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Strategie

RMO SPECIALE

LASER

rmo

maggio 2016

‘C

onnettere il mondo fisico

e il mondo reale’. È con

queste parole che Antonio Maione,

responsabile CAM2 del mercato ita-

liano, ha voluto sintetizzare la ‘mis-

sion’ della sua azienda in occasione

di una presentazione del nuovo

sensore automatizzato Cobalt Array

3D Imager. CAM2, filiale italiana del

Gruppo Faro Technologies, sviluppa

e commercializza software e dispo-

sitivi di misura assistita da compu-

ter e di imaging. Le tecnologie con

le quali CAM2 presidia il mercato

consentono lo svolgimento di at-

tività a elevata precisione di misu-

razione 3D, imaging e confronto di

di Stefano Viviani

I

Una soluzione versatile

di

metrologia

automatizzata

Il nuovo Cobalt Array

3D Imager, di CAM2,

introduce una nuova

classe di sensori

scanner senza contatto

portatili, utilizzabili

sia singolarmente sia

in modalità array, che

garantisce precisione

metrologica e

misurazioni sofisticate

in fase di produzione. Il

sistema è configurabile

dall’utente con più

campi visivi

pezzi e strutture complesse nell’am-

bito dei processi di produzione e di

controllo qualità. I dispositivi CAM2

vengono utilizzati ‘per l’ispezione

di componenti e assemblaggi, la

pianificazione della produzione, la

documentazione 3D di spazi e strut-

ture di grandi dimensioni, i rilievi e la

costruzione di edifici, così come per

le indagini e la ricostruzione di inci-

denti e scene del crimine’.

Per quanto riguarda la nuova pro-

posta, uno scanner senza contatto

con precisione metrologica, battez-

zato Cobalt 3D Imager, la prima ca-

ratteristica sottolineata nell’ambito

della demo è stata la sua portabilità:

“Questo laser tracker pesa meno di

3 kg e si può trasportare comoda-

mente infilandolo in un trolley”. Si

tratta di un’informazione tanto cor-

retta quanto utile, anche se in alcuni

casi è probabile che l’utilizzatore

preferisca impiegare più scanner

contemporaneamente. Infatti, il nu-

merodi Imager 3D che è possibile po-

sizionare in configurazioni ‘ad array’,

ovunque e in qualunque punto del

processo produttivo, è praticamente

illimitato. Tutte le unità Imager 3D,

portate in loco e collocate in base

alle diverse necessità, possono effet-

tuare in contemporanea le scansioni

e sono controllate da un unico com-