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approfondimenti
Giugno 2014
Automazione e Strumentazione
42
MISURE
Le coperte termiche e i sensori di temperatura prodotti da Cap
It e presenti all’ultima edizione della Fiera SPS di Parma sono
stati protagonisti di numerose applicazioni civili e industriali.
L’ AUTORE
P. Drera, Esprithb (MI), Ufficio Stampa
Cap It
Paola Drera
Una gestione completa del calore
CAP IT: TECNOLOGIA FLESSIBILE MADE IN ITALY
Progettazione e produzione completamente Made
in Italy di
sensori di temperatura
a termocoppia e
termoresistenza oltre a
coperte termiche
. Prodotti
personalizzati rispondenti ai più elevati standard
qualitativi, scrupolosamente
testati e collaudati
.
All’ultima edizione di SPS IPC Drives Italia
Cap It
ha presentato una selezione mirata dei suoi prodotti
per
applicazioni
in condizioni particolarmente gra-
vose in cui è richiesta una estrema precisione di
misura.
Inoltre presso lo stand, installato nello spazio della
Collettiva GISI a cui Cap It è affiliata, sono stati
presentati sensori per turbo miscelatori e sensori
per applicazioni in ambienti
Atex
, sia antidefla-
granti che a sicurezza intrinseca. Ed è proprio ai
sensori di temperatura che il pubblico presente alla
manifestazione ha rivolto grande attenzione, anche
se questi prodotti non rappresentano l’unico fiore
all’occhiello di Cap It. Infatti occorre ricordare che
l’azienda produce una vasta gamma di termoco-
perte studiate e realizzate per i più diversi impieghi:
dall’industria alimentare all’edilizia, dal medicale
al wellness senza trascurare la nautica. In esposi-
zione a Parma termocoperte per fusti e cisternette,
per tubazioni, gusci riscaldanti in vetroresina per
applicazioni icing, prototipi di termocoperte per
prove di fatica in camera climatica, termocoperte
per curing resine epossidiche e pre-preg carbonio.
Sono molte le committenze con cui Cap It abi-
tualmente lavora, da AgustaWestland al Cern, per
citarne alcune. Tra le tante, un’applicazione che si
è dimostrata essere una vera gemma per Cap It gra-
zie alla sinergia di tutte le sue esperienze e capacità,
sia per quanto riguarda le tecniche di progettazione
che di produzione, è stata destinata ad
Avio Group
,
attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di
componenti e sistemi per la propulsione aerospa-
ziale.
In particolare, “Integration & Test Dpt. - Liquid
Propulsion” è stato il reparto interessato all’appli-
cazione delle termocoperte Cap It e l’intervento è
avvenuto presso la sede di Colleferro (RM), che è,
tra l’altro, il centro di studio e di realizzazione di
Vega, il lanciatore di ultima generazione progettato
e sviluppato in Italia nell’ambito del programma
spaziale ESA-ASI.
La problematica che Avio doveva risolvere riguar-
dava i combustibili liquidi contenuti nei serbatoi
dei satelliti che, in situazioni di vuoto, non sono in
grado di scaricarsi completamente poiché, a tempe-
ratura ambiente, mantengono la loro forma liquida
e in mancanza di evaporazione non vengono elimi-
nati correttamente.
Per ovviare a questo inconveniente la soluzione era
il riscaldamento dei combustibili.
Cap It ha realiz-
zato termocoperte specifiche per questo scopo
,
precise nella regolazione e in grado di portare la
temperatura a 40-60 °C senza superare i 70 °C. Le
termocoperte aderendo perfettamente alle forme
sferiche o semisferiche dei serbatoi e confezionate
in materiali ignifughi hanno fornito la soluzione a
un problema tutt’altro che banale.
Altrettanto interessante l’intervento effettuato in
collaborazione con la
Veneranda Fabbrica del
Duomo di Milano
al monumento simbolo del
capoluogo lombardo. Da 500 anni, a 24 metri di
altezza, una catena di trazione reggeva l’arco della
volta interna laterale sinistra della cattedrale, ma i
segni del tempo si sono fatti sentire e la catena ha
ceduto con conseguente necessità di sostituzione.
Dopo il cambio, la nuova catena doveva essere
messa in leggera tensione e poi bloccata
. Nel pas-
sato si era utilizzato un sistema di riscaldo ad acqua
per interventi sulle catene, ma in questo caso la
complessità dell’operazione era rappresentata dalla
necessità di gestire una camicia d’acqua a
24 m di
altezza
che avvolgesse la catena e nel contempo
mantenesse la temperatura a
38 °C costanti
per
un adeguato numero di ore. La ricerca di soluzioni
alternative ha portato ad ipotizzare l’uso di termo-
coperte in grado di garantire le prestazioni richieste
in condizioni di sicurezza e affidabilità.
A FIL DI RETE
Termocoppie e termoresistenze per turbomiscelatori
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