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NORMATIVE

approfondimenti

Automazione e Strumentazione

Ottobre 2014

47

Classe G2, G3 fino ad arrivare alla classe più

severa: GX.

Gli effetti sinergici delle varie combinazioni di

gas corrosivi che possono contemporaneamente

essere presenti in atmosfera, rendono complessa

la determinazione dei livelli di severità. Inoltre, la

temperatura e l’umidità relativa possono intera-

gire con la presenza dei gas in atmosfera renden-

doli ancora più aggressivi.

Le concentrazioni indicate in

tabella 1

si

riferiscono ad ambienti con umidità relativa

inferiore al 50%. Per una data concentrazione

di gas, il grado di severità (ed il relativo film di

corrosione sulla lamina di rame), può crescere di

un livello quando in ambiente l’

umidità rela-

tiva

è superiore al 50% e si verifica anche una

sola delle seguenti condizioni: l’umidità relativa

aumenta del 10% oppure cresce più del 6% in

un’ora.

Nei manuali di installazione, i costruttori delle

apparecchiature elettroniche richiedono condi-

zioni microclimatiche con aria in Classe G1 per

gli ambienti nei quali vengono installati i loro

sistemi, pena l’invalidazione della garanzia.

I nuovi scenari introdotti dalla direttiva

RoHS (lead free regulation)

La revisione dello standard Isa ha rappresen-

tato un aspetto molto controverso che è stato a

lungo dibattuto ma infine l’aggiornamento della

normativa si è reso necessario per affrontare

in modo adeguato i

problemi di affidabilità

riscontrati sempre più frequentemente dai pro-

duttori di componentistica elettronica; soprat-

tutto dopo l’entrata in vigore, nel luglio 2006,

della direttiva europea no. 2002/95/EC comune-

mente nota come

RoHS

(Restriction of the use

of certain Hazardous Substances in electrical

and electronic equipments), più semplicemente

conosciuta come

“lead free regulation”

.

[2]

.

Questa direttiva è stata recepita in molte nazioni

a livello mondiale che l’hanno poi personalizzata

per renderla più conforme alle loro specifiche

esigenze. In alcuni casi essa risulta più restrittiva

della direttiva europea.

Il comune denominatore delle varie direttive

RoHS in essere, è rappresentato dalla limita-

zione dell’uso di sostanze pericolose, tra queste

il Piombo ed il Cadmio Esavalente, nella produ-

zione di componenti elettrici ed elettronici.

Nelle schede elettroniche di nuova generazione

il piombo non è più utilizzato ed è stato sostituito

dall’argento. Ciò le rende più suscettibili all’at-

tacco da gas corrosivi che si trovano in atmo-

sfera.

La normativa Isa 71.04 sin dalla sua pubblica-

zione, è diventata lo Standard di riferimento negli

ambienti industriali per subordinare la garanzia

delle apparecchiature elettroniche (DCS, PLC,

Server) ai requisiti di purezza dell’aria che biso-

gna garantire per evitare attacchi corrosivi alla

componentistica e guasti. La norma indicava,

come illustrato nella

tabella 1

, la corrosione

del rame come unico parametro di riferimento

per misurare e valutare il potenziale corrosivo

degli ambienti ed il loro livello di severità.

Lo stesso non avveniva per installazioni di appa-

recchiature elettroniche in ambienti non indu-

striali (Data Centers, Telecomunicazioni) nei

quali non si adottavano particolari precauzioni

e non esistevano prescrizioni precise per proteg-

gere la circuitazione elettronica dalla corrosione

ambientale.

Dopo l’entrata in vigore nei vari paesi della

RoHS, la quantità e la tipologia di guasti dovuti

ai gas corrosivi è cresciuta in modo vertigi-

noso a livello mondiale non solo nelle aree ad

elevato impatto ambientale quali le raffinerie,

gli impianti petrolchimici e gli impianti di pro-

duzione energetica ma si è estesa anche in aree

urbane ad elevato inquinamento ed ha colpito la

più svariata gamma di componentistica elettro-

nica.

[3]

Ciò ha spinto i più importanti produttori nel set-

tore della tecnologia informatica a considerare il

problema dell’affidabilità delle apparecchiature

in funzione della contaminazione ambientale

da gas corrosivi esattamente come avviene per

i sistemi di controllo distribuito (DCS) dei siti

industriali.

[4]

Poiché molte schede cosiddette “lead free”

registravano guasti dovuti ad attacco corrosivo

nonostante la corrosività misurata sulla lamina

di rame dei coupon di corrosione rientrasse nella

Classe G1, il Comitato Tecnico 9.9 “Mission

Critical Facilities, Technology Spaces, and Elec-

I coupon di corrosione sono costituiti da lamine trattate in

rame e, di recente, in argento