Automazione e Strumentazione
Marzo 2018
CONTROLLO
approfondimenti
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nuovo. Lo scambio dati è attualmente realizzato
tramite una rete di PLC, che veicola i dati su
un sistema a pubblicazione, dove ogni part-
ner della rete può indirizzare e leggere i dati,
traendo da essi le informazioni necessarie in
funzione dell’area di appartenenza. Le pagine
grafiche sinottiche sono state ricostruite adot-
tando un concetto di operabilità ergonomica
e user-friendly, utilizzando le caratteristiche
proprietarie del nuovo sistema. A tale riguardo
gli operatori di impianto hanno dimostrato una
ragionevole semplicità di approccio verso il
nuovo sistema.
La
sicurezza informatica del DCS
è un aspetto
ampiamente considerato e sviluppato nel pro-
getto di migrazione. A tale proposito si evi-
denzia come le stazioni operatore siano prive
di computer locali; le apparecchiature di super-
visione sono state poste in sala tecnica, quindi
rese inaccessibili al personale non addetto. Inol-
tre i punti di accesso esterno per la raccolta dati
sono stati protetti tramite firewall.
La semplicità dell’architettura di rete del
nuovo DCS consente di inserire facilmente
apparecchiature di supervisione come stazioni
operatore, server di ingegneria per la configu-
razione del sistema, per la raccolta dati verso
la LAN aziendale (protocollo OPC), per la
comunicazione verso strumentazione intelli-
gente (protocollo Hart), per la distribuzione
degli antivirus e delle patch del sistema opera-
tivo ai server. Tale considerazione ci consente
di essere confidenti in una ampia e sosteni-
bile integrazione delle varie aree produttive
nell’interfaccia operatore/sistema.
In materia di integrazione, un contributo rile-
vante è quello di
Itaca
,
system integrator
ben
noto sul mercato e presente sul sito produttivo
fin dall’installazione del primo sistema DCS nel
lontano 1984, e pertanto aggiornato su ogni sua
singola modifica e ampliamento. Il personale
Itaca può vantare approfondita esperienza sui
sistemi installati, dai più datati ai più recenti,
così come un’ottima conoscenza del nuovo
sistema DCS installato. Notevole la prepa-
razione anche sulla rete di PLC che presiede
allo scambio dati tra il vecchio e il nuovo. Ciò
è stato fondamentale anche per minimizzare
il tempo di fermata dell’area d’impianto che
generalmente è stato contenuto in meno di due
settimane per reattore.
È stato organizzato un corso ‘tailored’ per
istruire gli operatori (programmatori, manu-
tentori, conduttori) sulle differenze che avreb-
bero incontrato, permettendo un passaggio
bumpless dal vecchio al nuovo per tutto il
personale coinvolto nell’esercizio e manuten-
zione del sistema.
Quella della migrazione è stata una utile occa-
sione per organizzare la rimozione della stru-
mentazione da campo non più utilizzata, con
conseguente diminuzione del carico I/O sulle
CPU dei controllori e, infine, per porre mano
alla manutenzione/integrazione della documen-
tazione d’impianto, spesso non sempre aggior-
nata sullo stato delle unità produttive e dei
sistemi di automazione.
Conclusioni
Nei Paesi già da tempo industrializzati gli
impianti che non vanno incontro a dismissione
(de-commissioning) devono essere necessa-
riamente ammodernati e ciò include natural-
mente i sistemi di controllo la cui obsolescenza,
essendo basati su tecnologie elettroniche/
informatiche, è anche più rapida della mecca-
nica delle unità di processo. La migrazione dei
sistemi di controllo è una operazione complessa
e delicata ma opportune soluzioni hardware/
software, nonché preziose competenze di inte-
grazione, la rendono più agevole e realizzabile
in tempi ragionevoli minimizzando i rischi.
Fatto ciò, quella del revamping può diventare
l’occasione per introdurre miglioramenti e
ottimizzazioni che viceversa durante l’ordina-
rio esercizio spesso vengono accantonati per
motivi di budget o rimandati per esigenze orga-
nizzative o produttive. In generale quindi la
migrazione rappresenta un vero toccasana per
il sistema di automazione e concorrono a rinno-
vare ed incrementare la competitività dell’im-
pianto e del suo processo produttivo.
Dei semplici software
per il monitoraggio e la ritaratura
dei parametri di regolazione
possono dare benefici tangibili