FEBBRAIO 2015
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
Fonte: www.industrial-ip.org
O
dva, associazione internazionale
‘no-profit’ con sede negli Stati
Uniti, opera a livello globale dal
1995 promuovendo tecnologie di
comunicazione ‘open’ e intero-
perabili. Una scommessa vincente quella gio-
cata sugli ‘open standard’, che per Odva dura
ormai da quasi un quarto di secolo, con oltre
300 membri, tutti fornitori di prodotti per l’au-
tomazione industriale. Odva aiuta i propri soci a
realizzare i propri prodotti offrendo strumenti di
sviluppo e formazione, gestisce le specifiche e
si fa carico della crescita continua di protocolli
quali Ethernet/IP, della loro promozione e della
definizione degli standard utilizzati. Ethernet/
IP garantisce da anni la convergenza su tec-
nologie Ethernet largamente diffuse in ambito
‘enterprise’ per collegare in modo sicuro le mac-
chine e gli impianti di produzione con i sistemi
informativi aziendali in modo da aumentare la produttività, ottimiz-
zare l’utilizzo delle risorse e migliorare globalmente il processo de-
cisionale aziendale. Questa convergenza permette alle imprese di
aumentare la propria agilità, produttività e sostenibilità e le pone
in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più dina-
mico e variabile.
L’occasione da cogliere: Industrial IoT
Il concetto di Internet of Things (IoT) ha fatto da filo conduttore un
po’ per tutte le tematiche affrontate nel corso dei due seminari, per
introdurre un processo innovativo che va oltre i meri prodotti e le
soluzioni e che abbraccia e modifica anche i processi organizzativi
e operativi di tutta l’azienda. Secondo Cisco Ibsg il mercato dell’IoT
industriale rappresenterà entro il 2025 una quota pari a circa il 27%
dell’intero valore dell’IoT, molto di più di altri settori quali il terziario
o la difesa. Ogni anno oltre 70 milioni di persone, in particolare
nei mercati emergenti, entrano a far parte della classe media e,
secondo l’Ocse, questo comporterà un aumento dei consumi e con-
seguentemente della domanda per le aziende del manifatturiero,
con riflessi su risorse e infrastrutture. Questo scenario impone non
solo alle aziende, ma anche ai consorzi come Odva promotori di
tecnologie open e ai loro membri, di avere una visione integrata del
flusso delle informazioni tra i sistemi IT e quelli di controllo della
produzione (OT), in modo da coordinare meglio le attività produttive
e la comunicazione con effetto immediato a livello sia operativo sia
decisionale. Per Odva, creare un’azienda connessa è molto più che
collegare tra loro dei sistemi eterogenei, anche se innovativi. Innan-
zitutto, si tratta di sviluppare sistemi interoperabili per creare una
rete senza soluzione di continuità tra tutti i livelli IT e OT, che abiliti
l’accesso a dati operativi in tempo reale e storici, qualunque sia la
fonte, siano essi dati di business o transazionali, sia che impattino
sui diversi impianti che sulla globalità delle operazioni. In effetti,
però, molti altri protocolli per Industrial Ethernet usano ancora oggi
una tecnologia Ethernet modificata, che renderà sempre più diffi-
coltosa la loro integrazione nei sistemi interoperabili di domani; in
altre parole, rischiano di rimanere ai margini, se non esclusi, dalla
rivoluzione costituita dall’IoT.
Qual è dunque la situazione attuale del settore manifatturiero? Se-
condo una ricerca condotta da Industry Week negli Stati Uniti, su
265 dirigenti e operatori di aziende attive nel settore industriale,
pare che, nonostante la base di installato di infrastrutture di rete
integrate si stia ampliando sempre più, la stragrande maggioranza
degli intervistati abbia ancora molta strada da fare prima di poter
affermare di operare in un’azienda interconnessa.
di
Roberto Motta (*)
ETHERNET/IP:
L’INDUSTRIAL
ETHERNET ‘IOT READY’
DUE SEMINARI ORGANIZZATI DA ODVA IN OCCASIONE
DI SPS ITALIA E CIBUS TEC A PARMA DIMOSTRANO
COME IL CONSORZIO SI STIA SEMPRE PIÙ
AFFERMANDO IN AMBITO IOT PER APRIRE LA STRADA
AD AZIENDE PIÙ CONNESSE, CHE POSSANO GIÀ OGGI
COGLIERE VANTAGGI IMMEDIATI PER ‘VINCERE’
DOMANI