AO
S P E C I
A L E
SETTEMBRE 2017
AUTOMAZIONE OGGI 400
72
Antonella Cattaneo
@nellacattaneo
robot sono sempre più presenti nella vita quotidiana di
ognuno di noi, non solo nell’industria, e l’idea che ci aiutino
in alcune mansioni ci solleva: pensiamo ai robottini che pu-
liscono il pavimento di casa, la piscina, tagliano l’erba del
giardino, ci aiutano in cucina…Collaborano con noi, sono al
nostro servizio e in qualche modo ci assomigliano sempre di più.
Ricordiamo R1, il robot umanoide realizzato dall’Istituto Italiano
di Tecnologia - IIT. Alto dai 20 cm al metro e 25, con un peso di
50 kg, fatto di plastica, fibra di carbonio e metallo e concepito
per operare in ambienti domestici e professionali. Intelligente,
grazie all’intelligenza
artificiale studiata e svi-
luppata direttamente su
di lui, perché gli ultimi
studi sulle neuroscienze
dicono che l’intelligenza
si sviluppa in maniera
funzionale al corpo che
la ospita. Un torso che
oltre a muoversi in alto e
in basso, può torcersi la-
teralmente. Un volto, co-
stituito da uno schermo
LED a colori, le cui facce
stilizzate gli conferiscono
espressioni utili alla co-
municazione non ver-
bale con l’uomo. Mani e avambracci ricoperti da pelle artificiale…
e tutto questo permesso da una sofisticatissima tecnologia. Bene,
proprio lui verrà educato a svolgere compiti importanti in ambito
sanitario. Infatti la Fondazione Don Gnocchi, Centro Irccs ‘S. Maria
Nascente’, e l’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia si sono alleati costi-
tuendo un joint-lab per progettare soluzioni tecnologiche per la
riabilitazione di pazienti anziani. E sarà R1, robot sviluppato come
‘piattaforma robotica generica’, dotata di meccanica sofisticata,
sensoristica e intelligenza artificiale, ad essere ‘educato’ per poter
entrare nelle case come robot assistivo-riabilitativo, economica-
mente sostenibile, e nelle palestre di riabilitazione come robot
riabilitativo per integrare i trattamenti più tradizionali. “La diffu-
sione dei robot ci obbliga a riflettere” ha detto Roberto Cingolani,
direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. “Nel 2060
in Europa un terzo dei cittadini avrà più di 65 anni, contro l’attuale
18%. In questo scenario, i robot saranno una tecnologia indispen-
sabile e l’accordo che andiamo ad avviare con la Fondazione
Don Gnocchi rientra
proprio nella strategia
di sviluppare tecnologie
avanzate a sostegno dei
percorsi riabilitativi”.
Tecnologia
accanto
al paziente
“Oggi la tecnologia per-
mette di aumentare la
vicinanza al paziente e
potenziare le capacità
dell’operatore clinico,
mettendo realmente al
centro del percorso di
cura il paziente e la sua
famiglia, migliorando e semplificando le sue attività quotidiane
e i risultati riabilitativi. La tecnologia” ha sottolineato Furio Gra-
matica, responsabile dell’Health Technology Assessment di Fon-
dazione Don Gnocchi “vuole essere l’estensione potente della
volontà del paziente e della capacità del terapista. Inoltre, il mi-
glioramento e il risultato del percorso e del singolo trattamento
è misurato oggettivamente dalle ‘macchine’ e questo è possibile
I
Una collaborazione tra tecnologia e sanità permetterà di gestire
su larga scala applicazioni innovative sviluppate nel campo della
riabilitazione e dell’assistenza. Si inizia con il robot R1
Un robot
ci prenderà
per mano
Robot R1 realizzato dall’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia