Automazione e Strumentazione
Maggio 2017
EDITORIALE
primo piano
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è oramai
diventato uno degli slogan più comuni dell’ultimo anno. Molti ne parlano ma pochi hanno
compreso che ‘Industria 4.0’ rappresenta un paradigma (una filosofia) di ‘fare impresa’ in
cui le macchine/apparecchiature, gli impianti e gli operatori comunicano, interagiscono
e collaborano condividendo dati/informazioni. Come? Sfruttando l’integrazione e
l’interazione (in una visione olistica) delle tecnologie di automazione industriale in
senso lato (molte delle quali, per altro, già esistenti) con quelle dell’ICT. Ed è per questo
che sarebbe più corretto parlare di trasformazione (evoluzione) industriale più che di
rivoluzione industriale. Infatti, sono le trasformazioni tecnologiche dirompenti che portano
ad una rivoluzione industriale; le ultime tre rivoluzioni industriali sono nate dall’adozione
di tecnologie dirompenti per quegli anni (prima rivoluzione: la macchina a vapore;
seconda rivoluzione: l’automazione di fabbrica; terza rivoluzione: l’uso dei computer).
La condivisione e la visibilità delle informazioni in senso orizzontale e verticale, a
tutti i livelli delle funzioni aziendali (dall’approvvigionamento - supply chain -, alla
pianificazione, alle vendite, alla produzione, alla logistica, al marketing, al controllo
di gestione ecc.), facilita la creazione di valore aggiunto lungo la catena del ciclo
vita del prodotto (dalla culla alla bara). Lo strumento abilitante è la digitalizzazione
dei processi e dei prodotti che consente un radicale rinnovamento del paradigma
produttivo, e quindi, rende la fabbrica/impianto più efficiente e flessibile, ovvero,
Smart. Questo, le grandi aziende (del manifatturiero sia discreto sia continuo) lo
hanno capito da molti anni, ed ecco perché, potrebbero giocare il ruolo di ‘navi scuola
tecnologiche’ per accompagnare le piccole medie imprese verso la trasformazione in
una manifattura avanzata (Smart manufacturing).
Comprendere il vero significato di ‘Industria 4.0’ dovrebbe evitare di cadere nell’errore
ricorrente di confondere il paradigma con una o più tecnologie (abilitanti) o con alcuni
servizi: la Meccatronica, gli IoT (Internet of Things), i Big Data, i CPS (Cyber Physical
Systems), la Manutenzione Predittiva, il Tele-monitoraggio … La confusione, l’‘ignoranza
tecnologica’ e le perplessità sui reali benefici conseguibili dall’implementazione di
progetti I4.0 costituiscono le barriere che stanno frenando la trasformazione del
settore manifatturiero italiano (in senso lato) in un manifatturiero avanzato (Smart
Manufacturing). E tutto ciò accade mentre il Governo, finalmente, ha adottato misure di
politica industriale, anche innovative, di cui sentivamo la necessità da molti anni: Nuova
Sabatini, super-ammortamento, Programma Nazionale Industria 4.0, nuove agevolazioni
fiscali per le spese di R&S intra ed extramoenia.
Ed è proprio per questa ragione che Anipla ha messo in cantiere cinque iniziative (tra la
fine di aprile e la fine di giugno 2017) finalizzate a chiarire cosa vuole dire trasformare
una fabbrica, un impianto, una linea di produzione ponendosi nell’ottica dell’Industria 4.0.
Il termine Industria 4.0 (I4.0)
Industria 4.0:
rivoluzione o trasformazione industriale?
Presidente Anipla
Alberto Servida