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APRILE 2018

AUTOMAZIONE OGGI 405

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Secondo lo scenario prospettato dallo

studio ‘Electric Car Tipping Point’ elabo-

rato da The Boston Consulting Group, i

motori a combustione interna passe-

ranno dall’essere il 96% del circolante

alla metà dei veicoli presenti a livello

mondiale. Il cambiamento più rilevante

è previsto in Europa dove i motori diesel

circolanti diminuiranno del 12%.

Due sono i principali fattori che fre-

nano la vendita delle auto elettriche: il

costo elevato (quasi tutto imputabile

alle batterie) e la difficoltà di ricarica,

principalmente per la mancanza di

colonnine nelle città. Si pensi che nel

nostro Paese disponiamo di una colon-

nina ogni 14.388 abitanti, in Germania,

una ogni 3.620 persone e in Norvegia

addirittura una ogni 671 persone. E,

per continuare con i numeri, in Eu-

ropa si contano 70.000 punti di ricarica

pubblici, mentre nel mondo si arriva a

1,45 milioni di colonnine. Molti però si

domandando quanto sia realmente so-

stenibile passare all’elettrico e quanto

questo inciderà sulla produzione dell’e-

nergia che, inevitabilmente, dovrà cre-

scere in modo esponenziale da qui al

2030. Ad esempio, secondo una ricerca

del colosso energetico National Grid, in

Gran Bretagna, con l’aumento dell’auto

elettriche da 90.000 a 9 milioni, la cen-

trale nucleare di Hinkley Point C, che so-

stiene la maggior parte dei consumi del

Paese, non potrà soddisfare la richiesta

aggiuntiva.

Sempre secondo lo studio, per rispon-

dere all’aumentata domanda, sarà

necessario integrare l’offerta attuale

con l’energia solare, con lo shale gas e,

nella situazione più drammatica, con

sei nuove centrali nucleari. Nel pano-

rama del sostenibile, non bisogna però

sottovalutare l’impatto delle vetture ali-

mentate a gas, considerate ancora una

valida alternativa green alla motorizza-

zione a benzina. In Italia, ad esempio, si

contano oltre 4 milioni e mezzo di auto

alimentate a gas; in particolare, nell’ul-

timo anno, le immatricolazioni delle

vetture Gpl sono cresciute del +26,5%

(dati Urae).

Uno sguardo al 2018

Da un’inchiesta condotta a fine dicembre

dal Centro Studi Promotor emerge che,

per il 2018, il 29% dei concessionari si at-

tende vendite in crescita, mentre il 58%

è più cauto e ipotizza di riconfermare i li-

velli del 2017; solo il 13%degli intervistati

si è dimostrato pessimista. Posizione so-

stanzialmente condivisa dall’Unrae i cui

esperti confermano una stabilità del set-

tore nel corso di quest’anno, soprattutto

grazie a una congiuntura economica

favorevole. Il mercato dell’auto globale

dovrebbe, infatti, mantenere un anda-

mento positivo anche grazie alla voglia

d’innovazione tecnologica da parte degli

automobilisti e al bisogno di accelerare

la sostituzione del parco auto a favore

di vetture più ecologiche. I produttori

potranno rispondere a questa crescente

domanda e alle mutevoli richieste degli

automobilisti solo continuando a inve-

stire in ricerca e sviluppo, migliorando la

supply chain, sostenendo la formazione

del proprio personale e, ovviamente, in-

vestendo in sostenibilità ambientale.

L’opinione delle aziende

Automazione Oggi:

Nell’era dell’Automotive 4.0 vige un modello di mobilità in cui automazione, connettività e smart mobility sono i

pilastri su cui puntare per accrescere la competitività delle imprese del nostro Paese. Quali sono le sfide di questo modello produttivo

e quali le opportunità per il futuro?

Biagio Scalone, KAM Automotive, SEW-Eurodrive Italia

(

www.sew-eurodrive.it

)

:

Le sfide sono tutte legate al produrre in serie vetture sempre

più personalizzate. Una più facile modularità produttiva basata su sistemi AGV è oggi possibile specie per quei segmenti di autovetture ove i volumi ne

consentono un’adeguata tempistica di movimentazione e di assemblaggio. La vera prova sarà per quei modelli ad alti volumi produttivi ove bisognerà

garantire quante più personalizzazioni da parte del consumatore e mantenere un’altissima velocità nei tempi di realizzazione; senza dimenticare i costi

con conseguenti ricavi.

A.O.:

I semiconduttori guidano la trasformazione della mobilità, per il 2021 si prevede un tasso di crescita del loro impiego nel settore

automotive del 5,2% e del 23,2% nei sistemi Adas (ndr Advance Driver Assistance System). Quali sono le implicazioni?

Scalone:

Così come per il prodotto finale automotive, la sensoristica è sempre più necessaria anche sulle tecnologie in linea di produzione. Grazie

alla sensoristica in campo abbiamo la possibilità di monitorare il corretto funzionamento dei macchinari e/o parti del macchinario, nonché prevenirne

eventuali rotture o danneggiamenti. Questo, di fatto, significa ottimizzare di molto quei fermi produttivi non pianificati che implicano sì costi, ma anche

mancate consegne e ricavi.

A.O.:

La crescita delle motorizzazioni green nella battaglia per rendere l’industria automotive più sostenibile comporta una continua

sfida tecnologica e industriale anche per chi produce soluzioni di azionamento e automazione. Quali sono le proposte più innovative

che sosterranno i produttori di veicoli verso la creazione di un’auto sempre più ecologica?

Scalone:

La tecnologia di azionamento e di automazione di linea è di sicuro un modello di riferimento per le case costruttrici di automobili. Un processo

di elettrificazione degli impianti, a discapito di oli o aria, nelle produzioni è stato già fatto. Quindi perché non replicare la cosa anche sul prodotto finale? La

vera sfida in realtà sta nel come alimentare di continuo le motorizzazioni per lo più elettriche siano esse centralizzate o su singola ruota. Sugli impianti vi è

la possibilità di avere il 380/400 V sempre a portata di mano, sulle vetture un po’ meno. Si parla, infatti, di tecnologia ad alimentazione a basso voltaggio

48 V. Sulle vetture però c’è del moto mentre sugli impianti meno. Si guarda quindi a non disperdere quanto prodotto e si parla di recupero energetico

diretto. Avere sistemi rigenerativi che accumulino gli eventuali ritorni di energia, in caso di frenata per esempio, può essere un modello da replicare.