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Efficiency & Environment - Ottobre 2017
Tavola rotonda
“Un primo esempio” ci spiega
Borghese
“è la nostra collabo-
razione con enCompass, il progetto finanziato dalla Com-
missione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020,
che ha l’obiettivo di attivare comportamenti sostenibili e
politiche efficaci di efficienza energetica sfruttando tecno-
logie di ultima generazione. Alcune nostre soluzioni sono
state integrate nella piattaforma in via di sperimentazione
in Germania, Svizzera e Grecia in abitazioni private, scuole
e uffici pubblici.
Tutti saranno dotati di un’infrastruttura di smart metering
e di sensori intelligenti per la raccolta dei dati provenienti
dai rispettivi impianti, rendendoli disponibili agli utenti in
un formato semplice e immediatamente comprensibile. Cia-
scun soggetto - la famiglia, l’amministratore di condominio,
la scuola, il dirigente pubblico - potrà quindi verificare perio-
dicamente i propri consumi e trarne suggerimenti per ridurre
l’impatto ambientale, tenendo conto del proprio profilo. L’o-
biettivo di enCompass è molto ambizioso, considerando che
la piattaforma si propone di ridurre i consumi di energia per
elettricità e riscaldamento, e le relative emissioni di CO
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, fino
al 20-25%, mobilitando investimenti recuperabili in meno di
2,5 anni.
Possiamo allargare il discorso all’efficientamento energetico
di un’intera città. Alcune amministrazioni si affidano a so-
luzioni diverse per la gestione di singole applicazioni come
l’illuminazione stradale, i parcheggi pubblici, la videosorve-
glianza del traffico.
Questa scelta implica però l’implementazione di tante reti,
e tanti ‘cervelli’, quanti sono i servizi erogati, con la conse-
guente moltiplicazione dei costi e della complessità, ma so-
prattutto ostacola la definizione di una politica energetica
organica, e quindi realmente efficace. Scegliendo piattafor-
me integrate, come PE Smart Urban Network di Paradox En-
gineering, è invece possibile controllare tutti i servizi urbani
attraverso una sola infrastruttura di rete, e monitorare i con-
sumi e le performance delle varie applicazioni con un unico
‘cervello’. Il punto di forza di una soluzione come questa è
proprio la capacità di gestire con la medesima tecnologia
sia i servizi wireless IoT come smart lighting, smart parking,
smart metering, sia wireless highspeed IoT come wi-fi, vide-
osorveglianza, servizi di emergenza, al costo di molte altre
piattaforme monoapplicazione”.
Tanti i punti chiave di una smart city, dai parcheggi alle aree
verdi, dai rifiuti alle rinnovabili, fino al car sharing. Quan-
to contano le amministrazioni e le istituzioni per aiutare le
aziende private in un progetto di città del futuro nei vari am-
biti?
“Dassault Systèmes, continua
Porro
, ha riconosciuto che
questi spazi urbani costituiscono una vera e propria sfida per
la sostenibilità ambientale del futuro e che la soluzione può
venire solamente dal mettere la persona umana al centro di
un processo collaborativo che coinvolga autorità, cittadini e
aziende in un progetto comune. Per questo abbiamo creato
3DExperience City, una soluzione che consente a industrie,
enti e cittadini di immaginare, sviluppare e sperimentare del-
le soluzioni volte a migliorare sensibilmente la qualità della
vita delle grandi metropoli di oggi e del futuro. Si possono
sperimentare nuove soluzioni per i servizi sociali e per la
diverso e una grande ‘legacy urbana’ da rispet-
tare. Le città del nord, in Olanda, UK e nei Paesi
scandinavi, hanno individuato alcune zone per
l’installazione di sensori che misurano le attivi-
tà del quartiere cittadino, per esempio, nei se-
mafori o ai lati delle arterie di comunicazione,
allo scopo di prevenire blocchi del traffico.
Oppure li hanno inseriti nelle abitazioni per ri-
durre lo spreco energetico. Ma non basta que-
sto a rendere una città realmente ‘smart’. Si
tratta di ‘isole smart’, che probabilmente reste-
ranno tali ancora per 10-15 anni. Occorre tem-
po e denaro per costruire le fondamenta della
città intelligente e anche un piano di sviluppo
di grande qualità”.
Florio
sostiene che “per raggiungere una mi-
gliore efficienza energetica è fondamentale
la relazione tra le pubbliche amministrazioni,
centrali e locali, e le utility presenti sul terri-
torio, capaci di sfruttare l’innovazione portata
dalle aziende tecnologiche. Detto questo, non
c’è dubbio che una smart city abbia bisogno di
un’infrastruttura informatica adeguata a sup-
portare i suoi servizi, renderli accessibili a tutti,
sfruttare al 100% le opportunità di efficienza e
risparmio di risorse che oggi si possono ottene-
re grazie all’integrazione fra le tecnologie digi-
tali e quelle operative.
Le tecnologie per monitorare in tempo reale
i consumi e creare un percorso di efficienta-
mento, infatti, sono oggi disponibili e utilizzate
diffusamente al di fuori dei contesti domestici.
In casa purtroppo ancora no, sebbene spesso si
possano gestire con un semplice smartphone,
ma in questo caso il tema non è tanto tecno-
logico quanto culturale, e riguarda la consape-
volezza delle possibilità a nostra disposizione.
È un percorso comunque ormai avviato, che di
certo la crescente diffusione della connettività
in banda ultralarga sul territorio italiano aiute-
rà, permettendoci di sfruttare tutto il potenziale
del digitale per avere più efficienza energetica
nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo”.
Per
Fabio Bruschi
, direttore generale di Ho-
neywell Buiding Solutions
(
https://buildingso-
lutions.honeywell.com ), “in tema di sicurezza e
sorveglianza ad esempio, grossi risultati possono
essere raggiunti adottando soluzioni avanzate di
‘building automation’ come, ad esempio, Com-
mand and Control Suite di Honeywell, che offre
una comprensione completa del sistema di sicu-
rezza degli edifici intelligenti, realizzata attraver-
so sistemi di videosorveglianza, controllo accessi
e rilevazione incendio. L’integrazione dei dati
provenienti da diversi sistemi aiuta il personale
nelle verifiche di presenza degli utenti, attivando
le opportune azioni in caso di emergenza”.