Marzo 2018
Automazione e Strumentazione
CONTROLLO
approfondimenti
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formatica
del sistema di controllo; attacchi e
contagi possono essere sensibilmente ridotti se
si prendono le opportune precauzioni in termi-
ni hardware (firewalls, disabilitazione di porte
USB, chiusura di server e workstation in ar-
madi connessi con la sala controllo attraverso
cavi KVM) e software (anti-virus, distribuzione
controllata degli update del sistema operativo,
hardening, whitelisting, policy di login/logout,
network monitoring e management tool) che
possono più facilmente essere introdotte in oc-
casione del revamping del sistema.
Un caso di revamping radicale
Lo stabilimento
Solvay
di Spinetta Marengo
è dotato di
sistemi di controllo distribuito
a
partire dal 1984. A più riprese e seguendo un
percorso di integrazione continuo, il controllo
di tutti gli impianti produttivi, dapprima gestiti
da sistemi elettromeccanici ed elettropneu-
matici, è stato trasferito ai sistemi digitali di
controllo distribuito. Nel biennio 1997/1998 la
rete DCS
è stata terminata ed ha raggiunto un
livello molto elevato di integrazione e di capil-
larità del controllo. Alla soglia del ventennio di
esercizio ininterrotto, si è deciso di iniziare la
migrazione del sistema. Le considerazioni che
hanno condotto alla scelta del nuovo sistema
si sono basate principalmente sull’affidabilità
dell’hardware e sulla semplicità di gestione
da parte del personale. Gli attuali sistemi
DCS presenti sul mercato sono basati essen-
zialmente su piattaforma Windows, mentre
il DCS in stabilimento si basa su piattaforma
Unix. Anche fornitore del sistema esistente ha
adottato Windows come sistema operativo e
non ha reso disponibili, per ragioni di incolma-
bili gap tecnologici, alcun tool di conversione
del software e di adattamento fisico dell’har-
dware. Per questi motivi la scelta eventuale di
mantenere lo stesso fornitore avrebbe condotto
comunque ad una profonda rielaborazione
del percorso di progetto. Consapevoli della
comunque inevitabile non salvaguardia dei
cablaggi di campo in sala tecnica e della non
‘traducibiltà’ del software, si è deciso di adot-
tare un sistema di un altro costruttore, inse-
rendo nel progetto una rilevante ingegneria dei
cablaggi, degli armadi e della configurazione.
Il nuovo DCS è già stato impiegato in altre sedi
Solvay con risultati e prestazioni soddisfacenti
e anche nello stesso stabilimento di Spinetta
Marengo era stato installato nel 2013, per il
controllo in isola di un piccolo impianto di post-
trattamento dell’area Elastomeri. Il progetto di
migrazione sviluppato nel 2017 prevede l’in-
gegnerizzazione, la configurazione e la costru-
zione della nuova rete di controllo e la sostitu-
zione di tre controllori dell’area di produzione
Polimeri. Nel 2018 si provvederà alla sostitu-
zione di ulteriori tre controllori
della stessa area. Il livello di
automazione batch dei pro-
cessi suddetti è elevato. In tale
ottica, il reverse engineering
del software relativo ai control-
lori dismessi ha rappresentato
un’attività fondamentale per
la ridefinizione del software
e per
l’individuazione di
punti di miglioramento
nella
gestione delle apparecchia-
ture e nell’ottimizzazione dei
controlli. I segnali di I/O coin-
volti in questa fase sono circa
2.500, in maggior parte cablati
fisicamente (80%) ed il resto
provenienti, attraverso linee di
comunicazione seriale, da altre
apparecchiature coinvolte nel
controllo degli impianti, prin-
cipalmente PLC. Un aspetto
importante del progetto è lo
sviluppo della comunicazione
tra il sistema esistente e quello
Flow-chart di sequenze operative