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AUTOMAZIONE OGGI 387

SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 81

S

SI

in copertina

L’importanza dell’1%

Raccogliendo, archiviando e analizzando i dati che le mac-

chine generano quotidianamente, ora per ora, minuto per

minuto, è possibile incidere significativamente sui valori dei

principali indicatori di efficacia dell’impresa. Qualche esem-

pio numerico dal Nord America? Nel settore ferroviario se gli

operatori potessero avere un’immagine realtime della rete

si potrebbero ottenere risparmi per 27 miliardi di dollari.

L’uso di motori smart nell’aeronautica e di rotte di volo più

efficienti potrebbe far risparmiare 30 miliardi. Nel settore sa-

nitario, l’utilizzo più efficiente delle apparecchiature mobili

varrebbe 63 miliardi. Il monitoraggio della strumentazione

e la prevenzione dei problemi di rete nel settore Power vale

invece 66 miliardi. Infine, nell’oil&gas il taglio dei costi unito

alla migliore disponibilità e produttività delle apparecchia-

ture porterebbe a risparmi di 90 miliardi di dollari.

In questi e in altri settori una nuova generazione di fabbriche

punta a stravolgere i valori dei principali indicatori di efficacia,

come la produttività (25% in più) e il tempo necessario all’en-

trata in produzione di una innovazione di prodotto (30% più

breve). A chi già ha difficoltà a migliorare questi valori di pochi

punti percentuali questi obiettivi potranno sembrare irreali-

stici, ma sono già operativi 16 progetti pilota di ‘Brilliant facto-

ries’ e l’obiettivo di GE è quello di supportare la realizzazione

di 100 smart factories entro il 2016.

Misurare per conoscere, collegare

per comprendere

Che cosa devono fare le aziende per entrare in questo circolo

virtuoso di innovazione e risparmio? Come spiega Corrado

Giussani, channel manager GE Digital Italia, “prima di tutto

bisogna collegare tutti i dispositivi e i macchinari che pos-

sono raccogliere dati. Niente può accadere se non si comin-

cia a raccogliere e connettere dati”: misurare per conoscere,

collegare per comprendere. Una volta collegate le apparec-

chiature in rete entra in gioco l’enabler di GE Digital per l’In-

dustrial Internet, cioè la piattaforma cloud-based Predix. Nel

progettare questa soluzione, GE ha pensato innanzitutto alla

Michael Desloges, responsabile marketing di GE Digital

stragrande maggioranza delle aziende che non hanno la pos-

sibilità di iniziare un progetto ‘green field’ e costruire da zero

una fabbrica all’avanguardia, tutta nuova. Per questo Predix

consente alle aziende di collegare innanzitutto le apparec-

chiature già in funzione e recuperare i loro dati di archivio

senza dover stravolgere l’infrastruttura esistente.

Dopo aver raccolto i dati, occorre analizzarli e renderli frui-

bili a chi deve prendere decisioni, sia esso il tecnico che deve

installare un apparato o l’amministratore delegato che deve

scegliere la strategia.

E qui entra in gioco il concetto di ‘actionable notification’: le

notifiche non si limitano amostrare all’operatore un indicatore

e a lanciare un allarme, ma sono capaci di interpretare (grazie

all’analisi di grandi quantità storiche di dati) i valori effettivi dei

sensori per produrre indicazioni che siano adeguate al conte-

sto e utili.

Supponiamo per esempio che un valore si discosti da quello

ottimale: il sistema di notifica intelligente analizza cosa è ac-

caduto in passato in casi simili e propone la soluzione che si è

rivelata più efficace. Affinché queste informazioni siano utili

vanno ripensate anche le interfacce utente, che devono tor-

nare a essere human-centric. A dirla tutta, spiega Giussani,

“bisognerebbe cambiare paradigma, e passare dal concetto

di interfaccia utente a quello di esperienza utente”. Ben ven-

gano anche gli esperimenti più arditi, come la creazione di

interfacce per i Google Glass, se servono a offrire un modo

nuovo di relazionarsi con le macchine.

Predix, dicevamo, è una piattaforma e l’apertura, in quest’e-

poca, è d’obbligo. Per questo i manager di GE amano presen-

tarlo come una sorta di “sistema operativo per l’industria” su

cui possono poggiare applicazioni sviluppate da GE ma anche

da terze parti. Con la speranza di rappresentare un giorno

quello che iOS ha significato per gli smartphone.

ServiTecno -

www.servitecno.it

Tra gli esempi di applicazioni innovative già realizzate,

che illustrano come possa trasformarsi il business di un’a-

zienda grazie alle nuove tecnologie, vale la pena menzio-

nare il sistema di illuminazione stradale intelligente. Come

è noto, GE nasce ad opera di Thomas Edison, l’inventore

della lampadina. Nonostante questa gloriosa storia, alcuni

anni fa GE era sul punto di vendere la propria divisione

Lighting, entrata in crisi. Ma poi è arrivata l’innovazione.

E grazie all’aggiunta di sensori di temperatura, umidità,

movimento e altro ancora, gli impianti di illuminazione

stradale si sono trasformati in una capillare rete di raccolta

dati che sta diventando preziosa per i progetti a servizio

delle smart city.

Segnali… luminosi