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film a differenza di una testa rotativa che salda il film su un

angolo di rotazione molto piccolo. Il servomotore che pilota

il movimento deve seguire un profilo di moto tale che du-

rante tutto il tratto in cui la testa è a contatto con il film la

massa saldante abbia la componente di velocità orizzontale

esattamente uguale alla velocità del film. In riferimento alla

Fig.1, (dove è rappresentata per semplicità solo una delle

due teste) partendo dal punto P0 dove le due masse sono

perfettamente combacianti verticalmente il profilo di moto

è suddiviso in:

• Tratto P0(x0)-P1(x1) orizzontale con raggio che varia da h

a R1 di centro O1.

• Tratto P1(x1)-P2(x2) con curvatura R2 e centro d’istantanea

rotazione O2.

• Tratto P2(x2)-P3(x3) di curvatura R3 e centro d’istantanea

rotazione O1.

• Tratto P3(x3)-P4(x4) con curvatura R2 e centro d’istantanea

rotazione O3.

• Tratto P4(x4)-P5(x5) orizzontale con raggio che varia da R1

a H di centro O1.

In genere sarebbe opportuno introdurre un polinomio di

5° grado di raccordo a cavallo del punto P1 tra X1-Delta e

X1+Delta stessa operazione a cavallo del punto P4 per rac-

cordare la discontinuità di accelerazione.

Dunque, il profilo di moto sarà composto di 5 tratti con le

seguenti condizioni al contorno:

Nei tratti 1-5 e inoltre parzialmente nei tratti 2-4 la compo-

nente orizzontale della velocità delle masse saldanti deve

essere uguale alla velocità del film.

Il tratto 3 è un tratto di raccordo. Tutti i tratti devono avere

agli estremi continuità di posizione e velocità e accelera-

zione con il tratto adiacente, generalmente si accetta il Jerk

discontinuo ma limitato alla fine tratto #1 e #4. Dipendendo

dall’altezza del prodotto l’angolo di impatto (angolo in cui

la testa è a contatto con il film/prodotto) generalmente ha

l’estremo sinistro compreso tra P3 e P4 e il destro compreso

tra P1 e P2 perciò la condizione di componente orizzontale

della velocità della testa deve essere soddisfatta solo all’in-

terno di questo angolo. L’algoritmo FB_TabCamLongDwell_

Tipo01 di calcolo del profilo di moto è in grado di calcolare

la tabella per ‘n’ qualunque numero di teste saldanti com-

patibilmente con i dati meccanici della cam Long Dwell in

oggetto.

Nota_1: Se pensate di avere progettato il profilo di moto in

modo esatto, ma per mantenere la componente di velocità

orizzontale della testa saldante uguale a quella del film du-

rante l’angolo di impatto siete obbligati a mantenere un epi-

ciclo abbastanza diverso dal 100%, vi è sicuramente sfuggito

qualcosa, perciò rifate i conti.

Nota_2: Si noti che il diametro primitivo (distanza tra i due assi

delle due teste) non interviene nel calcolo dell’algoritmo a dif-

ferenza di una testa rotativa.

Con i seguenti dati:

PercVelWelding =100% significa che impongo la compo-

nente orizzontale della velocità del crimper sul tratto oriz-

zontale = VelFilm = LenghtFilm/360°, se 90% sarà il 90% del

la VelFilm

PercVel InOut =100% significa che impongo la componente

orizzontale della velocità del crimper sui due archi laterali =

VelFilm = LenghtFilm/360°, se 90% sarà il 90% della VelFilm

Si ottiene il seguente profilo di moto dell’albero motore: si

noti che il punto 0 (inizio grafico) coincide con la posizione

del crimper perfettamente verticale (punto P0 del profilo

meccanico).

Con un passo film di 90 mm il motore è costretto ad accele-

rare fuori taglio per poter tagliare un foglio piccolo rispetto

alla circonferenza primitiva.

Con un passo fil di 190 mm il motore deve rallentare fuori

taglio per poter tagliare un foglio grande rispetto alla cir-

conferenza primitiva.

Tenendo presente che la velocità tangenziale è il prodotto

tra velocità radiale e raggio: si noti dal grafico di velocità che

la velocità (radiale dell’albero) deve diminuire aumentando

il raggio da h a R1 fino al punto P1.

Dal punto P1 al punto P2 ci sono due effetti contrastanti:

il primo porterebbe ad aumentare la velocità radiale

dell’albero per compensare la diminuzione della compo-

nente orizzontale della velocità tangenziale, il secondo

effetto è che il motore dovrebbe diminuire la velocità ra-

diale per compensare l’aumento del raggio da R1 a R2,

alla fine come si vede dal grafico quello che vince è il

primo effetto.

MACHINE AUTOMATION 2015

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