L
a realizzazione dell’interporto di Bolo-
gna ha fatto parte di un progetto più
ampio di sviluppo del territorio avviato
negli anni ‘70 grazie alla collaborazione
costruttiva fra enti pubblici e operatori
privati. Ritenuta a ragione tra le più importanti
in Italia, questa struttura logistica si è rivelata
motore di sviluppo e cuore del sistema econo-
mico locale e regionale, a conferma di come l’in-
termodalità rappresenti una scelta responsabile
verso un modello di crescita attento ai temi della
sostenibilità ambientale. Quarant’anni fa l’idea
del trasporto intermodale era una scommessa,
oggi rappresenta la via da più parti indicata per
favorire la dinamica dei mercati e migliorare la
coesione territoriale. Da sempre impegnato nella
ricerca di soluzioni da adottare per la produzione
di energia da fonti rinnovabili, che abbiano la ca-
ratteristica di avere un basso tasso di emissioni
inquinanti in linea con l’obiettivo strategico di
riduzione dei costi esterni ambientali, la società
che gestisce l’interporto ha valutato, già nel
corso del 2006, l’opportunità di investire nella
messa a punto di un grande impianto fotovol-
taico, investendo circa 5 milioni di euro. Le strut-
ture dell’interporto contano circa 400.000 m
2
di
magazzini coperti, per cui si è deciso di mettere
a punto più impianti fotovoltaici. Al momento
è stato attivato il primo, con taglia di 4,2 MW,
composto da 17 sottoparchi, sette cabine di tra-
sformazione e 18.300 pannelli solari dislocati su
nove padiglioni dell’interporto. Il sistema ha prodotto fino a oggi oltre
4,52 GWh di energia elettrica ed è tra i più grandi complessi fotovol-
taici italiani. Sono attualmente in corso di realizzazione altri 8.000 m
2
di ulteriori impianti.
Il sistema di controllo
Il sistema di controllo dell’impianto è stato sviluppato da Rebernig
Supervisioni per conto della committenza Overtech, società di pro-
gettazioni fotovoltaiche, che ha richiesto la migliore tecnologia di-
sponibile. Il progetto prevede un sistema di controllo e supervisione
distribuito, che raccoglie, visualizza e storicizza i dati di processo
provenienti dal campo. L’impianto fotovoltaico è suddiviso in sotto-
parchi, che corrispondono ai padiglioni in cui è ripartito il complesso
dell’interporto. I parametri monitorati sono numerosi: le correnti
generate dalle oltre 900 stringhe di pannelli fotovoltaici; lo stato
operativo e funzionale dei 200 inverter Refusol; i contatori fiscali che
SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
IL SISTEMA DI SUPERVISIONE DELL’IMPIANTO
FOTOVOLTAICO REALIZZATO PER L’INTERPORTO
DI BOLOGNA PREVEDE CONTROLLO REALTIME,
REPORTISTICA DELL’ENERGIA, SEGNALAZIONE DI
ANOMALIE E ANALISI DELLA PRODUTTIVITÀ
ENERGIA SOTTO
CONTROLLO ANCHE
VIA WEB
di Orsola De Ponte
Fra i parametri monitorati dal sistema Àgura lo stato operativo e funzionale dei
200 inverter Refusol impiegati