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Efficiency & Environment - Ottobre 2017
L’energia da fonti rinnovabili:
i sistemi di accumulo
& Young’ fotografa il 2016 delle utility energetiche e lancia un
ampio sguardo sull’immediato futuro del settore. Ne emergo-
no i sintomi di una transizione mondiale in atto che porterà
quasi certamente a destinare sempre più risorse, sia tecniche
sia economiche, allo sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Il tema centrale
Con le energie rinnovabili sempre più protagoniste non solo
su larga scala e panorami internazionali, ma anche tra i pic-
coli produttori dall’eolico al fotovoltaico, il tema dello storage
diventa centrale nel dibattito sul futuro del mondo elettrico.
Si punta allo sviluppo di soluzioni efficaci per l’accumulo di
energia generata e per una sua distribuzione più intelligente,
riducendo gli sprechi legati ai picchi di produzione e riasse-
gnandola nelle fasi in cui davvero è necessaria. Ma se da un
lato c’è grande fervore ed entusiasmo, dall’altro, su un piano
strettamente pratico, ci sono anche dei problemi di natura
tecnico-politica da affrontare, almeno qui in Italia: i sistemi
di accumulo, lo abbiamo detto, sono certamente il futuro del-
le energie rinnovabili. L’accumulo di energia si rende sempre
più necessario sia per un risparmio energetico che per garan-
tire certezza ed efficienza in termini di approvvigionamento.
L’ostacolo maggiore è quello di un quadro normativo chiaro
e stabile, che tuteli grandi e piccoli operatori in funzione del
quale programmare gli opportuni investimenti. Non ha senso,
ad esempio, sprecare energia che non si può più recuperare
tenendo fermo un impianto eolico in momenti di eccessiva
produzione; parrebbe quindi corretto installare accumuli,
sia per risolvere eventuali congestioni locali, sia per miglio-
rare l’efficienza del sistema a livello nazionale. Ma dal punto
di vista strettamente finanziario è difficoltoso giustificare un
tale investimento. La remunerazione dei servizi offerti, infatti,
L
a ricerca scientifica nell’ambito del-
le energie rinnovabili non ha tregua,
per fortuna, e un giorno non troppo
lontano il miglioramento dei siste-
mi di accumulo apporterà benefici
enormi anche nella vita di tutti i giorni. Grazie
alla possibilità di fare autoconsumo attraverso i
sistemi di accumulo, gli utilizzatori di energia pu-
lita potrebbero riuscire addirittura a staccarsi del
tutto dalla rete elettrica. In Europa, la Germania
ne sta incentivando l’acquisto soprattutto per il
fotovoltaico e fa da volano per gli altri Paesi nel
comprendere appieno e più rapidamente i grandi
vantaggi di tali sistemi. Una speranza concreta,
in quanto a ricerca, arriva anche dai laborato-
ri della University of California di Los Angeles
(Ucla), dove si sta sperimentando un metodo
in grado di potenziare sia la capacità delle cel-
le sia le loro performance grazie all’impiego dei
nanomateriali. Hongtao Sun e il suo team hanno
infatti incorporato una struttura 3D formata da
grafene all’interno di un elettrodo costituito da
Pentossido di Niobio (Nb
2
O
5
): una soluzione che
favorisce il rapido trasporto degli ioni attraverso
i ‘nanopori’, senza compromettere la stabilità del
modulo e la capacità della batteria di mantenere
la carica, e un approccio che può teoricamente
essere mutuato su scale superiori rispetto a quel-
le solitamente sperimentate in laboratorio, più
simili a ciò di cui necessita un utilizzo nel mondo
reale. Ma la globalizzazione in termini di energie
pulite e sistemi di accumulo è un unico coro di
voci e da ogni parte del mondo arrivano contri-
buti scientifici e prospettive concrete. Il rapporto
‘Power transactions and trends’ stilato da ‘Ernst
Lucilla La Puma
Per il pieno successo
e una diffusione su larga scala
delle fonti di energia rinnovabile
il passaggio decisivo è riuscire
a trovare un modo di conservare
efficientemente l’elettricità
generata, e di immetterla in rete
quando ce n’è bisogno
Storage:
una necessità
impellente
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