NOVEMBRE 2016
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
zati da parte di individui esterni a CC Link Partner Association (Clpa, ov-
vero l’organizzazione dei produttori di articoli compatibili con la tecnologia
CC-Link e degli utenti che la adottano) è estremamente ridotto. Inoltre, si
possono utilizzare diversi accorgimenti specifici per incrementare il livello
di sicurezza delle reti. Nel caso del modulo di interfaccia MES di Mitsu-
bishi, per esempio, dedicato a creare un collegamento tra il controllore e
il database centrale, si è deciso di optare per lo sviluppo di un sistema in
cui sia prevista l’attivazione delle comunicazioni solo in uscita dal basso.
Si realizza così una segregazione dal livello IT centrale e da Internet che
protegge il controllore dal rischio di intrusioni esterne”.
Sartori
: “Quando si connettono a Internet le stazioni remote oppure le
macchine installate presso i clienti finali è fondamentale prendersi cura
del tema della cyber security. I benefici di un accesso ai dati tramite
Internet permettono ai clienti di prendere delle decisioni più corrette
in ottica ad esempio di manutenzione predittiva o accesso diretto alle
macchine e gli stessi compensano largamente l’impegno per la gestione
della security. La rete Internet non è una rete sicura, pertanto è necessario
e consigliabile adottare un’infrastruttura di rete privata per proteggere i
dati come delle VPN implementate tramite dei protocolli realmente sicuri
come l’OpenVPN e un accesso alle pagine web dei dispositivi remoti con
un protocollo sicuro come l’Https”.
Il lavoro fuori sede
F&N:
Parliamo di soluzioni a supporto del personale che lavora fuori sede:
quali i benefici per l’azienda? In quali settori sono più utili?
Griffini
: “I settori che vedono un impiego del lavoro fuori sede sono nu-
merosi e molto vari, a partire da quelli connessi con le infrastrutture, per
esempio idriche, elettriche, di comunicazione e trasporto, e l’ambiente, ma
anche il settore del building e della logistica, soprattutto per attività come
la manutenzione, l’assistenza tecnica e la movimentazione. Le principali
resistenze a una maggiore diffusione di questi sistemi sono legate prin-
cipalmente a due tipi di fattore: un tipo più ‘tecnologico’, al quale fanno
capo, per esempio, le preoccupazioni inerenti alla security dei sistemi im-
piegati e alla disponibilità di una rete discontinua o non sufficientemente
ampia; e un tipo che potremmo definire ‘umano’, ovvero l’impossibilità di
essere osservatori diretti degli effetti dei propri interventi e il conseguente
timore di non riuscire a porre immediato rimedio a eventuali conseguenze
impreviste. D’altro canto, questo genere di pratiche sta comunque vivendo
uno sviluppo spinto dagli innegabili vantaggi che è in grado di garantire
alle aziende in termini di risparmio di tempi e costi operativi e di aumento
della produttività, frutto di una velocizzazione delle risposte che riduce i
tempi inattivi e permette una costante ottimizzazione delle operazioni”.
Esposito
: “Dotare il personale viaggiante di dispositivi che gli consen-
tano l’accesso da remoto ai servizi aziendali può essere conveniente per
numerose figure. Si immagini il manutentore o comunque il personale
deputato al supporto tecnico, che possa attingere in modo rapido a tutta
la documentazione tecnica della macchina sulla quale deve operare e
magari fare riferimento anche ad ‘application note’ o video creati appo-
sitamente per guidarlo in un intervento sicuro ed efficace. Anche per gli
operatori di tipo puramente commerciale, l’accesso diretto per esempio
al software gestionale aziendale consente di avere in tempo reale e in
modo esaustivo tutte le informazioni relative al cliente che sta visitando
(termini di pagamento, fatturato generato, codici storici ecc.) con possibi-
lità di emissione in tempo reale di offerta e/o verifica di disponibilità del
prodotto a magazzino. Per la movimentazione/logistica, gli operatori in
campo possono essere ‘guidati’ in un’ottimizzazione dei percorsi e pos-
sono essere prese in conto necessità particolari o urgenti in tempo reale.
Più in generale, il vantaggio innegabile e qualitativo per il personale viag-
giante è quello di poter accedere in ogni momento ai dati necessari allo
svolgimento efficace e produttivo del proprio lavoro”.
Randieri
: “Le nuove tecnologie stanno intensificando la concorrenza e
allo stesso tempo stanno rendendo più labili i confini che una volta de-
lineavano chiaramente gli specifici settori industriali. Questo proietterà
tutte le aziende operanti nel campo del telecontrollo verso scenari più
competitivi. La manutenzione predittiva telegestita, in questo contesto, si
sta ritagliando un ruolo sempre più importante nell’industria ‘intelligente’
quale soluzione a supporto del personale che opera nel contesto della
manutenzione degli impianti e dei macchinari. L’IoT promette di cambiare
il concetto di manutenzione predittiva favorendo l’integrazione con i big
data o i sistemi di ‘cognitive computing’, che portano in produzione le op-
portunità della ‘predictive analysis’ già adottati in certi casi per la ‘predic-
tive maintenance’. La capacità di interpretare gli ambienti di lavoro, della
produzione, dell’automazione in forma predittiva non deve fermarsi alla
‘sola’ manutenzione predittiva, ma può estendersi alla versione telege-
stita, che prevede l’impiego di sensori con capacità IoT, gestiti da remoto,
a partire da una centrale operativa. È questo il senso dell’azienda ‘con-
nessa e predittiva’, ovvero di un nuovo modo di vivere l’integrazione tra
tutte le componenti aziendali. Intellisystem Technologies sta mettendo a
punto una piattaforma software e hardware basata sull’utilizzo di sensori
specifici e algoritmi predittivi specifici, che fa leva sulle ultime tecnologie
abilitanti in ambito IoT (big data, cloud computing, machine learning). Essa
consente di massimizzare l’efficacia delle attività di manutenzione, inter-
venendo da remoto e riducendo i fermi macchina e i relativi costi di ma-
nutenzione. Utilizzando diverse piattaforme cloud e opportuni software, i
dati acquisiti dai sensori di campo, installati in remoto, sono trasformati
in azioni intelligenti che, dopo un’opportuna analisi, possono offrire alle
aziende clienti le indicazioni necessarie per fare lavorare la propria fab-
brica al meglio grazie a un aumento di efficienza e produttività. Questo
approccio rappresenta un cambio sostanziale nel mondo della manuten-
zione predittiva, in linea con la tendenza che vede sempre più al centro
della ‘value proposition’ non solo il macchinario, ma la sua produttività”.
F&N:
Quali accorgimenti è bene adottare perché gli strumenti ‘mobile’
siano di vero supporto alla forza lavoro?
Sartori
: “Un accorgimento fondamentale da adottare per implementare
un servizio realmente utile alla forza lavoro non è l’implementazione di
un particolare dispositivo, ma l’adozione di una soluzione completa per
permettere la facilità di utilizzo e la velocità dell’integrazione delle sta-
zioni remote anche attraverso protocolli standard, ma allo stesso tempo
garantendo tutta la sicurezza dell’accesso e dell’infrastruttura di rete”.
Dotare il personale di dispositivi che consentano l’accesso
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Fonte: www.pixabay.com