni di euro, del 30% per spese tra 2,5 e 10 milioni e del 10% per spese oltre la soglia dei 10 milioni.

Per i beni immateriali 4.0 (sostanzialmente software) l’aliquota per il credito d’imposta nel 2021 è del 20% con massimale di spesa pari a 1 milione di euro.

Dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022 alcune aliquote diminuiscono: per i beni materiali 4.0 l’aliquota per il credito d’imposta nel 2021 è del 40% per spese inferiori a 2,5 milioni di euro, del 20% per spese tra 2,5 e 10 milioni e resta ferma al 10% per le spese oltre la soglia dei 10 milioni.

Nel 2022 non cambia neanche l’aliquota per i beni immateriali 4.0 che resta del 20% con massimale di spesa pari a 1 milione di euro.

Anche per i beni materiali e immateriali ordinari (cioè non 4.0) le aliquote nel 2021 sono più vantaggiose rispetto a quelle 2022.

Franco Metta



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