B
enevento, Italia: l’Università del
Sannio, che ha qui la sua sede, è un
ateneo giovane. Nata verso la fine
degli anni ’80 come unità distaccata
dell’Università di Salerno, dal 1998
ha acquisito piena autonomia e oggi propone
corsi di laurea in ingegneria, diritto, economia e
scienze. Associata al Centro Euro-Mediterraneo
per i Cambiamenti Climatici (Cmcc) e molto at-
tiva nell’ambito della ricerca universitaria, conta
circa 8.000 studenti iscritti. Tra questi figurano
Furio Buonopane e Alessandro Reale, laureatisi
nel marzo 2013 in ingegneria elettronica per
l’automazione e le telecomunicazioni con tesi di
laurea sul controllo realtime di una rete idrica,
sviluppata nell’ambito di un progetto seguito
dai docenti Nicola Fontana, Gustavo Marini e
Luigi Guglielmo, nonché da Paolo Rubino e Paolo
Esposito, anch’essi ingegneri. I dispositivi eWon,
soluzione potente, affidabile e flessibile, ben si
adattano all’impiego in applicazioni di telecon-
trollo; per questo motivo, sono i veri protagonisti
dell’architettura di monitoraggio e controllo da re-
moto che permette di mantenere sotto controllo
la pressione dell’acqua di un distretto della rete di
distribuzione idrica della città di Benevento.
Interventi a basso costo
È noto da tempo ormai quale sia la situazione dei
sistemi di distribuzione dell’acqua in Italia: sono
ingenti le perdite registrate, che in alcuni casi si
attestano addirittura su valori superiori al 40-45%
del flusso della portata immessa nelle tubature.
Si tratta di fuoriuscite imputabili a diversi fattori
(falle, rotture nelle tubature condotte o nei rac-
cordi, obsolescenza dei materiali, manutenzione
non soddisfacente), ma causate anche in buona parte da volumi non
contabilizzati, ovvero dai cosiddetti ‘furti d’acqua’. Essendo l’Italia per
sua stessa conformazione geologica un Paese ricco di sorgenti e di
corsi d’acqua, la questione delle perdite viene spesso percepita come
tutto sommato irrilevante, ma il danno complessivo subìto dalle so-
cietà responsabili della distribuzione dell’acqua è tutt’altro che tra-
scurabile sotto il profilo economico. “In questi anni ci si è resi conto
che quello della dispersione dell’acqua è un problema da affrontare
senza ulteriore indugio” sottolinea Fontana. “Non si tratta solo di ot-
timizzare lo spreco e le perdite, cosa già di per sé importante, bensì
anche il consumo dell’e-
nergia utilizzata per trat-
tare, sollevare, immettere
e pompare l’acqua nella
rete”. Per questo motivo,
nell’ultimo decennio ci si è
attivati per mettere in atto
strategie volte a contenere
il volume delle perdite idri-
che. Il primo problema che
si pone relativamente alla
questione delle perdite è
quello della convenienza
effettiva di una strategia
di contenimento. L’acqua
ha un costo molto mode-
sto, pertanto non avrebbe
alcun senso sostenere un
forte investimento econo-
mico, per esempio la so-
stituzione di gran parte dell’attuale rete idrica con infrastrutture più
moderne, per limitare il danno: il rientro dell’investimento sarebbe
un traguardo pressoché impossibile da raggiungere. “Dove occorrono
perdite fisiologiche di entità contenuta si cerca di intervenire con so-
luzioni che consentono di abbattere le perdite a costi accettabili per
il gestore” continua Fontana. “In quest’ottica, uno degli interventi che
è possibile eseguire è di abbattere le pressioni interne sul sistema”.
Prendiamo per esempio un tubo dentro il quale passa dell’acqua. Se
questo tubo presenta un foro, la perdita sarà tanto più grande quanto
maggiore è la pressione a cui è sottoposta l’acqua. Una soluzione
SETTEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
60
Fieldbus & Networks
IL SISTEMA PER IL CONTROLLO E IL MONITORAGGIO
DEL FLUSSO DELL’ACQUA REALIZZATO A BENEVENTO
IMPIEGA I ROUTER EWON
GOCCIA DOPO GOCCIA
di Martina Moretti
Schema di funzionamento delle rete con eWon