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AUTOMAZIONE OGGI 387

SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA

intervista

Chiunque pensi che realizzare un’interfaccia HMI sia un’ope-

razione banale che consiste semplicemente nel sistemare le

variabili e i pulsanti su uno schermo, sta commettendo un

errore grossolano: chi crea interfacce deve saper rappresen-

tare lo ‘spirito’ della macchina o del processo, proprio come

un artista che rappresenta un soggetto su una tela. Per espri-

mersi con successo in questa particolare ‘forma d’arte’ oc-

corre tenere ben presenti alcuni principi di base, ne parliamo

con Francesco Tieghi di Servitecno, responsabile digital mar-

keting e comunicazione in ServiTecno.

I dieci punti

Il primo punto da tener presente può essere riassunto dalla

massima ‘Less is more’: l’HMI è uno strumento al servizio

dell’operatore. È quindi a lui che bisogna pensare quando si

sviluppa un’interfaccia, che deve essere semplice, chiara e

facilmente comprensibile. È anche opportuno disegnare le

diverse pagine con uno stile omogeneo, evitando di mettere

insieme troppi dati. Inoltre è abitudine dei progettisti cer-

care di dare ai propri clienti tutte le informazioni possibili,

ma mai come in

questo caso biso-

gna ricordarsi che

‘less is more’. Il

secondo principio

è quello della giu-

sta dimensione

del display. Uno

degli errori più

comuni è l’utilizzo

di schermi piccoli

ed economici.

Bisogna assolu-

tamente evitare

l’uso di display troppo piccoli, magari zeppi di informazioni.

La giusta dimensione dello schermo va scelta tenendo nel

dovuto conto la quantità di informazioni che dobbiamo rap-

presentare sul display. Parliamo con l’operatore e sentiamo

le sue esigenze e ricordiamoci che, in fondo, è lui che dovrà

utilizzare le interfacce, non i manager.

Lucrezia Campbell

Come un artista…

Abbiamo intervistato Francesco Tieghi di ServiTecno e gli abbiamo

chiesto di presentarci le ‘dieci cose da sapere’ per realizzare l’HMI

perfetto

FrancescoTieghi, responsabiledigital

marketing e comunicazione inServiTecno

Layout, colori e contenuto devono essere sapientemente bilanciati