NON INDUSTRIAL INDUSTRIES
applicazioni
Aprile 2015
■
Automazione e Strumentazione
62
conoscenze sul funzionamento dei sistemi biolo-
gici, all’applicazione di metodi e tecniche quan-
titativi per lo studio di problematiche di carattere
medico-fisico, fino allo sviluppo di nuove meto-
dologie e apparati diagnostici, terapeutici e riabi-
litativi.
La bioingegneria è di fondamentale importanza
anche per lo sviluppo della
robotica biomedica
o
biorobotica
Quest’ultima può contribuire alla
comprensione dei meccanismi neuroscientifici
che presiedono alla coordinazione senso-moto-
ria e alla sintesi dei comportamenti nell’uomo
(neuro-robotica).
In termini più specialistici si parla anche di
neuro-robotica
nello studio di sistemi biologici
e nell’uso di robot biomorfi come strumento spe-
rimentale e modello fisico nella ricerca. Interes-
santi aree di avanguardia sono anche la
robotica
bio-ispirata
, in relazione a macchinari e apparati
dotati di un sistema sensoriale con prestazioni
simili a quelle umane (embodiment),
e la
robio-
nica,
disciplina che ha per oggetto l’interfaccia
tra un dispositivo di assistenza e il sistema ner-
voso umano, in modo da formare un sistema di
controllo a ciclo chiuso
In riferimento all’ambito clinico, la strumen-
tazione biomedica può essere di tipo diagno-
stico, terapeutico, riabilitativo
. Sebbene non
esista una distinzione netta fra i tre campi, tale
suddivisione è utile per operare una classifica-
zione centrata sulla figura del paziente e sulle sue
esigenze.
Una delle tendenze emergenti è l’utilizzo di
apparecchiature portatili per uso domestico con
connettività wireless. Si assiste poi all’utilizzo
crescente di grandi apparati per la diagnostica
per immagini e alla necessità di ottimizzare i dati
e le cartelle cliniche dei pazienti. D’altro lato la
diffusione di tecniche di chirurgia minimamente
invasiva hanno aperto la strada a interventi com-
plessi con il minimo rischio per il paziente e con
un drastico abbattimento dei tempi di recupero e
riabilitazione.
Un caso esemplare è il
sistema “Da Vinci”
, in
cui il chirurgo opera sul paziente tramite un robot,
da lui comandato sulla scorta di una rappresenta-
zione del teatro operatorio ottenuta per mezzo di
videocamere ad alta definizione.
Settore militare
Le innovazioni tecnologiche sono spesso state
sperimentate e introdotte in primo luogo nel
mondo militare. Nelle comunicazioni, ad esem-
pio, RFid, GPS e Internet si sono sviluppate ini-
zialmente in ambito bellico. Non fanno eccezione
le tecniche legate all’automazione.
I sistemi automatici di allarme e di difesa contra-
erea, i sistemi di guida automatica dei missili, i
robot militari
, i
droni
, i
sottomarini automatici
e i
sistemi di simulazione
sono alcuni esempi di
applicazione dove sono richiesti requisiti presta-
zionali molto spinti in un ampio range di condi-
zioni operative.
Da più parti si è ipotizzato che le guerre del futuro
saranno combattute con
sistemi di armamento
automatici
. Già oggi il quadro dei sistemi di sup-
porto alle operazioni militari è molto vasto e per
certi versi inquietante, anche per il fatto di coin-
volgere tecnologie satellitari e sistemi di raccolta
dati su scala globale.
Tutti i tradizionali componenti di automa-
zione sono presenti in ambito militare
all’in-
terno di navi, aerei, sommergibili, sottomarini,
mezzi di terra, centri di controllo e intelligence,
basi militari ecc.
In questi contesti i dispositivi devono soddisfare
requisiti superiori di robustezza, ridondanza e
affidabilità, per cui sono dotati di protezioni con-
tro polveri, vibrazioni, urti, umidità, interferenze
elettromagnetiche, atmosfere a rischio di esplo-
sione ecc. Più che le caratteristiche strettamente
elettroniche è evidente che sono soprattutto gli
aspetti chimici, termici, meccanici e strutturali
dei componenti a fare la differenza.
L’impiego di mezzi mobili automatici e di robot
a fianco o in sostituzione degli esseri umani è uno
degli scenari di maggiore interesse. I
robot mili-
tari
svolgono già oggi un gran numero di compiti
rischiosi, dalla sorveglianza armata allo smina-
mento, dal pattugliamento di territori alla ricogni-
zione di miniere e fondali marini. Sopra le nostre
teste le aeronautiche militari più avanzate fanno
uso di
aeromobili a pilotaggio remoto
RPAS
(Remotely Piloted Air System),
UAV
(Unman-
ned Aerial Vehicle) e altri.
Discorso a parte è quello legato al trattamento
dei dati, alle reti di comunicazione e alla security.
Le
security policy militari
richiedono sistemi
di classificazione delle informazioni strutturate
secondo livelli gerarchici e sistemi di accesso
altamente protetti.
Robot chirurgico Da Vinci in azione