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FEBBRAIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

54

Fieldbus & Networks

FSoE. L’aspetto probabilmente più im-

portante riguardante Profisafe concerne

il fatto che le comunicazioni inerenti alla

sicurezza e quelle di commando e con-

trollo possono coesistere sullo stesso

media di comunicazione, anche se la

ridondanza a canale multiplo può essere

sempre affrontata nel caso di specifiche

stringenti. Il profilo Profisafe è stato inol-

tre sviluppato in accordo con la norma

IEC 61508, oltre a essere conforme al

Level 3 di IEC 61508, alla Cat.4 della EN

954-1 e al livello AK6 della DIN V 19250.

Il protocollo FSoE, invece, attraverso un

unico mezzo trasmissivo è in grado di tra-

sferire sia i dati di controllo dei disposi-

tivi, sia quelli relativi alla gestione della

sicurezza. Può così assecondare le tipi-

che esigenze di sicurezza, adattandosi

facilmente in modo scalare a eventuali

espansioni dell’architettura di rete senza

stravolgerne la logica originaria. FSoE

offre inoltre prestazioni elevate di dia-

gnostica predittiva, creando un’integra-

zione nativa con le logiche di sicurezza

dei dispositivi interconnessi. Il tutto

sfruttando gli stessi tool di sviluppo, sia

per lo studio delle interconnessioni dati,

sia per le trasmissioni di sicurezza.

Approfondiamo la

tecnologia FSoE

La tecnologia FSoE è stata sviluppata

in accordo con la norma IEC 61508 ed è

stata standardizzata secondo IEC 61784-3

(

‘Part 3 - Functional Safety Fieldbus’

).

FSoE è in grado di assecondare lo svi-

luppo di applicazioni fino a SIL3. La di-

sponibilità di impianti sicuri secondo tali

prescrizioni è particolarmente apprezzata

dagli impiantisti, anche perché l’approc-

cio utilizzato rende FSoE particolarmente

flessibile e robusto per le più svariate

applicazioni. Infatti, il protocollo FSoE

è implementato attraverso il cosiddetto

approccio ‘black

channel’ com-

prendendo, nel

concetto della

sicurezza, sia il

meccanismo di

comunicazione,

sia il mezzo tra-

smissivo.

L’approccio de-

termina così

un’intrinseca

aderenza ai prin-

cipi di sicurezza,

pur mantenendo

un’indipendenza

sostanziale dal mezzo di comunicazione,

rendendo FSoE flessibile e adatto anche

in occasione di impianti con dispositivi

fortemente eterogenei. Le interfacce di

comunicazione, che includono control-

lori, Asic (Application-Specific Integrated

Circuit), collegamenti, accoppiatori ecc.,

possono così rimanere di tipo standard

senza vincolare le scelte di tipo architet-

turale.

FSoE utilizza un singolo canale di tra-

smissione per tutte le comunicazioni dati;

il frame di sicurezza, chiamato anche ‘sa-

fety container’, contiene le informazioni

di processo legate alla sicurezza ed è

trasportato come parte dei dati comuni;

può viaggiare attraverso mezzi diversi,

come cavi fisici, fibra ottica, oltre che via

radio o via fieldbus tradizionali. Oltre a

ciò, FSoE utilizza un’unica connessione

tra il dispositivo master e quello slave

e ogni dispositivo connesso restituisce

il proprio messaggio solo quando ha ri-

cevuto quello del dispositivo adiacente;

il trasferimento completo tra master e

slave è monitorato da una logica di con-

trollo montata su ogni dispositivo e in

ogni ciclo FSoE. Il master può controllare

più di una connessione FSoE, suppor-

tando molti dispositivi slave. L’integrità

della trasmissione dati è assicurata da

diversi blocchi di frame per la gestione

del buffering di start up, dall’acquisizione

degli interscambi, ripetizioni, inserimenti

o perdite dell’intero messaggio dati, da

un’identificazione univoca della connes-

sione per la valutazione degli eventuali

errori d’instradamento, da un monito-

raggio continuo per l’individuazione dei

ritardi non autorizzati e, infine, da un

controllo ciclico ridondato per la valu-

tazione dell’integrità e dell’eventuale

degrado dei messaggi stessi durante il

loro recapito.

La tecnologia è in grado di assecondare

anche le esigenze di flessibilità e facilità

di configurazione, visto che il ‘safety con-

tainer’ è instradato attraverso vari con-

troller e processato nelle diverse aree

delle macchine e dispositivi intercon-

nessi. Questa modalità rende possibile

la configurazione di fermi di emergenza

per l’intero impianto, o arresti guidati di

parte di esso, persino quando le mac-

chine e i dispositivi sono collegati con

bus diversi. Infine, l’implementazione

di FSoE richiede di seguire semplici

procedure e la coniugazione di elevate

Con Profisafe le comunicazioni inerenti alla sicurezza e quelle di comando e

controllo possono coesistere sullo stesso media di comunicazione

FSoE utilizza un’unica connessione tra master e slave; il

trasferimento dati fra dispositivi è monitorato da una logica di

controllo montata su ogni dispositivo

Fonte Ethercat