MACHINE AUTOMATION 2015
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TAVOLA ROTONDA
ACHINE AUTOMATION
analitici specifici per ottenere delle ‘informazioni’ utili. Gli
strumenti di Big Data e Business Intelligence, ovvero i pro-
dotti software di Analitycs, sono in grado di trasformare la
materia grezza (i dati generati in abbondanza) in valore
(informazioni a supporto delle decisioni) sfruttando la fles-
sibilità e l’apertura di infrastrutture e strumenti messi a
disposizione nel cloud (IaaS/SoftLayer e PaaS/Bluemix) e
il motore innovativo dei sistemi cognitivi (Watson). Sono
proprio IoT e Big Data le principali
tecnologie abilitanti il modello di
Industria 4.0 poiché sono in grado
di connettere macchinari, persone
e prodotti abilitando nuovi servizi
e nuovi modelli di business. Ciò che
è da evitare è che la ‘gestione’ dei
dati trascuri l’aspetto della sicurezza
(cybersecurity) che deve essere in-
trinseca alle piattaforme e ai servizi
utilizzati per garantire pivacy e pro-
tezione delle informazioni. L’altro
grosso rischio da evitare è la realiz-
zazione di progetti e prototipi senza
una ‘visione’ più ampia e strategica,
come insegnano purtroppo le espe-
rienze smart city.
Gianluigi Ferri: Smart Asset Management: come prepa-
rarsi alla gestione integrata di tutti i device aziendali,
dagli smartphone ai dispositivi m2m/IoT?
Fabrizio Bozzarelli:
Smart Asset Management, gestione
in remoto di asset di valore (es. dispositivi elettrobiome-
dicali, vending machine) a fini di rilevazione di guasti e
manomissioni, localizzazione, trac-
ciabilità e gestione inventariale. Le
funzioni di Smart Asset Management
altrimenti definite Location Servi-
ces vengono inserite nel più ampio
campo applicativo denominato Fac-
tory Wireless in quanto fanno essen-
zialmente uso di tecnologie wireless.
I motivi principali che portano all’im-
plementazione di queste tecnologie
fanno capo alla necessità di ridurre
al minimo i tempi di localizzazione di
utensili oppure materie prime od og-
getti in manutenzione, di permettere
un più agevole accesso ai dispositivi
in mobilità (tablet), di consentire un
agevole e frequente cambio della
linea di produzione. Per ognuno di questi campi applica-
tivi, vari studi di società di ricerca quantificano i vantaggi
conseguiti in risparmi notevoli nei costi di cablaggio, ri-
duzione degli scarti nelle materie prime con conseguente
aumento della qualità in produzione, aumento della pro-
duttività e riduzione dei tempi del ritmo della produzione.
Considerando altri vantaggi della tecnologia, in seconda
battuta possiamo parlare di possibilità di avere dei time-
stamp dei movimenti degli asset, uno storico degli stessi e
il miglioraramento del processo di re-stocking.
Quindi in dettaglio, abbiamo alcuni sub vertical dove
applicare queste tecnologie come utilizzo degli asset
(tracking degli oggetti in transito, accurato inventario
dei beni ricevuti, localizzazione degli oggetti), efficienza
del ciclo di produzione (gli oggetti giusti raggiungono i
luoghi corretti, rimpiazzo dei bar code), Business Value
Improvement (aumento della produ-
zione, riduzione degli scarti, on-time
delivery).
Per cui localizzazione e tracciabi-
lità sono i principali business need.
Inoltre ci sono parecchi utilizzi dove
le stesse tecnologie possono essere
utilizzate per usi legati alle persone.
Pensiamo al controllo delle presenze
in aree pericolose o alla segnalazione
del cosiddetto ‘uomo a terra’ oppure
al ‘panic button’ legato alle emer-
genze.
Vediamo allora come lo smart asset
management aggiunge valore a
tecnologie più ‘classiche’ già in uso
come la videosorveglianza, la colla-
boration, la notifica delle emergenze. Potremo abilitare
la nostra rete wi-fi a diversi usi in contemporanea abbat-
tendo i costi di gestione. Le tecnologie di asset manage-
ment più efficienti con buon rapporto costo/prestazioni si
basano su TAG attivi wi-fi che, per mezzo di triangolazioni,
trasmettono dati attraverso la rete wireless a software di
controllo con interfacce HMI in sala controllo ma anche
in grado di lanciare allarmi diretta-
mente sul campo.
L’unica differenza tra una rete wi-
reless wi-fi standard e una abilitata
allo smart asset management è nel
numero di dispositivi presenti sul
campo che aumentando permette
di aumentare anche la precisione di
localizzazione degli oggetti o delle
persone. Per cui, tendenzialmente,
si tratta di tecnologie di applicazione
piuttosto semplici. Ulteriore punto
a favore è il fatto che, ove già esi-
sta una rete wi-fi installata, basterà
aggiungere alcuni AP per realizzare
l’applicazione.
I TAG da utilizzare esistono anche in
configurazione per ambienti esterni od ostili e possono es-
sere caratterizzati da involucri protettivi particolarmente
robusti e con range di temperatura di utilizzo esteso. Ov-
viamente, ai TAG relativi alla localizzazione possono es-
sere aggiunti anche altri con la possibilità di trasmettere,
per esempio, valori di temperatura e umidità consentendo
così di completare l’informazione con i dati ambientali per
monitorare la conservazione delle materie prime.
Fabrizio Bozzarelli, Cisco Systems
Maurizio Venturi, IBM Italia S&D
Technical Sales Solutions