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rmo

maggio 2016

soffiatura, è in uso da febbraio 2016 presso il costrut-

tore. “Al momento abbiamo in lavorazione due codici

- spiega Bianchi, in conclusione -, e stiamo lavorando

a programmarne altri. Infatti, dopo il primo codice

programmato come da accordi da Tecnofirma e SIR,

siamo ora in grado di procedere in piena autonomia

per implementare altri pezzi in lavorazione, grazie

alle risorse che abbiamo internamente che ci consen-

tono di provvedere sia alla parte di programmazione,

avendo anche già esperienza in sistemi di visione, sia

per quanto concerne la parte di attrezzaggio di presa

pezzo, per cui facciamo noi internamente le attrezza-

ture, per poter adattare anche in prospettiva la cella a

pezzi diversi. Quando abbiamo stimato l’investimento

abbiamo ragionato abbastanza a lungo termine, per

cui la macchina è stata generosamente dimensionata:

attualmente, infatti, per soddisfare le nostre esigenze

produttive presenti la cella dovrebbe lavorare circa sei

mesi all’anno. Abbiamo però già anche degli oggetti

allo studio che andranno in produzione nei prossimi

anni, incrementando il carico di lavoro per l’impianto,

mentre di contro alcune forniture probabilmente an-

dranno a finire, dal momento che produciamo anche

dei motori conto terzi, per cui è difficile ora dire quale

sarà la capacità produttiva richiesta nel giro di 4-5

anni. Abbiamo però un robusto margine per poter

crescere, e con questo impianto potremo assorbire

tutto quello che succederà, con la totale flessibilità

che cercavamo”.

@marcocyn

Ripetibilità e controllo retroattivo.

Naturalmente,

tra i vantaggi conseguiti con la soluzione Tecnofirma c’è

innanzitutto la pulizia ottimale dei pezzi, che ora viene

ottenutamediante un ciclo completamente automatico,

dalla fase di lavaggio a quella di asciugatura, dove l’o-

peratore deve solo mettere e togliere il pallet a inizio e

fine ciclo. “L’isola rispecchia perfettamente quello che ci

eravamo immaginati - dice Bianchi -, assicurandoci inol-

tre la ripetibilità del processo che cercavamo. Il sistema

ci consente per di più, attraverso una retroazione, di

correggere in maniera puntuale eventuali errori che

dovessero venire segnalati nella successiva linea di mon-

taggio, in maniera facile e certa. La macchina inoltre è

in grado di operare senza presidio umano, e una volta

programmata e caricata, lavora in totale autonomia la-

sciando libero l’operatore di dedicarsi ad altro, potendo

anche essere caricata la sera, lavorare durante la notte

ed essere scaricata la mattina successiva. Quello che mi

piacemolto dellamacchina Tecnofirma è che è unamac-

china molto semplice, e come per tutte le cose semplici,

mi aspetto che funzioni molto bene, e lo fa. Ha inoltre

uno schema molto ben fatto, ridondante laddove serve,

come nelle parti più critiche come può essere la sezione

di filtraggio, a dimostrazione della grande esperienza in

questo campo detenuta da Tecnofirma”.

Autonomia per il futuro.

L’isola è stata consegnata

e collaudata in gennaio in Betamotor e, una volta

provveduto ad alcuni adeguamenti dell’impianto

aria per alimentare con la giusta pressione la fase di

Lavatrice flessibile Flexibox

Flexibox 1200-800 è una cabina di lavaggio robotizzata per il trattamento

flessibile di particolari meccanici in modo promiscuo. I pezzi vengono

collocati su pallet a più strati, separati da apposite interfalde piane,

fino alle dimensioni massime di carico, pari a 1.200 x 800 mm, mentre

l’isola ha ingombro totale di 5.400 x 2.500 x 3.200 mm. La soluzione si

compone di postazioni separate per carico e scarico del pallet pezzi e

robot centrale di movimentazione e gestione delle apparecchiature di

presa, che vengono selezionate a seconda delle caratteristiche dei pezzi

rilevate da un sistema di visione. La cabina include quindi dispositivi

di presa e gestione delle interfalde, serie di pinze di presa pezzi e due

unità separate di lavaggio e soffiaggio/asciugatura, entrambe in modalità

generale e posizionate mediante ugelli, per trattare in modo mirato le

sezioni critiche dei pezzi. Infine, completa la cabina un’unità centrale

di comando e gestione tramite PLC, da cui è possibile programmare

le ricette dei singoli pezzi e visualizzare lo stato dell’impianto, e

postazione di cambio pinza automatico. Al termine delle operazioni di

lavaggio e asciugatura, pezzi e interfalde vengono depositati sul pallet

ricostruendone con precisione l’esatta composizione in ingresso, e la

soluzione di lavaggio è completamente filtrata a portata totale. Il tempo

ciclo è compreso tra i 60 e i 120 s, e la potenza installata è di 49 kW.