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GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

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applicazioni delle tecnologie Industria 4.0:

è sicuramente un segnale positivo.

Michele Dalmazzoni

:

Il Piano non può

che essere definito positivo, per diversi

motivi. Prima di tutto ha rimesso al centro

l’impresa e ha aiutato il settore e gli im-

prenditori a sviluppare un’adeguata con-

sapevolezza sul tema della digitalizzazione

e dei relativi benefici in ambito industriale

e manifatturiero. Un altro aspetto posi-

tivo è sicuramente la sostanza di questi

incentivi, che portano vantaggi realmente

tangibili. Si tratta di un importante contri-

buto che può e deve indurre le imprese a

cogliere il momento, oggi. Anche il fatto

che oltre il 20%degli investimenti dei pro-

getti che beneficiano degli sgravi fiscali

debba essere fatto entro la fine dell’anno,

è sicuramente positivo, perché dà un’ul-

teriore accelerazione alla digitalizzazione

del settore. Il rischio che il Piano nasconde

è invece quello di essere molto centrato

sulle macchine connesse o connettibili. In

realtà il tema della smart industry è molto

più ampio. Dovendo poi certificare questi

progetti per poter beneficiare degli incen-

tivi, il fatto che sia molto focalizzato sulla

macchina connessa rischia di limitare i

vantaggi a un aspetto molto specifico, ri-

spetto al tema più generale della digitaliz-

zazione dell’industria. Per far parte di certe

filiere, per esempio, le aziende italiane de-

vono smaterializzare tutta la parte docu-

mentale e digitalizzare tutti i documenti di

plant e fabbrica. Per fare questo è necessa-

rio avere un’infrastruttura di rete adeguata

e una wi-fi di fabbrica. Questo tema non è

necessariamente legato alla connessione

della macchina, ma è comunque fonda-

mentale nell’ambito della digitalizzazione

legata all’Industria 4.0.

Roberto Vicenzi

:

Il Piano Industria 4.0

prevede nuove opportunità per le aziende

manifatturiere che possono innovare i

loro sistemi di produzione, focalizzandosi

sull’incremento di quei sistemi IT che

migliorano e integrano le varie comuni-

cazioni (voce, dati, web conferencing) e so-

prattutto, che agevolano gli analytics per

l’analisi dei dati. Per le imprese di produ-

zione saranno anche indispensabili gli in-

vestimenti per il cambio culturale dei loro

manager e per inserire collaboratori negli

ambienti di produzione in grado di sfrut-

tare le nuove potenzialità informatiche per

aumentare la produttività. Riteniamo inol-

tre importante che il Governo riesca a pre-

vedere un’estensione temporale del piano

di incentivi che oggi potrebbe concludersi

il 31 dicembre 2017. Per le imprese è altresì

importante che il Piano non venga affron-

tato solo per sfruttare gli incentivi fiscali,

ma sia visto come un’occasione unica per

trasformare la fabbrica utilizzando le mo-

derne tecnologie digitali e l’interconnes-

sione come acceleratori dell’evoluzione

del modello produttivo.

Cristian Randieri

:

Sulla scia della best

pratice degli altri Paesi europei, anche l’I-

talia si sta proiettando verso l’Industria 4.0.

Il Piano Nazionale è ben strutturato e

contiene diversi elementi positivi, tali

da aiutare in modo concreto il mercato

dell’automazione. Più in dettaglio è possi-

bile notare due indirizzi chiave che, da una

parte, puntano a sostenere gli investimenti

rivolti all’innovazione e Ricerca&Sviluppo,

in modo da favorire la digitalizzate azien-

dale, dall’altra puntano a incrementare il

know-how, sviluppando le competenze

necessarie per essere competitivi sul mer-

cato. Il Piano risulta peròmolto articolato e

questo potrebbe scoraggiare le PMI; inol-

tre, molte realtà interpretano il concetto

di innovazione in termini di automazione

totale della fabbrica, senza valorizzare

invece le competenze interne del perso-

nale. Ricordiamoci che al made in Italy si

associa l’idea del ‘bello’ e ‘fatto bene’: la

fabbrica intelligente deve dunque inte-

grare persone e strumenti; d’altro canto

senza le persone non vi sono né strumenti

né innovazione. I rischi riguardano anche

i problemi interpretativi della Legge. Oc-

correrebbero dunque strumenti capaci di

‘accompagnare’ le imprese anche piccole

ad avviare un percorso che non sia solo di

risparmio economico, ma che sia in grado

di portare l’ammodernamento con un

vero cambio di passo. Purtroppo ancora

oggi mancano i Competence Center e i

Digital Innovation Hub che dovrebbero

aiutare le PMI a trarre beneficio dal Piano

e soprattutto a dare una prospettiva stra-

tegica agli investimenti. Industria 4.0 deve

poter far leva sulla creazione di un eco-

sistema qualificato di partner, capaci di

accelerarne il percorso. I manager devono

compiere le scelte corrette grazie alla pre-

senza di figure professionali capaci di gui-

darli verso la verifica dei requisiti per fruire

delle agevolazioni. Questo percorso ri-

chiede figure professionali nuove, specia-

lizzate in innovazione digitale e capaci di

valutarne pienamente l’impatto in termini

di cost saving e vantaggio competitivo.

Marino Crippa

:

Il Piano sta dando sicu-

ramente un impulso importante e fonda-

mentale all’introduzione di un approccio

Roberto Vicenzi, Centro Computer

Cristian Randieri, Intellisystem

Technologies

Michele Dalmazzoni, Cisco Italia

Massimo Bartolotta, Eaton

AO

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