Automazione e Strumentazione
Marzo 2018
CONTROLLO
approfondimenti
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Un esempio di monitoraggio
degli allarmi con analisi e report
Il revamping del sistema
di controllo può essere un’opportunità
per migliorare l’ergonomia
e l’usabilità dell’interfaccia operatore
partes’ consentono di impiegare formalismi di
alto livello supportati da diversi sistemi pro-
prietari: è il caso ad esempio di ambienti in cui
configurare matrici cause-effetti da scaricare
sui controllori di sicurezza; in questo caso il
‘linguaggio’ grafico risulta particolarmente
gradito per evitare errori di interpretazione
nelle critiche funzionalità di prevenzione o
mitigazione degli incidenti pericolosi.
Valori aggiunti
La migrazione fa un salto di qualità quando
diventa l’occasione per introdurre miglio-
ramenti rivolti ad aumentare le prestazioni
del sistema di automazione e del personale
addetto all’esercizio. È questo il caso dei pac-
chetti per il
monitoraggio degli allarmi
, che,
producendo le analisi e i report indicati negli
standard ISA e IEC di riferimento, consentono
(solo per fare alcuni esempi) di individuare
rapidamente i tag che producono più segna-
lazioni, quelli che sono permanentemente in
allarme, quelli che vengono operati spessis-
simo manualmente: in questo modo si possono
quindi identificare azioni per il miglioramento
quali ridefinizioni delle soglie, introduzione
di isteresi, ripensamento di alcune logiche di
controllo. Un altro ambito di miglioramento
è rappresentato dalla ri-progettazione dell’
in-
terfaccia operatore
, in termini di ergonomia e
usabilità delle pagine grafiche e dei
faceplate
giornalmente impiegati dal personale addetto
all’esercizio: alcuni semplici accorgimenti
come l’uso di sfondi riposanti, rappresenta-
zione analogica delle informazioni, attenzione
per i pattern funzionali piuttosto che per quelli
semplicemente ‘geografici’ (P&ID), possono
rendere sensibilmente più efficace l’azione
degli operatori in sala controllo. L’operatività
in sala controllo può poi essere radicalmente
modificata se si introducono
pacchetti per la
standardizzazione
semi-automatica delle atti-
vità e dei compiti: sono infatti disponibili for-
malismi grafici di tipo flow-chart per la
cre-
azione di sequenze operative
normalmente
svolte manualmente dal personale addetto
all’esercizio (per esempio startup o shutdown
di unità, cambiamenti di Batch, lavaggi); in
questo modo si riduce la variabilità con la
quale l’impianto viene operato e con essa
quelle del processo produttivo e del prodotto,
incrementando al contempo l’efficienza e la
sicurezza delle attività. Le varia fasi possono
essere semplicemente monitorate durante la
loro esecuzione da parte del flow-chart oppure
essere via via attivate dall’operatore che segue
manualmente il flusso progettato.
Spostando il livello di ottimizzazione ad un li-
vello ancora superiore, il revamping può esse-
re l’occasione per introdurre data-historian con
cruscotti di KPI, riconciliazione dati e strate-
gie di controllo avanzato. Tuttavia benefici già
tangibili possono
essere raggiunti
procedendo sem-
plicemente al mo-
nitoraggio delle
prestazioni degli
anelli di control-
lo PID
e alla rita-
ratura dei parame-
tri dei regolatori
qualora l’indice di
performance non
sia soddisfacente;
anche per questo
sono disponibili
pacchetti softwa-
re relativamente
semplici e poco costosi.
Un ultimo ambito di miglioramento è rappre-
sentato dal potenziamento della
sicurezza in-