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rmo

maggio 2016

STRATEGIE

nuova rivoluzione anche dal punto di vista della tecno-

logia commerciale come per esempio quella delle ‘te-

levisioni tattili’. L’obiettivo è realizzare la telepresenza

multisensoriale, che comprenda cioè anche la comuni-

cazione tattile a distanza”.

La robotica attrae investitori di tutto il mondo, che la ve-

dono come una vera e propria opportunità di guadagno.

Una recente ricercamette inevidenza chenel 2030 lamag-

gior parte delle società che comporranno l’indice S&P 500

sono ancora praticamente sconosciute, e forse molte di

queste potranno essere società di robotica.

Robotica, intelligenza artificiale, manifattura digitale: se

questo è il futuro, non dimentichiamo che il presente ha

ancora forti limiti. Oggi il robot è un concentrato mecca-

tronico di ingranaggi, motori, elettronica e sensori; per

muoversi richiedepotenze elettrichemoltoelevate e com-

plessità meccaniche enormi. Per non dire delle capacità

cognitive: se il cervello umano è capace di sofisticatissime

elaborazioni consumandopochedecinediwatt, il robot ri-

chiederebbe supercomputer giganteschi eassorbimenti da

centrale elettrica. E ancora non avrebbe una intelligenza

umana.

un gruppo che interagisce molto bene e che ha identifi-

cato una serie di problemi di forte interesse neuroscien-

tifico per produrre nuova conoscenza e allo stesso tempo

sviluppare soluzioni che possono condurre a applicazioni

profondamente innovative. Nella tecnologia avanzata

non esiste più la divisione fra ricerca di base e la ricerca ap-

plicata; c’è solo la ricercadi qualità. Lamissionedell’Istituto

di BioRoboticaè inseguirenuove frontierenell’ingegneria,

integrando scienza e tecnologia”.

Sfide a orizzonte lungo.

L’utilizzo di sistemi di robo-

tica può portare nuove prospettive alle protesi di arto,

con applicazioni traslate anche in altri settori. Calogero

Oddo, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica, precisa:

“In Istituto sono stati inventati numerosi prototipi di

robot, e in particolare nel nostro gruppo di ricerca ab-

biamo sviluppato un polpastrello bionico in grado di ri-

conoscere con l’intelligenza artificiale le singole qualità

tattili degli oggetti.

Il futuro obiettivo è realizzare un dispositivo impianta-

bile per restituire il senso del tatto nelle neuroprotesi di

mano per amputati. Fra qualche anno prevediamo una

La comunità di

lavoro è fortemente

interdisciplinare, dai

macro ai micro-oggetti.

Per far muovere una capsula non c’è niente di meglio che dotarla di

zampe.La

tecnologia più adatta per muoversi in un liquido è quella di un rettile.