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MACHINE AUTOMATION 2015

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TAVOLA ROTONDA

Americani, entra in gioco esattamente nella fase dei pro-

cessi decisionali. La sua piattaforma è, infatti, in grado di

analizzare i dati forniti dall’hardware e permetterne un

utilizzo collaborativo tra le persone

integrandoli con i dati già presenti in

azienda. L’obiettivo è rendere solido

il processo decisionale e permettere

l’esecuzione partendo dal dato. Ab-

biamo infatti fatto nostro il mantra

dello ‘Humanizing IoT’ che, visto in

altri termini, è lo stesso criterio alla

base sia del concetto di IoE (Internet

of Everything) di Cisco, sia del ciclo di

eventi dal titolo Minds & Machines di

General Electrics. Nel nostro piccolo

condividiamo con queste grandi mul-

tinazionali l’idea di mettere al centro

le persone prima delle cose, soprat-

tutto nella logica dei processi produt-

tivi standardizzati e della gestione dei

dati aziendali distribuiti.

La nostra bravura consiste nel mettere a fattor comune

dati aziendali, cose, processi e persone creando soluzioni

verticali che usano anche tecnologie hardware e software

di terze parti ma hanno l’obiettivo di mettere le persone

all’interno delle aziende in condizione di prendere deci-

sioni ‘with confidence’ come direbbero gli anglosassoni.

Provo a fare un paio di esempi concreti di applicazioni IoT

industriali che abbiamo sviluppato nell’ultimo anno con

system integrator internazionali per grandi multinazionali.

Il primo è quello dell’ottimizzazione degli asset all’interno

di un parco eolico.

La gestione di un tale processo prevede che vengano uti-

lizzati stream in realtime di più di 100

sensori per pala eolica e siano gestite

informazioni di sistemi ERP storiciz-

zate nei DB interni. Occorre inoltre

che vengano usate regole decisionali

per stimare la rottura probabile delle

macchine che in parte sono automati-

che in parte risiedono nel know-how

delle persone e siano sincronizzate le

informazione del weather forecast di

una piattaforma open data disponi-

bile sul web.

Il grado di complessità è alto e lo di-

venta ancor di più se si considera che

prima di schedulare un intervento

di riparazione su una pala eolica in

Wyoming serve la collaborazione di

ben 5 dipartimenti dislocati in aree diverse di un conti-

nente ma che grazie a Decisyon collaborano nello stesso

contesto di informazioni e indicatori. Decisyon ha per-

messo di far convergere le informazioni, correlarle e ren-

derle disponibili ai diversi dipartimenti per fare execution

in tempi brevi e in maniera efficace.

In un’altra applicazione IoT creata per un’azienda farma-

ceutica e anche per l’impianto produttivo di una GDO

alimentare abbiamo utilizzato una serie di device IoT,

come gli smart button e le e-label (etichette intelligenti e

interattive), per sincronizzare in sicu-

rezza l’approvvigionamento di mate-

riale sulla linea di produzione al fine

di rendere efficiente la stessa. A un

primo impatto, il core della soluzione

sembra essere costituito dai sensori

di temperatura e umidità per gestire

il ciclo del freddo dei materiale ne-

cessari alla produzione e dall’utilizzo

dei bottoni intelligenti con tanto di

sensori di prossimità.

In realtà, in questo caso il cuore della

soluzione di social manufacturing è

la sincronizzazione di questi dati pu-

ramente IoT, acquisiti automatica-

mente o attivati dagli operatori con

i bottoni intelligenti, con i sistemi di

gestione dell’inventario e soprattutto con le informazioni

relative alla gestione degli ordini.

Tutto questo permette alla linea di produzione di produrre

in sicurezza e in maniera efficiente. Inoltre consente ai ma-

nager di linea e dello stabilimento di fare analisi puntuali

sui fattori critici, i colli di bottiglia e soprattutto permette

di condividere gli indicatori di performance con chiunque

sia coinvolto nel processo decisionale all’interno dell’im-

pianto o su altri impianti dislocati su aree geografiche di-

verse.

Siamo così focalizzati con il concetto di umanizzare l’IoT

che gli strumenti che utilizziamo per collegare sensori pre-

senti su diverse macchine usano gli stessi protocolli di co-

municazione delle chat che usiamo

tutti i giorni per conversare con i no-

stri amici e colleghi.

Gianluigi Ferri: La potenza di IoT

è nulla senza controllo. Qual è il

ruolo di Big Data e Business Intel-

ligence nell’Internet delle Cose?

Quali opportunità? Quali errori da

evitare?

Maurizio Venturi:

In realtà non si

tratta di ‘controllare’ bensì di ‘ge-

stire’, di ‘utilizzare al meglio’ la

quantità enorme di dati generati

dal mondo degli oggetti che sono in

grado di comunicare tramite la rete

Internet. Ad esempio in 30 minuti

di volo un motore di aereo può generare fino a 10 Tera

Byte (10 mila miliardi di byte, circa 14.000 CD-Rom) di dati

sul proprio funzionamento. Sono proprio i ‘dati’ generati

da IoT che rappresentano la più grande opportunità di

questo momento. Questi dati sono così estesi in termini

di volume, velocità e varietà da rappresentare la sfida più

stimolante richiedendo lo sviluppo di tecnologie e metodi

Gianluigi Ferri, chairman

Cosimo Palmisano, Decisyon,

Ecce Customer