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rmo

marzo 2016

massa: la combinazione dei movimenti dei robot e dei

media produce un’elevata pressione e, di conseguenza,

un trattamento intensivo e a tutto tondo delle super-

fici dei componenti. Nel corso del processo, i robot

sono anche in grado di rimuovere le parti della vasca,

capovolgerle e immergerle nuovamente. I movimenti

indipendenti dei robot e la vibrazione trasmessa ai

media, specificamente selezionati, garantiscono risul-

tati di sbavatura, levigatura e lucidatura perfettamente

omogenei e ripetibili in tempi ciclo sorprendentemente

brevi, e senza che i componenti entrinomai in contatto

gli uni con gli altri.

Il drag finishing per gli utensili

Un’altra innovazione tecnologica concepita dai tecnici di

Rösler sono i nuovi sistemi di ‘drag finishing’ in cui il carico

e lo scarico dei pezzi sono affidati a robot o a sistemi

di movimentazione dedicati, garantendo un processo

completamente automatizzato che non necessita di alcun

intervento da parte degli operatori. Questo concetto è

stato applicato, ad esempio, nello stabilimento di Walter

AG: il produttore di utensili di precisione per lavorazione a

macchina utilizza la tecnologia di ‘drag finishing’ di Rösler

per la sbavatura totalmente automatica di un’ampia gamma

di corpi di varie dimensioni. Il sistema, progettato su misura,

consiste in due impianti di ‘drag finishing’ collegati tra loro,

con 6 mandrini ciascuno e un robot che monta e rimuove

i pezzi su di essi in modo completamente automatizzato.

Questo processo di finitura ad alta precisione ha richiesto

anche lo sviluppo di uno specifico sistema di carico sicuro,

creato tramite tecnologie di modellazione di superfici e

simulazione di modelli di carico: il posizionamento dei

mandrini richiede una tolleranza massima di 0,1 mm.

La collocazione del carosello è determinata dai controlli

dell’impianto stesso. Per evitare malfunzionamenti alcuni

micro interruttori elettronici monitorano costantemente

il corretto accoppiamento pneumatico dei pezzi con i

mandrini. I componenti vengono ‘trascinati’ all’interno

della massa stazionaria di media a velocità e profondità

di immersione differenti e con tempi ciclo diversi, definiti

dai programmi preimpostati e memorizzati nel PLC. Alla

fine del ciclo, il robot rimuove i componenti, li trasferisce

in una stazione di lavaggio/risciacquo e li deposita su

un vassoio portapezzi. Questo nuovo sistema di ‘drag

finishing’ consente di trattare a umido e a secco numerosi

componenti senza che questi entrino mai in contatto gli

uni con gli altri. Si tratta di parti che, fino a oggi, erano

sempre state sbavate, levigate e lucidate manualmente,

con costi elevati e risultati incostanti. Questa nuova

tecnologia rappresenta quindi un passo avanti significativo

verso la stabilità e l’efficienza nella finitura superficiale di

protesi ortopediche, ingranaggi, utensili per macchine e

componenti del settore automobilistico e aeronautico.

Le soluzioni e gli impianti Rösler

permettono di trattare intere

superfici ma anche aree specifiche

con processi automatizzati.

due robot a 6 assi e una vasca di processo rotante riem-

pita con media leviganti o lucidanti appositamente se-

lezionati. Le dimensioni della vasca possono variare per

trattare componenti di grosse dimensioni singolarmente

oppure svariati componenti simultaneamente, senza

che questi entrino mai in contatto. I robot svolgono due

funzioni. Grazie alla pinza, specificamente progettata,

movimentano i componenti prelevandoli e poi ricollo-

candoli su un nastro trasportatore, immergendoli nella

vasca di processo e inviandoli alla stazione di lavaggio/

risciacquo. Inoltre, i robot guidano i pezzi in lavorazione

all’interno della massa di media, compiendo movimenti

preprogrammati secondo parametri predefiniti quali

angolazione, profondità di immersione e rotazione.

Questa flessibilità permette di finire anche solo specifi-

che aree superficiali di pezzi complessi. Durante l’intero

processo, anche la vasca di lavoro contenente i media

ruota a una velocità fino a 80 giri/min, a seconda del

componente da trattare e dei risultati di finitura desi-

derati. Insieme, il movimento dei robot e la rotazione

della vasca creano un effetto ‘surf’ che produce un’e-

levata pressione tra pezzi e media. Tale pressione, in-

sieme al conseguente effetto levigante particolarmente

intensivo, garantisce una finitura superficiale perfetta

in tempi ciclo relativamente brevi. Anche in presenza di

geometriemolto complesse, il processo di ‘surf finishing’

può generare valori superficiali fino a Ra = 0,04 µm.

Finitura ad alta frequenza.

I nuovi impianti di fini-

tura ad alta frequenza (HFF, High-Frequency Finsher)

di Rösler sono dotati di uno o più robot che svolgono

una doppia funzione: trasporto dei pezzi e loro movi-

mentazione all’interno della massa di media secondo

programmi predefiniti. Nei sistemi HFF, i media di pro-

cesso (a umido o a secco) vengono agitati all’interno

della vasca di lavoro da una vibrazione che raggiunge

la velocità di 3.000 giri/min. I robot, dotati di pinze spe-

cificamente progettate, immergono i pezzi in questa