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applicazioni
Marzo 2014
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Automazione e Strumentazione
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può essere copiata direttamente sulle altre
stazioni rendendola subito attiva; inoltre per
molte modifiche non è nemmeno necessario il
riavvio della macchina.
L’infrastruttura di rete basata su Ethernet è
stata preferita ad un bus di campo per sfrut-
tare al massimo le sue potenzialità: potendo far
coesistere più protocolli sullo stesso supporto
si sfrutta la rete sia per veicolare (oggi) il pro-
tocollo Modbus/Tcp dedicato al telecontrollo
ma anche (in futuro) per altri servizi, recupe-
rando così parte degli investimenti; ad esempio
per la videosorveglianza, la telefonia o per altri
servizi eventualmente in affitto ad altre società
multiutility del territorio.
La rete Ethernet installata in ogni sito collega
i dispositivi locali e si interconnette con tutti
gli altri siti attraverso la rete Hdsl di Telecom.
Firewall e router realizzano le Vpn di intercon-
nessione. Anche in questo caso si è progettato
pensando al futuro: infatti la rete Telecom
potrebbe essere sostituita da una infrastrut-
tura wi-fi outdoor facilmente implementabile
in quanto la geografia del territorio (collinare)
permette la visibilità tra i siti.
Basterà sostituire i router di accesso alla rete
telefonica con le antenne senza modificare
nulla nel sistema.
La sicurezza
Due sono gli aspetti presi in considerazione:
la sicurezza della rete dovuta al fatto di essere
connessi a internet e l’altra al fatto che in
caso di caduta di una connessione il sistema
potrebbe andare fuori servizio.
Per il primo caso si sono introdotti dei firewall
con opportune policy che permettono l’accesso
solo a utenti riconoscibili. Per il secondo caso
si sono introdotti dei modem 3G che realizzano
il bypass della Vpn. In caso di perdita di una
connessione i PLC riconoscono la perdita di
comunicazione e attivano la connessione sul
mobile.
Ovviamente la banda disponibile sul lato 3G è
inferiore a quella Hdsl per cui i dati tramessi
vengono limitati allo stretto necessario per
garantire il funzionamento dell’impianto pur
in assenza di alcuni dati sino al ripristino della
connessione principale.
Accesso remoto
Sfruttando la rete Ethernet ed internet è pos-
sibile raggiungere ogni dispositivo individual-
mente: questo permette al fornitore di accedere
al software installato in modo da garantire un
primo intervento da remoto per valutare l’e-
vento o effettuare delle diagnosi sul funziona-
mento del processo ed eventualmente interve-
nire a modificare il codice sorgente se necessa-
rio. Questo è possibile puntando direttamente
all’IP statico del sito che si vuole raggiungere e
connettendosi in rete locale.
Anche il manutentore può accedere al sistema
da remoto in qualsiasi momento, attraverso un
personal computer connesso ad internet: può
visionare e prendere i comandi della stazione
di supervisione come se fosse in sala controllo.
L’accesso oggi viene remotato attraverso un
software di desktop remoto ma è già possibile
veicolare la supervisione su un apparecchio
tipo tablet.
In ciascun PLC del sistema sono stati predispo-
ste delle pagine web che permettono di avere
la visibilità di ciascun sito indipendentemente
dalla supervisione, questa modalità può essere
adottata semplicemente usando un browser
come Internet Explorer accedendo al IP del
PLC. La visualizzazione locale può essere
usata qualora il sistema di supervisione fosse
fuori servizio o semplicemente se il manuten-
tore si trova in uno dei siti dove non è presente
il supervisore.
Allarmistica
Come accennato il sistema è totalmente auto-
matizzato e lavora senza presidio per la mag-
gior parte delle ore della giornata. Si è quindi
reso necessario gestire gli allarmi in modo
intelligente. Nel sistema sono stati inseriti circa
un migliaio di segnalazioni di allarmi suddi-
visi in livelli di priorità: dalle semplici segna-
lazioni a situazioni che richiedono un inter-
vento di ripristino. Tutti gli allarmi vengono
memorizzati nel sistema di supervisione e resi
disponibili immediatamente sia con messaggi
di testo che con animazioni grafiche. In caso
di insorgenza di un allarme la logica dell’im-
pianto discrimina la tipologia e agisce di con-
seguenza in diversi modi. Ad esempio nel caso
di problemi alle pompe il sistema isola quella
che è andata in allarme e seleziona quella di
back-up oppure in caso di livello troppo basso
dei serbatoi può decidere di inserire più pompe
in parallelo per accelerare il riempimento e, se
entro un certo tempo non riesce a ripristinare
l’anomalia invia dei messaggi SMS agli ope-
ratori di manutenzione reperibili. I messaggi
SMS presuppongono che l’operatore si con-
netta al sistema e riconosca l’allarme (tacita-
zione) in caso negativo viene rinviato ciclica-
mente il messaggio sino a quando un operatore
risponde. L’operazione viene attivata per cia-
scun nuovo messaggio di priorità alta che può
insorgere.
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