SICUREZZA
approfondimenti
Automazione e Strumentazione
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Ottobre 2014
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funzione strumentata di sicurezza
(Sif) un livello di inte-
grità di sicurezza da ottenere per assicurare una riduzione di
rischio in termini sociali, ambientali ed economici accetta-
bile dalle regole aziendali e locali. L’utilizzatore d’impianto
potrà così differenziare in maniera oggettiva le funzioni Sif
installate in base al livello di
integrità di sicurezza asse-
gnato
(Sil), concentrando la propria attenzione su alcune
di solito limitate veramente importanti e quindi evitare di
disperdere forze ed energie in maniera omogenea su tutto
l’insieme delle Sif.
La successiva analisi delle funzioni di sicurezza provvede a
valutare le performance
delle Sif negli aspetti di probabi-
lità di fallire la richiesta di intervento e il grado tolleranza ai
guasti hardware. Vengono pertanto utilizzati i metodi di cal-
colo affidabilistici e le tabelle di confronto contenute nella
norma utilizzando i ratei di guasto esposti nei certificati di
conformità alla normativa EN CEI 61508 presentati dai
fornitori per verificare se la riduzione di rischio assicurata
da tale funzione è adeguata al compito assegnatogli dallo
studio di analisi di rischio dell’impianto.
Tale
“Gap Analysis”
identificherà le funzioni di sicurezza
adeguate e , nel caso non lo siano, evidenziarà cosa neces-
sita fare per ottenere la conformità.
Nella fase successiva sono definite le soluzioni di adegua-
mento dell’esistente che non sempre richiedono importanti
modifiche impiantistiche, con il conseguente investimento
economico, ma possono essere conseguite con modifiche
alle procedure operative/manutentive/ispettive.
Terminata la progettazione e realizzazione delle azioni cor-
rettive, la fase successiva
“Sis Validation”
dovrà definire,
utilizzando un approccio tecnico ingegneristico le procedure
e i tests da condurre sugli impianti esistenti per verificare
l’efficacia delle soluzioni tecniche adottate e per conservare
le prestazioni dei Sistemi Strumentati di Sicurezza installati
inalterate nel tempo, consentendo agli utilizzatori di operare
in sicurezza negli impianti di processo.
Pertanto l’utilizzatore finale dovrà disporre di tutte le meto-
dologie di tests (Proof Test) da implementare sui propri
strumenti per rilevare gli errori pericolosi non rilevabili
dalla diagnostica degli strumenti (Hardware Failure) che le
metodologia di tests (Functionality Test) da condurre sulle
funzioni di sicurezza per identificare errori dovuti alla inte-
razione operativa.(Systematic failure).
Il materiale operativo di supporto a questa attività dovrà
essere adeguato allestendo un
“Critical Instrumental List
data base”
dove oltre inserire le anagrafiche degli strumenti
e i risultati dei test dovrà contenere campi specifici dedi-
cati alla sicurezza quali: Livello di Sil, certificazione, Sif di
appartenenza e relativa funzionalità, ecc.
La risistemazione e gestione dei sistemi strumentati di sicu-
rezza, visto l’impatto sulle funzioni aziendali esistenti, non
può essere limitato al coinvolgimento delle funzioni di stru-
mentazione ed automazione ma occorre avviare iniziative di
coinvolgimento del top management in quanto solo un loro
efficace supporto può portare ad una corretta applicazione
della sicurezza funzionale da cui conseguire benefici sia per
la gestione e che per la sicurezza aziendale.
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