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Automazione e Strumentazione
Marzo 2014
AZIONAMENTI INTEGRATI
speciale
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sistema di controllo della velocità di rotazione di un
motore elettrico a corrente alternata, che interviene
sulla la frequenza della tensione di alimentazione del
motore.
Il controllo automatico della frequenza consiste in un
circuito elettrico primario che converte la corrente
alternata in corrente continua e poi la riconverte in
corrente alternata alla frequenza richiesta. Una limi-
tata perdita interna di energia nel controllo automa-
tico della frequenza è prevedibile, ma
la compatibi-
lità ottimale dell’azionamento a frequenza varia-
bile con il motore, in un sistema integrato IMD,
assicura prestazioni con un livello di efficienza
superiore anche al 90%.
Questo layout tecnologico rende le unità integrate più
semplici da implementare rispetto alla combinazione
di motore e azionamento. In aggiunta, riduce i tempi
di configurazione del sistema ed aumenta la produt-
tività.
Dal punto di visto applicativo, gli azionamenti a fre-
quenza variabile costituiscono un metodo di controllo
ottimale in moltissimi settori, in particolare il loro
impiego per pilotare compressori e pompe è in conti-
nuo aumento negli oleodotti, nei gasdotti, nei sistemi
di liquefazione e di re-iniezione dei gas.
Azionamenti a frequenza variabile sono largamente
usati anche per controllare la portata, la pressione e la
tensione di alimentazione in relazione a pompe, mac-
chine utensili, compressori e negli impianti di ventila-
zione e termoregolazione per edifici grandi.
I vantaggi dell’integrazione
Fra i vantaggi derivanti dall’impiego dei sistemi a
velocità variabile si riscontrano sia le funzionalità
tipiche dell’applicazione, sia l’efficienza energe-
tica. Ad esempio, il controllo automatico della fre-
quenza viene usato in applicazioni con pompe in cui
il flusso viene fatto corrispondere sia per volume sia
per pressione. Nei sistemi di ventilazione gli aziona-
menti a velocità variabile permettono un considere-
vole risparmio energetico, riducendo il volume d’aria
mosso fino a eguagliare la domanda dell’impianto.
Va anche notato che a causa delle limitazioni tecno-
logiche, oltre un certo limite, la dimensione fisica del
prodotto fa perdere di significato all’integrazione di
motore e azionamento. E se da una parte le soluzioni
VFD sono adatte a soddisfare le richieste di applica-
zioni per potenze nominali più elevate, le soluzioni
IMD non sempre vengono percepite come economi-
camente vantaggiose.
Tuttavia, la crescente disponibilità di innovazioni
tecnologiche per diverse potenze nominali sta inevi-
tabilmente portando ad una maggiore diffusione di
motori ed azionamenti integrati. Questo fenomeno,
unitamente all’abbassamento dei prezzi, contribuirà
ad incoraggiare la domanda di sistemi IMD da parte
degli utenti finali.
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