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gennaio/febbraio 2016
lucro, il Cluster nazionale fabbrica intelligente, che nel
2014 ha presentato una roadmap che descrive le linee
guida che le industrie dovrebbero seguire per adeguare
i sistemi produttivi al nuovo paradigma. Si sente però la
mancanza di un ruolo guida da parte dello Stato, analogo
aquello tedesco. I responsabili dell’Osservatorio, per esem-
pio, lamentano che nella strategia per la crescita digitale
presentata dalla Presidenza del Consiglio non venga fatto
alcun cenno al settoremanifatturiero.
Luci e ombre.
La ricerca dell’Osservatorio smart manu-
facturing ha analizzato 135 applicazioni distribuite in
numerosi ambiti applicativi su 43 casi italiani analizzati,
che sono state messe a confronto con 59 applicazioni
realizzate all’estero. Secondo Giovanni Miragliotta, uno
dei responsabili della ricerca: “La situazione dello smart
manufacturing in Italia mostra luci e ombre. I dati su oltre
75 applicazioni operative e altre 50 in fase sperimentale
permettono di dire che lemedie e grandi imprese italiane
sono già attive su questo tema. Tuttavia emerge l’assenza
di una visione strategica, sia a livello di singola impresa sia
di Paese. Fare smartmanufacturingnon è adottare questa
o quella tecnologia, ma saper ‘orchestrare’ il digitale per
trasformare i processi industriali come è accaduto nel ter-
ziario avanzato”.
I casi esaminati, tuttavia, lascianoben sperare per il futuro:
Miragliotta spiega che: “L’adozione dello smart manufac-
turing porta benefici tangibili alla imprese: nelle aziende
con applicazioni di smart technology abbiamo registrato
un’ampia soddisfazione in merito al rapporto tra costi e
benefici dell’innovazione. E soprattutto si apre la possi-
bilità di disegnare i processi in modo nuovo, superando
Esponiamo qui un elenco di aree tecno-
logiche più ‘manifatturiere’ interessate
dall’interazione con lo smart manufactu-
ring.
Advanced automation: questa definizione
comprende le più moderne tecnologie di
automazione del sistema produttivo. Mac-
chinari dotati di alta capacità cognitiva,
in grado di relazionarsi con il contesto
(grazie a sistemi di visione e pattern re-
cognition), auto-apprendere, adattarsi,
interagire con gli esseri umani invece che
rimanerne separati.
Advanced human machine interface: area
che comprende le nuove interfacce, per
esempio a comandi vocali e gestuali o
basate su dispositivi indossabili, che con-
sentono nuovi tipi di interazione uomo-
macchina.
Additive manufacturing: quella che co-
munemente viene chiamata ‘stampa 3D’,
ossia la produzione di oggetti strato per
strato invece che con le comuni tecniche
di asportazione e deformazione.
Aree tecnologiche
‘manifatturiere’
STRATEGIE