Dl Sostegni: aiuti alle imprese per dare fiducia
Indennizzi diretti a fondo perduto, esonero di contributi previdenziali per autonomi, dilazione dei termini per le cartelle, definizione agevolata: queste le principali misure del governo Draghi per sostenere l’economia
Il Dl Sostegni da poco varato è di fatto il primo provvedimento economico del Governo Draghi e porta con sé tutta una serie di misure che hanno lo scopo di sostenere l’economia, colpita duramente dalla crisi economica innescata da quella sanitaria.
La misura principale riguarda il cosiddetto fondo perduto. Tutte le attività economiche, con un fatturato fino a 10 milioni di euro nel 2019 (professionisti con partita iva, piccole e medie imprese) e che dimostrano di aver avuto un calo di fatturato di almeno il 30% (guardando la media mensile anno su anno) possono chiedere l’indennizzo. La domanda va formulata entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Dl e l’Agenzia delle Entrate conta di riuscire a completare i pagamenti entro il 30 aprile.
L’ammontare dell’indennizzo, non tassato, è poi attribuito secondo 5 fasce e decresce all’aumentare della fascia di fatturato. Il beneficiario ha facoltà di optare tra il bonifico o il credito d’imposta con compensazione tramite F24.
Un ulteriore sostegno è rivolto ai lavoratori autonomi: è previsto l’esonero dai contributi previdenziali per quei professionisti e autonomi che non hanno superato 50 mila euro di reddito nel 2019 e hanno registrato un calo di reddito e/o corrispettivi di almeno il 33% nel 2019.
Viene inoltre in aiuto delle imprese la dilazione dei termini di pagamento delle cartelle. Il versamento delle rate da corrispondere nel 2020 è ritenuto tempestivo se effettuato entro il 31/07/2021, invece per quelle in scadenza il 28/2, 31/3, 31/5 e 31/7 del 2021, il termine è spostato al 30/11/2021.
Sempre per venire incontro agli operatori che hanno subito un calo del giro d’affari di almeno il 30% nel 2020 è concepita la misura della definizione agevolata. In pratica vengono abbattute le sanzioni e le somme aggiuntive richieste sulle somme dovute a seguito dei controlli automatici sulle dichiarazioni dei redditi 2017 e 2018.
È spostata in avanti di un anno, a partire dal prossimo 1 settembre, la segnalazione prevista a carico dell’Agenzia delle Entrate, come creditore pubblico qualificato, ai sensi del comma 7, art. 15 del Dlgs 14/2019 (Codice della crisi d’impresa). Questa misura, più che un sostegno economico, costituisce una vera e propria iniezione di fiducia nel sistema delle imprese. Come noto il debitore che riceve la segnalazione che la propria esposizione debitoria ha superato certe soglie, ha 90 giorni di tempo per provvedere, pena la segnalazione ulteriore all’organismo di composizione della crisi d’impresa (Ocri).
Fonte foto Pixabay_Bru-nO
Franco Metta
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