NOVEMBRE 2016
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
D
a una ricerca di IDC è emerso come la spesamondiale per la
mobility sia destinata a crescere dai 1.500miliardi di dollari
del 2016 ai 1.700 miliardi del 2020, trainata soprattutto dal
settore della sanità, seguito però a stretto giro da teleco-
municazioni e utility.
Si sa, viviamo nel Millennio dell’interconnessione, sempre, ovunque e in
ogni momento, tendenza che non poteva non contagiare anche il mondo
del lavoro, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta per la-
voratori e aziende. In particolare, si può parlare di ‘mobilità’ sia nel senso
di modalità operativa di lavoro, ossia adottando soluzioni di telecontrollo
e telegestione, che permettano ai tecnici di svolgere molti compiti da re-
moto, senza spostarsi dalla sede aziendale, funzionalitàmolto apprezzata
da manutentori, tecnici, professionisti dei servizi ecc., sia come approccio
lavorativo. Si apre qui, però, una questione delicata, legata da un lato alla
flessibilità e all’apertura necessarie nei lavoratori per impiegare al meglio
i nuovi mezzi, vale a dire smartphone, tablet, pda ecc., per lo svolgimento
dei compiti lavorativi; dall’altro alla modalità ‘always on’, con tutte le
problematiche legate a una gestione del personale e degli addetti che
potrebbe essere ottimizzata in base alle esigenze dell’impresa e, perché
no, del lavoratore stesso.
Ma vediamo come la pensano alcuni esponenti di importanti player del
settore industriale.
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO
INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ
SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’
Tavola
rotonda
LAVORARE ‘MOBILE’:
POTENZIALITÀ E CRITICITÀ
di
Ilaria De Poli
@depoli_ilaria
Fonte: www.pixabay.com