Indigo.ai unica startup italiana per l’AI Accelerator di Edimburgo
Indigo.ai è l’unica italiana tra le 12 start-up selezionate per partecipare al programma di accelerazione University of Edinburgh AI Accelerator. L’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di assistenti virtuali, tecnologie di linguaggio ed esperienze conversazionali, è stata chiamata a far parte al progetto lanciato dall’Università di Edimburgo per aiutare le start-up di intelligenza artificiale a gettare le basi per una crescita a livello mondiale.
Le 12 aziende, selezionate tra le numerose che hanno fatto domanda da tutto il mondo, sono società ad alto potenziale di crescita che utilizzano l’AI negli ambiti più disparati: dall’applicazione che attraverso una fotocamera che calcola le dimensioni dei corpi e quindi aiuta gli utenti nello shopping online, alle stampanti 3D di tumori che servono a testare i farmaci antitumorali, fino alla progettazione di un sistema in grado di monitorare e anticipare problemi di salute mentale.
Nel corso del programma di accelerazione, che partirà a fine settembre e avrà una durata di 6 mesi, queste start-up avranno la possibilità di accedere a workshop dedicati, a una rete locale di centri d’innovazione per la scienza dei dati e l’intelligenza artificiale, all’esperienza di mentor internazionali e ad un network locale e globale di investitori, all’interno di un percorso volto a supportarle nello sviluppo di un’ampia gamma di competenze aziendali (dalla pianificazione finanziaria, alle vendite, al marketing).
L’ateneo di Edimburgo è dal 1963 un punto di riferimento internazionale per la ricerca sull’intelligenza artificiale conversazionale, con oltre 400 ricercatori e 1000 pubblicazioni negli ambiti della robotica e machine vision, machine learning, neural computation. L’AI Accelerator è stato realizzato dal Bayes Centre (l’hub di innovazione negli ambiti Data Science e Artificial Intelligence dell’Università di Edimburgo) e da Edinburgh Innovations (il servizio dell’Università che collega le aziende e gli studenti, volto ad aiutare le organizzazioni commerciali a costruire progetti d’innovazione), in collaborazione con Scale Space (lo spazio di lavoro dedicato alle scale-up, creato da una rete di imprenditori, università, innovatori aziendali e aziende in crescita). Il progetto è supportato dalla società di consulenza strategica Nile con sede a Edimburgo.
L’edizione di questo autunno segue la sessione di febbraio, a fine della quale le società partecipanti hanno raccolto 6,3 milioni di sterline in investimenti e finanziamenti per sviluppare e scalare la loro attività. “Partecipare al programma di accelerazione dell’Università di Edimburgo è non solo una grande opportunità, ma un tassello importante della nostra espansione internazionale – commenta Gianluca Maruzzella, CEO e Co-Founder di Indigo.ai. – Se nel 2020 abbiamo raggiunto in obiettivo fondamentale, ovvero quello di consolidarci come principale punto di riferimento dell’intelligenza artificiale conversazionale in Italia, il 2021 è l’anno in cui iniziamo ad aprirci ai mercati esteri. Sicuramente prendere parte a questo programma sarà per noi un’occasione di crescita, apprendimento e sviluppo di ulteriori relazioni internazionali.”
Charlotte Waugh, Enterprise and Innovation Programme Lead di Edinburgh Innovations, ha dichiarato: “Sono molto lieta di dare il benvenuto a queste start-up all’interno dell’AI Accelerator e del Bayes Centre di Edimburgo. Date le sfide che la società tutta deve affrontare per riprendersi dall’impatto del Covid-19, non è mai stato così importante supportare le migliori aziende innovative a scalare. Da un lato, la società ha bisogno di più soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e su tecnologie data-centred, dall’altro, l’industria deve accelerare la digitalizzazione e la decarbonizzazione. L’esperienza dell’Università in ambito data, technology e business development dimostra che siamo perfettamente posizionati per aiutare queste aziende ad affrontare le sfide chiave dell’attualità e fare una differenza immediata.”
Questa opportunità, per Indigo.ai, arriva dopo un anno di crescita a ritmi sostenuti, in cui ha registrato un aumento del fatturato del 50% (2020 vs 2019). Nel 2020 sono stati oltre 8 milioni i messaggi scambiati tra gli utenti e gli assistenti virtuali sviluppati da Indigo.ai e solo nei primi 4 mesi del 2021 sono stati oltre 6 milioni. La start-up ha creato assistenti e chatbot per alcune delle aziende più innovative al mondo, tra cui Santander Consumer Bank, Bayer, Sanofi, Just Eat. A gennaio 2021 la società è inoltre stata tra le prime in Europa ad integrare nella propria piattaforma la tecnologia GPT-3, ovvero il modello di linguaggio ad oggi più sviluppato al mondo, creato da OpenAI sotto l’egida di Microsoft.
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