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on 1.200 macchine in funzione, il 90%
delle quali esportate, Tissue Machi-
nery Company (TMC) è tra i princi-
pali produttori mondiali di linee per il
packaging primario dei rotoli di carta
igienica e da cucina e per quello secondario dei
pannolini. Un’azienda cresciuta a pochi passi da
Bologna, nella ‘Packaging Valley’ italiana, che ha
investito nell’innovazione, realizzando linee sem-
pre più automatizzate e in grado di sfruttare le
tecnologie più moderne. Il tutto con uno staff di
tecnici specializzati e un team dedicato esclusiva-
mente all’assistenza post vendita. Caratteristiche
che hanno consentito di realizzare una struttura
agile, caratterizzata da una notevole rapidità
decisionale e un confronto serrato tra tecnici e
manager. L’azienda ha chiesto aiuto a Rockwell
Automation per lo sviluppo di una nuova tipologia
di packaging per rispondere alle esigenze di uno
dei suoi maggiori clienti che si trova ad affrontare
le sfide di un mercato in continuo cambiamento.
Flessibilità e produttività
TMC risulta essere tra i fornitori accreditati di uno dei protagonisti mon-
diali nella produzione di prodotti in carta e per l’igiene intima, sempre
attento ad anticipare le esigenze di un mercato in continua evoluzione,
che lo scorso anno ha recepito la richiesta per una nuova tipologia di
packaging dei pannolini. I consumatori, infatti, sono attenti alle pro-
mozioni su questi prodotti e le grandi catene di distribuzione propon-
gono confezioni sempre differenti, in termini di numero di pannolini,
forma, utilizzo... I pannolini rappresentano infatti un ‘prodotto civetta’
e, durante le promozioni, il reintegro degli scaffali deve avvenire ra-
pidamente, senza l’ulteriore problema di smaltire i cartoni del confe-
zionamento secondario. La produzione è così alla ricerca di macchine
flessibili e a elevata produttività, per abbattere i costi e proporsi sul
mercato con prezzi anche di pochi centesimi inferiori rispetto ai concor-
renti. Il tutto senza dimenticare che, sempre nell’ottica di ridurre i costi,
i produttori vogliono minimizzare le scorte di prodotti finiti a magazzino
e, per tale ragione, le linee di produzione devono garantire flessibilità
e affidabilità. La linea di confezionamento deve quindi operare pratica-
mente a ciclo continuo, senza interrompersi nemmeno per sostituire la
bobina di confezionamento o per realizzare il cambio formato. Il cliente
aveva inoltre la necessità di automatizzare un processo che, preceden-
temente, richiedeva un’elevata manualità e quindi, comportava costi
destinati a crescere. Inoltre voleva porre sul mercato un’alternativa al
cartone, per godere di un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Il tutto completato dalla possibilità di utilizzare film plastici differenti,
compresi i nuovi prodotti ecologici, senza sfridi o scarti, con un’elevata
disponibilità della linea.
Sostituire il cartone con il film plastico, dal punto di vista dell’imballag-
gio, crea un ulteriore problema connesso al fatto che le pile di pannolini,
a differenza dei prodotti più rigidi, sono caratterizzate da una scarsa
stabilità. Per questa ragione, rovesciando abitudini ormai consolidate,
TMC ha scelto di realizzare un sistema capace di operare con un con-
trollo in positivo. In pratica il singolo pannolino, così come il pacchetto,
non viene mai abbandonato, ma è sempre gestito da un sistema di te-
nuta fisico, le cui dimensioni vengono fatte variare, automaticamente,
in funzione della tipologia di confezione da gestire.
Soluzioni di automazione
Proprio l’elevato livello di automazione richiesto ha portato TMC a
sviluppare la nuova linea di confezionamento in stretta collaborazione
con Rockwell Automation, “le proposte di Rockwell Automation si sono
rivelate ideali, poiché il vendor è sempre più orientato alla soluzione,
ma l’autentico fattore di differenziazione, rispetto ad altri fornitori, è
rappresentato dal fatto che, pur essendo una multinazionale americana,
ha dimostrato il coraggio di essere sempre vicina alle esigenze di un
cliente come noi” afferma Matteo Gentili, presidente di TMC. É nato
così il sistema di confezionamento denominato D-Plant, sviluppato in
cinque specifiche stazioni di lavoro (D-Wrap, D-Flex, D-Logic, D-Store
e D-Strech), tutte controllate in Ethernet e con gli assi, variabili da 2 a
17, gestiti da Allen-Bradley Kinetix 6000 servo drive di Rockwell Auto-
mation. L’elevata velocità e la produzione a ciclo continuo, richieste dal
cliente anche durante la sostituzione del film plastico e il cambio for-
mato, non potevano però essere soddisfatte con i criteri tradizionali. Da
qui l’idea di sviluppare un’innovativa soluzione di accumulo (D-Store) dei
pannolini stessi. La linea di imballaggio, infatti, opera a una velocità de-
cisamente superiore rispetto a quella di produzione. Una caratteristica
che consente di creare una sorta di ‘polmone’ nel quale, a fronte della
necessità di sostituire la bobina o cambiare il formato, possono essere
momentaneamente stoccati i pannolini in arrivo dalla produzione. L’im-
pianto provvede così, autonomamente, a deviare i pannolini stessi nel
MAGGIO 2013
FIELDBUS & NETWORKS
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Fieldbus & Networks
TMC HA SVILUPPATO UNA SOLUZIONE DI PACKAGING
SECONDARIO ALTAMENTE FLESSIBILE GRAZIE ALLE
SOLUZIONI DI ROCKWELL AUTOMATION
PACKAGING ALLA
MASSIMA EFFICIENZA
di Cristina Storer
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