NOVEMBRE 2016
FIELDBUS & NETWORKS
59
Fieldbus&Networks:
Telecontrollo
e telegestione: quale è più richiesto?
Si tratta di servizi a valore aggiunto o
di ‘commodity’?
Alberto Griffini
, product manager
advanced PLC&Scada di
Mitsubishi
Electric
( it3a.mitsubishielectric.com ):
“Entrambi i servizi hanno un riscontro
positivo dal mercato, mentre però il
telecontrollo gode già di una storia
piuttosto lunga e consolidata, la te-
legestione è, tra i due, il servizio più
recente, di conseguenza sta registrando la crescita più forte, anche sulla
scia dell’enfasi che i concetti di Industry 4.0 e IIoT (Industrial Internet of
Things) pongono sulla connettività e sulle operazioni da essa abilitate.
Per quanto riguarda la percezione che i clienti hanno di questi servizi, non
credo sia possibile riconoscere un orientamento unico. Il mercato si divide
in modo piuttosto equilibrato tra chi, ritenendo ormai un’opzione scon-
tata l’utilizzo delle telecomunicazioni per massimizzare la produttività,
considera tali pratiche come ‘commodity’, chi invece le ritiene ancora un
fattore distintivo di una proposta rispetto alla concorrenza e chi, più restio
alle innovazioni per questioni personali o applicative, vede telecontrollo e
telegestione con un occhio di diffidenza”.
RaffaeleEsposito
, product manager safety I/O&networking di
Phoenix
Contact
( www.phoenixcontact.it ):
“In termini più generali, un possibile
collegamento da remoto a una mac-
china o a un impianto trova maggiore
o minore diffusione in funzione del
settore applicativo e delle dimensioni
e della strutturazione sia del fornitore
sia dell’utente finale. Quest’ultimo
aspetto coinvolge la capacità del for-
nitore, che normalmente ha i vantaggi
maggiori nel prevedere un tale colle-
gamento da remoto, di evidenziare i
benefici che derivano all’utente finale
da questo servizio in termini di pron-
tezza di reazione rispetto a un qualsiasi problema che possa presentarsi
in campo, o magari anche di spiegare come l’ottimizzazione di alcuni dei
servizi possa tramutarsi in risparmio economico per l’utente stesso. È in
questa ottica che il servizio potrà di sicuro non essere visto come una
complicazione e quindi, come tale avversato, ma sempre più come un plus
migliorativo e differenziante per il fornitore per poi con il tempo essere
visto dal mercato come una comodity”.
Cristian Randieri
, presidente e CEO di
Intellisystem Technologies
( www.intellisystem.it ): “Sotto l’etichetta ‘telecontrollo’ e ‘telegestione’ è
possibile raggruppare diversi tipi di servizi e tecnologie, che fanno leva
su di una vasta serie di applicazioni che, sulla base di tecnologie infor-
matiche, elettroniche e di telecomunicazione, consentono di controllare
e quindi gestire a distanza impianti geograficamente distribuiti o isolati.
Oggi tutte le più moderne tecnologie di telecontrollo stanno convergendo
sempre più sulle rete IP, infrangendo gli ostacoli relativi ai costi e i confini
di utilizzo dei sistemi di telecontrollo tradizionali, basati su bus seriali e
proprietari, aumentando gli ambiti delle applicazioni gestibili. Se a tutto
ciò aggiungiamo l’esplosione della diffusione di smartphone e tablet,
unitamente a dispositivi IoT, ci accor-
giamo che il mondo del telecontrollo
sta vivendo una vera e propria trasfor-
mazione epocale, offrendo maggiore
flessibilità in termini di lavoro da
remoto. D’altro canto, l’unione di di-
spositivi mobili e app basate su cloud
sta cambiando anche la natura stessa
degli ambienti di lavoro, dove spazi
aperti e collaborativi e orari non di
routine stanno diventando la norma e
dove la ‘mobile generation’ si aspetta
di poter lavorare ovunque e in qualsiasi momento. Di conseguenza, le
aziende si stanno adeguando a questo nuovo concetto di lavoro, in cui
telecontrollo e telegestione rappresentano l’anello di connessione di tutte
queste tecnologie che di fatto permettono di fare la differenza rispetto ai
competitor che non riescono a stare al passo con la convergenza tecno-
logica. Oggi più che mai le aziende si stanno rendendo conto dell’enorme
potenziale di queste soluzioni, convincendosi che gli utilizzi possibili
dell’IoT sono molteplici. Basti considerare il report
‘The Internet of Things
2015’
, le cui previsioni indicano che entro il 2020 saranno connessi a Inter-
net 34miliardi di dispositivi, di cui 24 saranno dispositivi IoT. E non è tutto:
l’adozione maggiore sarà da parte delle aziende, non dei consumatori. Si
prevede che entro il 2020 le aziende avranno installato 11,2 miliardi di
dispositivi IoT. Da tutto ciò si deduce che il mercato del controllo remoto
crescerà parecchio nei prossimi anni”.
CristianSartori
, industrial communication product manager di
Siemens
Italia
( www.siemens.it ): “Sia il telecontrollo sia la telegestione sono ser-
vizi con una sempremaggiore richiesta da parte dei clienti. Nel passato re-
cente vi erano categorie di clienti che utilizzavano solo uno dei due servizi,
si pensi ad esempio al classico cliente
OEM che necessita di un collegamento
verso lamacchina remota installata dal
cliente finale per un’analisi e poi una
soluzione di un guasto. Mentre un ser-
vizio di telecontrollo è stato finora pre-
valentemente utilizzato da utility, come
ad esempio gestori delle reti idriche,
per collezionare trend sui consumi op-
pure avvisare gli operatori in caso di un
allarme a fronte di superamento di una
soglia precedentemente impostata.
Ora entrambi i servizi vengono richiesti
contemporaneamente sia da parte dei
clienti costruttori di macchina sia da chi finora ha implementato classiche
applicazioni di telecontrollo. Nel caso del costruttore di macchina si vuole
sempre più accedere allemacchine remote non solo per reagire a un gua-
sto, ma per raccogliere dati in modo costante e non solo su richiesta in
ottica manutenzione predittiva. Aziende come le utilities richiedono, in
parallelo al classico servizio di telecontrollo, un sistema di accesso come
la telegestione per poter raggiungere inmodo sicuro, veloce e affidabile la
stazione remota al fine di aggiornare il firmware, il programma della sta-
zione remota e magari aprire le pagine web per delle verifiche di parame-
tri ulteriori non inserite nel sistema di telecontrollo classico. Siemens ha
sviluppato una piattaforma comune per la convergenza tra telecontrollo
e telegestione con l’obiettivo di semplificare i servizi offerti e allo stesso
tempo dare un sistema di accesso sicuro”.
Cristian Randieri
di Intellisystem Technologies
% & À
di Mitsubishi
Cristian Sartori
di Siemens
Raffaele Esposito
di Phoenix Contact