CONTROLLO
approfondimenti
Novembre/Dicembre 2015
n
Automazione e Strumentazione
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Perseguire l’
efficienza energetica
(EE) in qualsi-
asi settore industriale è da considerare un dovere
nei confronti del nostro pianeta: il cambiamento
climatico globale, il rischio della scarsità di
risorse e la crescente sensibilità del grande pub-
blico nei confronti delle tematiche ambientali
fanno ormai parte degli elementi che qualsiasi
azienda deve prendere in considerazione a livello
strategico nel proporsi al mercato.
Di fronte ai dati, non è possibile ignorare la que-
stione: l’IEA ha previsto che tra il 2030 e il 2050
la richiesta di energia elettrica a livello mondiale
raddoppierà, ma allo stesso tempo
l’IPCC afferma che nello stesso
periodo è necessario dimezzare le
emissioni di anidride carbonica per
evitare cambiamenti climatici entro
il 2050. Questo quadro può incidere
negativamente sulla qualità, sulla
produttività, sui risultati degli inve-
stimenti: reti elettriche sempre più
sotto sforzo sono soggette a sempre
più frequenti rischi di interruzioni
di servizio, il prezzo dell’energia è
in crescita, la sicurezza stessa dell’approvvigio-
namento energetico è messa a rischio da nuovi
conflitti per l’accesso e il controllo delle risorse.
In questo contesto, la scelta di essere sostenibili
è di fatto una scelta obbligata. Questo non deve
però essere percepito dalle aziende come un
problema:
perché la sostenibilità ben appli-
cata può diventare uno strumento di business
per tutti
, incluse le aziende che si occupano di
costruire macchine automatiche, ed anche per gli
utilizzatori finali delle stesse.
L’efficienza energetica infatti ha molti van-
taggi.
In prima battuta, rappresenta un elemento
che migliora l’immagine e il posizionamento sul
mercato degli OEM e permette di fare lo stesso
all’
end user
della macchina; ma molto più ampi
sono i vantaggi che si traggono dal fatto che sce-
gliere di realizzare o utilizzare un macchina effi-
ciente significa limitare i costi di installazione,
ridurre l’utilizzo non necessario della macchina
evitando quindi di disperdere preziose risorse
energetiche inutilmente, e consente anche di
incrementare le performance tecniche ed eco-
nomiche e l’affidabilità dei prodotti.
Nella visione di
Schneider Electric
, il circolo
virtuoso dell’efficienza energetica si basa sul per-
seguimento con tutti i mezzi dell’
efficienza ener-
getica attiva
, considerando l’efficienza energe-
tica passiva un elemento di base su cui lavorare
(un “fondamentale”).
A partire dalla misurazione dei propri consumi
ed esigenze, passando per la messa a punto degli
elementi che contribuiscono a ottimizzare l’ef-
ficienza energetica passiva (dalla riduzione dei
consumi dei vari device alla scelta di materiali
per l’isolamento fino alla correzione del fattore di
potenza), si procede con l’
ottimizzazione attra-
verso l’automazione e la regolazione appro-
priata
di tutti i sistemi e componenti energivori:
monitoraggio, manutenzione e continuo miglio-
Con le opportune soluzioni di
automazione e di regolazione è
possibile perseguire l’efficienza
energetica attiva
Il servo drive Lexium32 applicato al controllo di una
macchina di material processing
Efficienza energetica e green motion:
il futuro sostenibile dell’automazione
Nicola Peli
L’efficienza energetica si ottiene solamente utilizzando dispositivi tecnologicamente
più efficienti, ma si realizza anche dimensionando la componentistica in maniera
adeguata alle richieste ed adottando un controllo motion attivo.
L’efficienza energetica con Schneider Electric diventa “attiva”
L’ AUTORE
Nicola Peli, Motion Product
Expert, Schneider Electric Italia.