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CONTROLLO

approfondimenti

Novembre/Dicembre 2015

n

Automazione e Strumentazione

38

Perseguire l’

efficienza energetica

(EE) in qualsi-

asi settore industriale è da considerare un dovere

nei confronti del nostro pianeta: il cambiamento

climatico globale, il rischio della scarsità di

risorse e la crescente sensibilità del grande pub-

blico nei confronti delle tematiche ambientali

fanno ormai parte degli elementi che qualsiasi

azienda deve prendere in considerazione a livello

strategico nel proporsi al mercato.

Di fronte ai dati, non è possibile ignorare la que-

stione: l’IEA ha previsto che tra il 2030 e il 2050

la richiesta di energia elettrica a livello mondiale

raddoppierà, ma allo stesso tempo

l’IPCC afferma che nello stesso

periodo è necessario dimezzare le

emissioni di anidride carbonica per

evitare cambiamenti climatici entro

il 2050. Questo quadro può incidere

negativamente sulla qualità, sulla

produttività, sui risultati degli inve-

stimenti: reti elettriche sempre più

sotto sforzo sono soggette a sempre

più frequenti rischi di interruzioni

di servizio, il prezzo dell’energia è

in crescita, la sicurezza stessa dell’approvvigio-

namento energetico è messa a rischio da nuovi

conflitti per l’accesso e il controllo delle risorse.

In questo contesto, la scelta di essere sostenibili

è di fatto una scelta obbligata. Questo non deve

però essere percepito dalle aziende come un

problema:

perché la sostenibilità ben appli-

cata può diventare uno strumento di business

per tutti

, incluse le aziende che si occupano di

costruire macchine automatiche, ed anche per gli

utilizzatori finali delle stesse.

L’efficienza energetica infatti ha molti van-

taggi.

In prima battuta, rappresenta un elemento

che migliora l’immagine e il posizionamento sul

mercato degli OEM e permette di fare lo stesso

all’

end user

della macchina; ma molto più ampi

sono i vantaggi che si traggono dal fatto che sce-

gliere di realizzare o utilizzare un macchina effi-

ciente significa limitare i costi di installazione,

ridurre l’utilizzo non necessario della macchina

evitando quindi di disperdere preziose risorse

energetiche inutilmente, e consente anche di

incrementare le performance tecniche ed eco-

nomiche e l’affidabilità dei prodotti.

Nella visione di

Schneider Electric

, il circolo

virtuoso dell’efficienza energetica si basa sul per-

seguimento con tutti i mezzi dell’

efficienza ener-

getica attiva

, considerando l’efficienza energe-

tica passiva un elemento di base su cui lavorare

(un “fondamentale”).

A partire dalla misurazione dei propri consumi

ed esigenze, passando per la messa a punto degli

elementi che contribuiscono a ottimizzare l’ef-

ficienza energetica passiva (dalla riduzione dei

consumi dei vari device alla scelta di materiali

per l’isolamento fino alla correzione del fattore di

potenza), si procede con l’

ottimizzazione attra-

verso l’automazione e la regolazione appro-

priata

di tutti i sistemi e componenti energivori:

monitoraggio, manutenzione e continuo miglio-

Con le opportune soluzioni di

automazione e di regolazione è

possibile perseguire l’efficienza

energetica attiva

Il servo drive Lexium32 applicato al controllo di una

macchina di material processing

Efficienza energetica e green motion:

il futuro sostenibile dell’automazione

Nicola Peli

L’efficienza energetica si ottiene solamente utilizzando dispositivi tecnologicamente

più efficienti, ma si realizza anche dimensionando la componentistica in maniera

adeguata alle richieste ed adottando un controllo motion attivo.

L’efficienza energetica con Schneider Electric diventa “attiva”

L’ AUTORE

Nicola Peli, Motion Product

Expert, Schneider Electric Italia.