MAGGIO 2014
FIELDBUS & NETWORKS
69
La scelta è quindi esclusivamente limitata tra ricircolo completo o l’u-
tilizzo di aria esterna. “Con gli approcci di tipo tradizionale sorge oltre-
tutto un altro problema: l’inaffidabilità dei sensori in presenza di tassi
di umidità superiori al 90%” afferma Kennedy. “Questo problema ha
creato l’esigenza del passaggio dall’uso di aria esterna all’uso di aria
riciclata. Gli operatori sono costretti a utilizzare tutto o niente proprio
perché non possono contare sui sensori”.
Una soluzione innovativa
“Quando eroghiamo l’aria sappiamo che
dobbiamo farlo a livelli di temperatura e
umidità specifici, ma ci preoccupiamo solo
della temperatura dell’aria esterna” sostiene
Kennedy. “Se si conosce il tasso di umidità
dell’aria di ritorno, sarebbe possibile rego-
lare l’umidità dell’aria esterna sulla base di
una relazione tra aria di base/temperatura/
umidità. Questo eliminerebbe la dipendenza
da sensori esterni inaffidabili”. Egli quindi
prosegue: “Noi controlliamo il sistema sulla
base dei tassi di umidità dell’aria fornita
(in entrata) e di quella di ritorno (in uscita).
Grazie alla regolazione costante tra aria di
ritorno e aria esterna, siamo in grado di ot-
tenere la temperatura e l’umidità richieste,
riducendo il consumo di energia ed evitando
sbalzi di pressione. In parole povere, se l’a-
ria che entra nell’impianto è leggermente
umida, attingiamo a seconda del caso o
all’aria di ricircolo o a quella esterna fino a
ottenere le condizioni desiderate e, poiché
utilizziamo al massimo l’aria in uscita, il con-
sumo di energia è molto ridotto”.
Al centro delle soluzioni sviluppate da SNoK
vi sono i controllori di automazione program-
mabili (PAC) Allen-Bradley ControlLogix e
CompactLogix di Rockwell Automation, col-
legati al resto del sistema tramite dei Point
I/O sempre Allen-Bradley. L’intera soluzione
di controllo Hvac è visibile all’utente e i com-
ponenti della soluzione per il controllo di
processo PlantPAx di Rockwell Automation
ne costituiscono la base. Le ventole sono
controllate dalle unità Allen-Bradley Po-
werFlex 753 e l’interfaccia uomo-macchina
locale è fornita dai pannelli PanelView Plus
Allen-Bradley, mentre il sistema Scada è FactoryTalk View SE, che
offre completa visibilità sul controllo di processo basato su moduli
di controllo e maschere PlantPAx di facile programmazione. Infine,
l’interfacciamento con la rete avviene tramite gli switch Stratix 8000.
“Riscontro un enorme beneficio nell’uso di questi switch” dichiara
Kennedy. “In molte situazioni è necessario investire molto tempo per
configurare degli switch Ethernet. Le soluzioni di automazione richie-
dono reti Ethernet specifiche e se lo switch non è funzionale a queste
esigenze, è necessario lavorare sui protocolli.
Gli switch Stratix, invece, consentono di definire il tipo di connessione,
per esempio ad alta priorità di traffico, e lo switch automaticamente
fornisce la larghezza di banda necessaria. Basta configurare lo switch
ed è finita: non ho mai avuto problemi. Ho la certezza che quando si
collega tutto, tutto funziona. Anche l’utilizzo di cavi Ethernet standard
contribuisce alla semplificazione”.
Risparmi fino al 25%
“La soluzione che abbiamo sviluppato ha un potenziale di risparmio ener-
getico del 20-25%” sostiene Kennedy. “La cifra esatta dipende dalle
condizioni ambientali, tuttavia siamo tranquilli nello stimare almeno il
15% di risparmio nel corso dell’anno che, in un’estate umida, potrebbe
salire fino al 25%. Siamo anche sicuri che il costo dell’impianto verrà
recuperato in meno di due anni”. La soluzione offre agli utenti una serie
di vantaggi, tra cui il fatto di rinunciare all’approccio black box: “L’intera
soluzione di controllo Hvac è sotto gli occhi
dell’utente. Abbiamo sviluppato il sistema
sulla base dei componenti della solu-
zione di controllo di processo PlantPAx di
Rockwell Automation.
Non cerchiamo di nascondere le nostre
soluzioni dietro una tecnologia non ac-
cessibile, è un sistema aperto... non vi è
niente di nascosto e il cliente può vedere
tutto; abbiamo perfino condiviso il codice
e i componenti standard. Gli utenti po-
trebbero rivolgersi ad altri consulenti o
direttamente a Rockwell Automation, per
essere supportati nel caso decidessero di
cambiare il fornitore” spiega Kennedy. Tra gli altri vantaggi del sistema
figura quello di disporre di una soluzione di allarme completa e detta-
gliata, che permette l’identificazione immediata dei livelli di allarme o
dei guasti. Il sistema è anche altamente configurabile secondo esigenze
specifiche ed è ideale per gli ambienti GxP. SNoK ha anche sviluppato
un abbattitore/congelatore e un sistema di monitoraggio climatico per i
magazzini farmaceutici. Tutte e tre le soluzioni utilizzano una tecnologia
comune interamente basata su componenti di Rockwell Automation; il
monitoraggio avviene tramite FactoryTalk Historian SE, che fornisce dati
storici e trend sui quali prendere le decisioni di processo, e FactoryTalk
VantagePoint EMI, che visualizza i dati e li rende accessibili e di facile
comprensione all’utente il quale, se ne ha la necessità, può andare in
dettaglio.
Rockwell Automation -
La soluzione prevede l’utilizzo di hardware e
software fornito da Rockwell Automation
La soluzione sviluppata da SNoK ha un
potenziale di risparmio energetico del
20-25%