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SICUREZZA

approfondimenti

Automazione e Strumentazione

Ottobre 2014

43

funzione strumentata di sicurezza

(Sif) un livello di inte-

grità di sicurezza da ottenere per assicurare una riduzione di

rischio in termini sociali, ambientali ed economici accetta-

bile dalle regole aziendali e locali. L’utilizzatore d’impianto

potrà così differenziare in maniera oggettiva le funzioni Sif

installate in base al livello di

integrità di sicurezza asse-

gnato

(Sil), concentrando la propria attenzione su alcune

di solito limitate veramente importanti e quindi evitare di

disperdere forze ed energie in maniera omogenea su tutto

l’insieme delle Sif.

La successiva analisi delle funzioni di sicurezza provvede a

valutare le performance

delle Sif negli aspetti di probabi-

lità di fallire la richiesta di intervento e il grado tolleranza ai

guasti hardware. Vengono pertanto utilizzati i metodi di cal-

colo affidabilistici e le tabelle di confronto contenute nella

norma utilizzando i ratei di guasto esposti nei certificati di

conformità alla normativa EN CEI 61508 presentati dai

fornitori per verificare se la riduzione di rischio assicurata

da tale funzione è adeguata al compito assegnatogli dallo

studio di analisi di rischio dell’impianto.

Tale

“Gap Analysis”

identificherà le funzioni di sicurezza

adeguate e , nel caso non lo siano, evidenziarà cosa neces-

sita fare per ottenere la conformità.

Nella fase successiva sono definite le soluzioni di adegua-

mento dell’esistente che non sempre richiedono importanti

modifiche impiantistiche, con il conseguente investimento

economico, ma possono essere conseguite con modifiche

alle procedure operative/manutentive/ispettive.

Terminata la progettazione e realizzazione delle azioni cor-

rettive, la fase successiva

“Sis Validation”

dovrà definire,

utilizzando un approccio tecnico ingegneristico le procedure

e i tests da condurre sugli impianti esistenti per verificare

l’efficacia delle soluzioni tecniche adottate e per conservare

le prestazioni dei Sistemi Strumentati di Sicurezza installati

inalterate nel tempo, consentendo agli utilizzatori di operare

in sicurezza negli impianti di processo.

Pertanto l’utilizzatore finale dovrà disporre di tutte le meto-

dologie di tests (Proof Test) da implementare sui propri

strumenti per rilevare gli errori pericolosi non rilevabili

dalla diagnostica degli strumenti (Hardware Failure) che le

metodologia di tests (Functionality Test) da condurre sulle

funzioni di sicurezza per identificare errori dovuti alla inte-

razione operativa.(Systematic failure).

Il materiale operativo di supporto a questa attività dovrà

essere adeguato allestendo un

“Critical Instrumental List

data base”

dove oltre inserire le anagrafiche degli strumenti

e i risultati dei test dovrà contenere campi specifici dedi-

cati alla sicurezza quali: Livello di Sil, certificazione, Sif di

appartenenza e relativa funzionalità, ecc.

La risistemazione e gestione dei sistemi strumentati di sicu-

rezza, visto l’impatto sulle funzioni aziendali esistenti, non

può essere limitato al coinvolgimento delle funzioni di stru-

mentazione ed automazione ma occorre avviare iniziative di

coinvolgimento del top management in quanto solo un loro

efficace supporto può portare ad una corretta applicazione

della sicurezza funzionale da cui conseguire benefici sia per

la gestione e che per la sicurezza aziendale.