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FEBBRAIO 2013
FIELDBUS & NETWORKS
46
Fieldbus & Networks
L’
impiego dei sistemi di comunicazione wireless è
ormai parte integrante della vita di tutti. Ogni giorno
assistiamo all’offerta di nuovi (e a volte anche ‘scon-
volgenti’, visto le funzionalità offerte) prodotti basati
proprio sull’impiego di tali tecnologie. Non è probabil-
mente eccessivo dire che i vantaggi derivanti dalla ‘mobilità’ hanno
reso l’uso di questi dispositivi quasi una necessità inderogabile. La
vita di ognuno di noi è in parte online, tanto per usare un termine in
voga, grazie soprattutto a telefoni cellulari, tablet, notebook e, non
dimentichiamolo, TV. È quindi evidente che le trasmissioni wireless
sono di fatto un’interfaccia di comunicazione privilegiata.
Diventa pertanto naturale chiedersi se questa ‘onda wireless’ tra-
volgerà anche l’ambiente industriale, tradizionalmente restio ad ac-
cettare le innovazioni. Tuttavia, se guardiamo al passato recente, in
pochissimi avrebbero immaginato uno scenario anche solo minimante
vicino a quello di un moderno impianto, pertanto è ragionevole pre-
sumere che, nel giro di pochi anni, anche il settore dell’automazione
industriale abbraccerà questo tipo di soluzioni in maniera massiccia.
L’uso di queste tecnologie ha comunque già oggi aperto le porte a
un modo nuovo di pensare e progettare l’architettura di un impianto
di automazione. I vantaggi strategici sono evidenti e si traducono in
notevoli risparmi sui costi e sui tempi nelle fasi di progettazione e
installazione oltre che nella logistica. All’ovvia riduzione dei costi do-
vuta alla mancanza intrinseca del cavo (che è sicuramente il driver
principale nell’adozione di un sistema wireless) vanno poi aggiunti mi-
glioramenti drammatici nella frequenza e nella significatività dei dati
provenienti dal processo, grazie alla possibilità di sostituire letture
manuali con sistemi di misura automatici. Diretta conseguenza è la
riduzione dell’esposizione umana ad ambienti pericolosi e la preven-
zione di incidenti e infortuni grazie a un monitoraggio più significativo
e alla possibilità di implementare strategie di manutenzione predit-
tiva. Va poi ricordato che la collocazione di punti aggiuntivi di misura
in una rete può avvenire in maniera incrementale e può facilmente
integrarsi con l’infrastruttura già esistente.
Un possibile approccio
È convinta del successo di questo approccio Panasonic, come appare
evidente dalle parole di Vittorio Agostinelli, product manager Factory
Automation di Panasonic Electric: “L’offerta di soluzioni wireless di
campo costituirà un sicuro punto di riferimento laddove il cablaggio
sia difficoltoso o dove sia necessario mettere in funzione in tempi
rapidi un nuovo impianto. Anche Panasonic si sta muovendo in questa
direzione con l’offerta del modulo KR20 sia come elemento master
sia slave (oppure repeater) ponendosi come bridge nel bus di campo
utilizzando le frequenze libere di 2.4 GHz. La tecnologia wireless
di controllo si coniuga con l’esigenza di poter controllare e gestire
l’impianto anche da remoto. È per questo che l’azienda desidera es-
sere attiva nel telecontrollo offrendo soluzioni potenti e compatte,
composte sia da hardware (Web server e PLC), sia da librerie sof-
tware ad hoc; lo scopo è da un lato quello di premettere una facile
ed immediata implementazione di applicazioni complesse, per mezzo
della rete VPN, della connessione Gprs, dell’invio di SMS, sfruttando
protocolli standard”.
Le fa eco Julia Arneri Borghese, responsabile marketing di Paradox
Engineering, che sottolinea come “le tecnologie wireless sono sempre
più utilizzate per sviluppare soluzioni avanzate per il monitoraggio e il
controllo degli impianti industriali. Le aziende sono infatti consapevoli
del valore dei dati generati da sensori, attuatori, motori e ogni altro di-
spositivo in grado di tracciare parametri quali temperatura, pressione,
emissioni, vibrazioni, ecc. Si tratta di informazioni che, se raccolte ed
elaborate in modo adeguato, possono contribuire a una pianificazione
più efficace della produzione, nonché all’ottimizzazione dei processi
di Alessandra Flammini*, Emiliano Sisinni*
L’ONDA WIRELESS
… TRAVOLGERÀ ANCHE L’AMBIENTE INDUSTRIALE,
TRADIZIONALMENTE RESTIO AD ACCETTARE LE
INNOVAZIONI
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