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FEBBRAIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

15

Cover story

Beckhoff Automation

di controllo PC-based” sottolinea Hans Beckhoff. Il mondo Intel

rappresenta per Beckhoff addirittura uno dei fattori abilitanti più

importanti e irrinunciabili. Per esempio, la nuova generazione di pro-

cessori Bay Trail è utilizzata a piene mani un po’ dappertutto: nella

serie dei PC Embedded CX51xx, nei Panel PC serie CP27xx e CP37xx,

nonché nel PC da quadro C6915. Per ciascuna serie sono disponibili

dispositivi in versione single, dual

e quad-core.

Secondo Beckhoff la famiglia di

processori Bay Trail rappresenta la

piattaforma più adatta per le mo-

derne applicazioni di automazione,

poiché la sua memoria cache, di-

rettamente assegnata ai processi

critici della CPU, consente di otte-

nere prestazioni eccezionali nelle

architetture multi-core.

Ed è proprio sotto il segno del

multi-core, o per meglio dire del

‘many-core’, che è nato il C6670,

l’ultimo e più potente PC che ha

visto la luce in casa Beckhoff.

Nome in codice ‘Big Iron’ (no-

mignolo ripreso dalla tradizione

mainframe per indicare i modelli

più potenti), il modello C6670 è

un industrial PC per montaggio a

quadro che è stato presentato in

anteprima alla scorsa edizione di

SPS IPC Drives a Norimberga in

versione 24-core.

I dispositivi della serie C6670 rendono disponibili 12, 24 o 36 core

(da notare che la scheda madre, che incorpora due controller Gigabit

Ethernet e un controllore grafico dedicato, monta due processori

Intel Xeon, ciascuno con 6, 12 o 18 core); la memoria può essere

espansa da 64 GB fino a 2 TB DDR4.

L’immensa potenza di calcolo fornita dall’industrial PC C6670 può

essere più efficacemente utilizzata quando ogni singolo nucleo è

sfruttato al massimo mediante le funzionalità messe a disposizione

dalla piattaforma di sviluppo TwinCAT 3.1. “TwinCAT permette di

utilizzare al massimo delle potenzialità tutti i core disponibili, asse-

gnando individualmente a ciascuno di loro specifici task di controllo

e rendendo C6670 probabilmente uno dei più potenti controllori al

mondo” dichiara con orgoglio Beckhoff.

“Ancora oggi la legge di Moore continua a mantenersi valida: lo

comprovano gli ultimi processori 36-core che sono stati recente-

mente annunciati. Con tutta probabilità fra cinque anni saranno

in commercio PC industriali che costeranno tanto quanto i modelli

attuali, ma che saranno 8 o 16 volte più potenti e disporranno di

una capacità di memoria a oggi inconcepibile, aprendo le porte ad

applicazioni impensabili”.

Scientific Automation o ‘killer application’?

Con il progetto ‘Big Iron’ Beckhoff porta il concetto del many-core

al servizio della Scientific Automation, ovvero della possibilità di

implementare tutte le funzioni di controllo macchina via software,

dal motion alla visione, dal monitoraggio delle condizioni operative

alla visualizzazione, dalle funzioni PLC ai più complessi algoritmi di

ingegneria: tutti programmati con un ambiente di sviluppo in grado

di offrire i più moderni e potenti tool di software engineering, tutti

‘calcolati’ avvalendosi di una potente CPU multi-core. Ciò per venire

sempre più incontro alle esigenze dei costruttori di macchine e im-

Con il server industriale C6670 Beckhoff rende disponibile la tecnologia ‘many-core’ con fino

a 36 core per l’industria meccanica

essere inseriti su una scheda base” spiega Beckhoff.

La scheda base assolve alle funzioni di cablaggio per

il sistema modulare EJ Ethercat I/O; il sistema, origi-

nariamente sviluppato per un cliente, è ora disponi-

bile a catalogo quale prodotto standard grazie all’ag-

giunta di nuove opzioni, che consentono di gestire i

più disparati tipi di connessione.

I nuovi moduli plug-in Ethercat si prestano per essere

principalmente utilizzati in applicazioni seriali.

Nella produzione su vasta scala di macchine stan-

dard, per esempio, una parte del quadro elettrico può

essere implementato in forma di scheda: il sistema

offre un sensibile vantaggio soprattutto nella pro-

duzione di serie, dove i cablaggi risultano ripetitivi e

preassegnati.

Anche in questo caso, la flessibilità dal nuovo sistema

EJ consente di concepire applicazioni fuori dai tra-

dizionali schemi. Beckhoff sta introducendo ulteriori

nuove funzionalità e, ben presto, sarà possibile gesti-

re tutti i principali tipi di segnale.