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DIGITALIZZAZIONE

primo piano

Automazione e Strumentazione

n

Novembre/Dicembre 2015

35

CEO di

Eurotech

, ha affrontato il tema della

dematerializzazione dei prodotti e della decostru-

zione della supply chain. “La cosiddetta ‘servitiz-

zazione’ è uno dei fattori dominanti di quest’èra

in quasi tutti i settori su scala globale”, sottolinea

Siagri. L’impatto dell’Internet of Industrial Things

non va valutato solo sugli aspetti di efficienza

nel breve termine, ma su quelli di medio-lungo

termine: “La trasformazione digitale impone la

fusione del mondo dei processi di business con

quelli tecnologici”, sottolinea Siagri. Ma qual è

la reale portata del cambiamento? Secondo Sia-

gri l’Industrial IoT porterà all’impresa il feedback

dei prodotti dal campo e sarà quindi il prerequi-

sito fondamentale per la creazione della real-time

enteprise.

I processi

Nella seconda sessione, dopo un intervento di

Nobuyuki Tamaru di

JMAC Europe

, che ha rac-

contato l’evoluzione della smart factory in Giap-

pone e portato l’esempio di Komatsu, hanno preso

la parola Danilo Giorni, manufacturing finance &

supply chain director di

Eli Lilly Italia

, Alberto

Negrini, Procurement Director di

Nestlè Italia

,

Silvio Giordano di

Riello Group

e Filippo Di

Quattro, direttore operations di

Basf

. In questa

sessione si è discusso di come lo smart manufactu-

ring possa influenzare i diversi processi aziendali,

dalla gestione della supply chain agli acquisti, fino

alla logistica.

In chiusura della mattinata Candussio trae le prime

conclusioni: le tecnologie ci sono, ma le aziende

non sono ancora del tutto pronte a integrarle nel

proprio business

Le prestazioni

Nel pomeriggio si è parlato di prestazioni. Ha

preso per primo la parola Antonio Canini di

Auto-

desk

, spiegando come stia cambiando lo scenario

globale del sistema manifatturiero in tutti i suoi

aspetti. “La product intelligence cresce e deve

crescere ancora per rispondere alle domande degli

utenti finali”, spiega Canini. “Personalizzazione,

collaborazione, flessibilità, esperienza e connes-

sione stanno rivoluzionando l’intero lifecycle”.

Il prodotto diventa sempre più un servizio e per

dominarne i processi serve una piattaforma per

l’innovazione. Canini si è poi soffermato sull’ad-

ditive manufacturing e sul Cloud manufacturing

come realtà sempre più affermate.

Daniele Salati Chiodini (

Minerva Omega

Group

) e Roberto Lazzarini (

Carpigiani

) hanno

poi raccontato le proprie esperienze di costruttori

di macchine per il settore alimentare. “Per compe-

tere al meglio abbiamo deciso di scommettere sui

servizi avanzati e sull’assistenza”, spiega Salati

Chiodini. “Abbiamo deciso di creare DSC Nexus,

un’azienda specializzata in servizi avanzati per

macchine su cloud, che offrisse i propri servizi

non solo a Minerva”. Le soluzioni sviluppate da

DSC Nexus consentono di tenere sotto continua

osservazione i parametri d’uso delle macchine, al

servizio del manutentore e dell’energy manager.

Anche

Carpigiani

, che con l’

Università di Fer-

rara

è partner del cluster Smart Factory ricono-

sciuto dal MIUR, ha sviluppato una piattaforma

di controllo remoto: “Teorema è una piattaforma

server based per il monitoraggio remoto delle

macchine che consente di registrare dati”, spiega

Lazzarini.

Paganelli, direttore tecnico di

Safe

,

gruppo Landi

Renzo

, ha raccontato la sua esperienza in ambito

automotive. “Ci occupiamo di compressione del

gas e la sfida era tenere sotto controllo le mac-

chine sul campo”, spiega Paganelli. “Abbiamo

sviluppato un nostro sistema Scada per il presidio

continuo delle macchine, che si collega a Internet

ed è in grado di raccogliere e trasmettere dati in

autonomia. Grazie alla raccolta dati è possibile

implementare strategie di manutenzione predit-

tiva”

L’ultima sessione ha visto alternarsi speaker di

Avio Aero e Fiat Chrisler.

Nino Atzei (

Avio Aero

,

gruppo GE Aviation

) ha

parlato dell’impatto dell’additive manufacturing

sul comparto aeronautico, caratterizzato dall’im-

piego di materiali sempre più leggeri e innovativi.

Avio Aero, dopo qualche anno di esperimenti nel

proprio laboratorio di ricerca e sviluppo, ha deciso

di portare in produzione le macchine per la stampa

additiva di componenti.

Massimo Semeraro (

FCA

) ha invece illustrato

l’advanced manufacturing engineering dal punto

di vista dei processi: “Col tempo siamo passati da

processi custom per ciascun prodotto a processi

flessibili in grado di adattarsi a diversi prodotti”.

I vantaggi in termini di flessibilità, rapidità di svi-

luppo e riutilizzo delle linee sono facilmente intu-

ibili.

Fabrizio Torta (

Avio Aero

) ha infine parlato

delle nuove sfide poste alla sua azienda dalla pro-

duzione della nuova generazione di motori per i

velivoli A320neo e B737max. “Siamo costretti a

produrre motori a una velocità senza precedenti”,

spiega Torta. “A Rivalta (TO) e Brindisi abbiamo

quindi deciso per la prima volta nella nostra storia

di realizzare degli impianti automatici gestiti da un

sistema di navette dedicate. Nelle celle automatiz-

zate sono integrati sistemi di misura e controllo

per avere la necessaria qualità”.

Epilogo e sintesi a cura di Candussio: “La com-

plessità aiuta il business di chi la sa sfruttare”,

spiega il professore.

n