MERCATI
primo piano
Gennaio/Febbraio 2015
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Automazione e Strumentazione
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Ucimu – Sistemi per Produrre ha reso noti i dati
di preconsuntivo del 2014 dell’industria italiana
produttrice di macchine utensili, robot e auto-
mazione. Il fatturato complessivo del settore è
cresciuto del 4,6% sul 2013, portandosi a quota
4.695 milioni di euro.
A differenza di quanto è accaduto negli ultimi
anni, a trainare la crescita stavolta non è stato
solo l’export. Il mercato estero infatti si è con-
fermato su valori molto elevati (-0,7% il risultato
2014 sul 2013), mentre il consumo di macchine in
Italia è significativamente cresciuto: +18% l’au-
mento del consumo complessivo e +21% le ven-
dite dei costruttori italiani sul mercato domestico.
Luigi Galdabini, presidente dell’associazione,
ha commentato così i risultati: “Il segno meno
sull’export non deve trarre in inganno: è un risul-
tato ottimo considerando i livelli record raggiunti
nell’anno precedente”. Il rapporto
export su pro-
duzione
si è confermato a valori molto elevati
(72%). Per quanto riguarda i mercati di destina-
zione, quelli principali sono risultati in calo (e
non solo per l’export italiano): la Cina ha fatto
registrare un calo del 18,6%; gli USA dell’8,4%;
la Russia del 16% a causa delle sanzioni; l’In-
dia del 35,5%; il Brasile del 37,3%. “I mercati
del BRIC– ha evidenziato Galdabini – sono andati
male per tutti. Questo rende ancora più evidenti
i buoni risultati che abbiamo registrato sugli altri
mercati”. Se Germania, Francia e Turchia sono
risultati stabili, in Polonia, Romania, Ungheria,
Canada, Sud Est Asiatico e Messico si sono regi-
strate crescite significative.
Per quanto riguarda il
mercato domestico
, Gal-
dabini ha spiegato che “la nuova Sabatini ha sicu-
ramente avuto il suo impatto: dei 2,5 miliardi a
disposizione 2,3 sono già stati richiesti e i fondi
saranno verosimilmente assorbiti entro la fine
dell’anno”. Come conseguenza indiretta, ha poi
aggiunto Galdabini, Banche e Società di Lea-
sing si sono adeguate e hanno iniziato a proporre
offerte di finanziamento “finalmente a tassi meno
penalizzanti”. Le prospettive per i prossimi anni
sono positive: anche se il Governo ha ridotto
l’entità dei fondi stanziati, esiste comunque un
programma di supporto fino al 2017, dando alle
imprese un orizzonte temporale di tre anni per
pianificare gli interventi di adeguamento.
Ottimismo per il futuro
Le prospettive di mercato per il 2015 sono
posi-
tive
: Galdabini si è detto fiducioso che a fine
anno si possa tornare finalmente ai livelli pre
crisi. Questa “sensazione” è confermata dai dati
sugliordinativi, che nel terzo trimestre 2014 sono
cresciuti del +13% rispetto allo stesso periodo del
2013 e l’ultimo trimestre – del quale non sono
ancora disponibili dati definitivi, è andato altret-
tanto bene.
Per sostenere la crescita, Ucimu continua a richie-
dere
interventi a supporto dell’aggiornamento
del parco macchine
. “Dopo sei anni di mancati
investimenti in Italia abbiamo fabbriche meno
produttive”, sottolinea Galdabini. “Nel 2015
faremo un’indagine in collaborazione con l’Isti-
tuto Piepoli per mappare le macchine installate in
Italia e da questo emergeranno la necessità e l’ur-
genza di iniziative per l’aggiornamento”.
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Franco Canna
IL SETTORE DEI SISTEMI PER PRODURRE CHIUDE CON FATTURATO IN CRESCITA DEL +4,6%
Il fatturato complessivo dell’industria italiana produttrice di macchine utensili,
robot e automazione è cresciuto del 4,6%, portandosi a quota 4.695 milioni di
euro. In ripresa il mercato interno, anche grazie alla nuova Sabatini.
Macchine utensili, robot e automazione:
2014 in crescita
Dieci verità sull’Italia manifatturiera
Fondazione Ucimu ha realizzato un’iniziativa “culturale” in collaborazione con Symbola, Unioncamere e Fonda-
zione Edison: si tratta di un leaflet intitolato “10 verità sulla competitività italiana” basato sulle cifre ufficiali dispo-
nibili nelle statistiche rese note dalle principali istituzioni internazionali. Questo leaflet ha l’obiettivo di offrire una
visione diversa dai soliti stereotipi dell’Italia manifatturiera. Alcuni esempi? Da quando c’è la globalizzazione l’Italia
ha mantenuto il 72% della quota di mercato mondiale, facendo meglio di quasi tutti gli altri Paesi industrializzati;
nel recupero industriale dei rifiuti l’Italia è davanti alla Germania. E ancora: l’Italia è tra i 5 Paesi al mondo che
hanno un surplus commerciale superiore a 100 miliardi di dollari; l’Italia è seconda in classifica per la competitività
nel settore delle macchine. Infine: l’Italia è al primo posto per saldo commerciale in 62 merceologie di prodotti su
496 merceologie mappate; in 90 altre merceologie è seconda al mondo; ed è nelle prime 3 posizioni in ben 295
merceologie. “Come noi – ha commentato Galdabini – solo Germania e Giappone nel mondo”.
‘
A fine 2015
torneremo
finalmente ai livelli
pre crisi
Luigi Galdabini,
presidente di
Ucimu – Sistemi
per Produrre