MACHINE AUTOMATION 2014
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TAVOLA ROTONDA
Quanto pesa la sicurezza sul costo totale di una linea di confe-
zionamento?
Stefano Lugli:
La sicurezza è entrata a tutti gli effetti nel processo
di progettazione per cui le macchine nascono già con una conce-
zione che favorisce il raggiungimento dei migliori livelli di sicurezza,
e quindi difficilmente si riesce a quantificare oggi un costo per la
sicurezza. Certamente l’applicazione della norma ISO 13849-1 sulla
sicurezza funzionale delle macchine ha determinato un aumento
importante dei costi della componentistica safety (doppio canale,
moduli di sicurezza ecc.) che oggi potremmo comunque indica-
tivamente stimare nel 5% dei costi linea. Ben maggiore come im-
patto è invece la necessità, nelle macchine
alimentari e farmaceutiche, di garantire
la conformità ai requisiti igienici (acciaio
inox, superfici particolarmente curate ecc.
che portano indicativamente a stimare costi
linea aggiuntivi nell’ordine del 10-20%), per
non parlare dell’impatto interno derivante
dall’applicazione delle buone pratiche di
fabbricazione (rintracciabilità dei materiali,
validazione dei fornitori ecc.).
Il peso della sicurezza è aumentato o di-
minuito in questi anni nel ‘pensiero’ dei
produttori di linee per packaging? E da
parte dei clienti?
Stefano Lugli:
Il livello di sicurezza è sicu-
ramente aumentato negli ultimi anni anche a seguito della emana-
zione di norme europee specifiche per le macchine per imballare
come la serie EN 415, emanate dal CEN TC 146. Peraltro l’assegna-
zione all’Italia della Presidenza e Segreteria del CEN TC 146 sulle
macchine per l’imballaggio dimostra e attesta al mercato il ruolo
di leadership che il sistema italiano dei produttori di tecnologia
per il confezionamento e il packaging riveste a livello europeo e
mondiale, nonché la grande attenzione e rilevanza da sempre as-
segnata dal sistema delle imprese costruttrici italiane agli standard
di sicurezza delle macchine, in questo consapevoli del fatto che il
binomio ‘macchine sicure-maggiore qualità’ risulta assolutamente
inscindibile. Questa grande attenzione riservata dalle aziende ita-
liane costruttrici agli aspetti safety è testimoniato peraltro anche
dai numeri ufficiali relativi alle attività di sorveglianza del mercato
in Italia a seguito di non conformità rilevate.
Come emerge infatti dal 7° rapporto Inail sulla sorveglianza del
mercato (ed. dicembre 2013) in termini percentuali le segnalazioni
di non conformità relative a macchine per il packaging rappresen-
tano soltanto il 5% del totale delle non conformità rilevate sui beni
strumentali, numero da valutarsi positivamente in relazione alla
grande presenza di macchine per imballaggio praticamente in tutte
le aziende del manifatturiero e alla presenza di lavorazioni a volte
‘oggettivamente pericolose’, anche in relazione agli interscambi con
sistemi di movimentazione e trasporto.
L’introduzione di sistematiche valutazioni del rischio e la proget-
tazione di soluzioni di sicurezza adeguate sono ormai parte della
pratica dei progettisti. Le tematiche safety rappresentano quindi
un aspetto fondamentale nella progettazione delle linee per il
confezionamento e l’imballaggio, e non solo in quanto obbligo
normativo, ma anche perché queste tecnologie vengono acquisite
da utilizzatori finali particolarmente sensibili e attenti alla corretta
gestione di queste problematiche, tanto è vero che certamente nel
packaging le specifiche d’acquisto imposte dai clienti sono normal-
mente le più restrittive e dettagliate circa le tematiche safety, se raf-
frontate rispetto ad altri settori.
Quali sono i maggiori trend d’innovazione nel packaging?
Stefano Lugli:
L’innovazione punta essenzialmente alla flessibi-
lità di uso delle macchine, a sistemi di controllo della qualità del
prodotto e a garantire tutte le esigenze d’imballaggio di prodotti
delicati mediante i sistemi di visione artificiale, l’etichettatura e la
marcatura, il controllo dei parametri essenziali e delle caratteristiche
dell’imballaggio come l’ermeticità, il peso, il
volume.
Ciò premesso, i principali trend d’innova-
zione sono i seguenti: efficienza e risparmio
energetico; problematiche safety; l’appli-
cazione dei concetti e delle procedure di
total cost of ownership; realizzazione di
macchine sempre più compatte, modulari e
multifunzione, anche al fine di garantire una
sempre più elevata efficienza produttiva;
necessità di sempre più nuove soluzioni
per una manutenzione sempre più efficace
delle macchine; tecnologie user friendly;
progettazione easy and fast; tecnologie
che devono sempre più interagire tra loro;
igiene e sicurezza alimentare.
Per il pharma & cosmetics il ripensamento degli impianti e dei mac-
chinari in quanto l’evoluzione dei processi produttivi va sempre
più verso una logica di ‘piccoli lotti’ e intensificazione degli aspetti
normativi.
Farmaceutico e alimentare sono settori leader dell’economia
italiana anche secondo dati Ucima?
Stefano Lugli:
I nostri dati confermano queste evidenze o per me-
glio dire, dovrebbero indicare che il farmaceutico e l’alimentare re-
steranno settori trainanti anche per i prossimi anni. L’andamento
degli acquisti di tecnologia solitamente anticipa di qualche anno
il ciclo economico a valle: per essere più chiari, prima le aziende
acquistano nuova tecnologia con la quale incrementeranno o mi-
glioreranno la produzione negli anni successivi. Nel 2013, il mercato
italiano ha generato per le nostre aziende un fatturato superiore al
miliardo di euro, in crescita del 7,8% sull’anno precedente.
Il mercato domestico ha rappresentato per le nostre aziende il
16,9% delle vendite totali che sono state pari a 6 miliardi di euro
con un incremento del 9,2% sul 2012.
I dati congiunturali per i primi nove mesi del 2014, ci confermano
questo trend. Le vendite sul mercato italiano risultano in crescita del
9% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Questa crescita ci rende pertanto positivi sulla ripresa economica
del nostro Paese. È infatti segno che dopo anni di stagnazione le
aziende alimentari e farmaceutiche hanno riiniziato a investire in
tecnologia per dotare i propri impianti dello stato dell’arte tecno-
logico. Sicuramente queste ottime performance sono state influen-
zate dai benefici fiscali per l’acquisto di macchinari introdotti dalla
legge ‘Nuova Sabatini’ che dovrebbe essere sicuramente inserita
anche nella nuova legge di stabilità in approvazione, in questi
giorni, in Parlamento.
Stefano Lugli, Ucima