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FEBBRAIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

48

Fieldbus & Networks

U

n costante investimento in R&D e

innovazione e la massima attenzione

alla qualità degli alimenti sono alla

base del successo di Turatti, azienda

italiana di Cavarzere, in provincia

di Venezia, che progetta e produce macchinari e

linee complete per l’industria alimentare. Turatti

investe annualmente il 15% del proprio fatturato

in R&D ed esporta l’82% dei propri macchinari.

Oltre all’headquarter in Veneto, la società ha

una sede negli Stati Uniti, in California, a Yorba

Linda, e una in Francia, ad Allonnes. “Siamo un’a-

zienda a conduzione famigliare fondata nel 1869

e giunta attualmente alla quinta generazione,

con una lunga storia di innovazione nell’agroali-

mentare, che continua oggi nel conserviero, nel

surgelato, nel fresh food e nella lavorazione dei prodotti di quarta e

quinta gamma” illustra Alessandro Turatti, direttore commerciale della

società e responsabile dei mercati Nord America, Australia e Bric. Nello

specifico, Turatti realizza soluzioni su misura per la trasformazione dei

prodotti alimentari e collabora sia con aziende del ‘food service’, che

riforniscono note catene di fast-food come Burger King oMac Donald’s,

sia con grandi multinazionali del calibro di Bonduelle, Dole, Findus, Ne-

stlè, Chiquita, Unilever. “Oggi per le loro linee i nostri clienti esigono

massima garanzia di sicurezza, continuità di lavorazione e consumo

intelligente delle risorse nei processi” dice Turatti. “La produzione

dell’azienda è orientata a cogliere al meglio queste esigenze avvalen-

dosi della collaborazione dei migliori fornitori di tecnologie hardware e

software per l’automazione a bordo macchina”.

La scelta del fornitore

Circa due anni fa Turatti è stata contattata da un’importante multina-

zionale operante nel settore del fresh food per la realizzazione di un

impianto pilota per il lavaggio di insalata, che ha successivamente im-

pegnato Turatti nella progettazione di altri otto impianti dislocati in tre

diverse sedi della multinazionale, entrati a pieno regime produttivo tra

il 2012 e il 2013.

“Alla multinazionale abbiamo proposto un sistema innovativo di nostro

brevetto per il lavaggio e il trattamento in continuo mediante trasporto

dell’acqua e dell’alimento in tubazione, basato su shock termico caldo/

freddo (da 60 °C a 3 °C)” spiega Claudio Gaffarelli, responsabile dipar-

timento Automazione e Software di Turatti. “In questo modo si ottiene

una maggiore sicurezza di lavaggio e una minore carica batterica, grazie

alla completa immersione dell’insalata in acqua”. Inoltre,

il cliente aveva bisogno di monitorare costantemente la

bontà dell’acqua (pH), la carica batterica e la tempera-

tura, regolando di volta in volta il processo per non alte-

rare le proprietà dell’alimento.

Allo stesso tempo, però, doveva mantenere ritmi di

lavorazione elevati, pari a 5 t all’ora. “Per garantire

un’eccellente qualità dell’insalata era fondamentale con-

segnare al cliente una soluzione che escludesse brusche

variazioni di livello, flusso, pressione o temperatura: in

alcune fasi del trattamento anche sbalzi minimi di 0,1-

0,2 °C possono danneggiare irrimediabilmente la qua-

lità dell’alimento. Altrettanto fondamentale era gestire

la strumentazione di processo e le valvole presenti in

campo in modo integrato e direttamente interconnesso

ai controllori di automazione” aggiunge Gaffarelli. Per

conciliare al meglio queste esigenze Turatti si è rivolta

a Rockwell Automation.

L’INSALATA: PULITA

E GIÀ LAVATA

di

Patrizio Emilia

La società Turatti ha realizzato un impianto pilota per il lavaggio di insalata per

un’importante multinazionale operante nel settore del fresh food

GRAZIE ALLA PIATTAFORMA PLANTPAX CON

COMUNICAZIONE INTEGRATA DI ROCKWELL

AUTOMATION IL COSTRUTTORE DI MACCHINE

TURATTI CONSENTE AI PROPRI CLIENTI DEL SETTORE

DEL ‘FOOD PROCESSING’ DI AUMENTARE LA

PRODUTTIVITÀ

Fonte: www.morguefile.com