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GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

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AO

PANORAMA

labili. Insieme ai bassi tassi di interesse

rappresentano un’occasione storica, forse

irripetibile, per aiutare chi vuole investire.

Il rischio è che alcuni provvedimenti, come

per esempio l’iperammortamento, non

siano sfruttati appieno perché attivi per un

periodo troppo breve per poter program-

mare, progettare e implementare investi-

menti così importanti. Sarebbe auspicabile

una loro proroga per almeno tutto il 2018.

Inoltre, se non viene compreso appieno il

potenziale di questo incentivo, si rischia

di procedere a un mero rinnovo del parco

macchine, che saranno tutte connesse alla

rete senza però essere in grado di capitaliz-

zare la mole di dati resi disponibili.

Francesco Tieghi

:

Il vero limite del Piano

Nazionale Industria 4.0 è l’incentivo limi-

tato al software. Nella primissima stesura

della parte della Legge di Bilancio relativa

a Industria 4.0 non vi era alcun riferimento

a incentivi per le piattaforme software

di supervisione, storicizzazione, analisi e

reportistica: iper e superammortamento

erano legati solo a investimenti in beni

fisici. L’introduzione del software è stato

certamente un passo avanti, ma a ben

vedere rimangono alcuni vincoli: come

noto il software da solo non è incentiva-

bile, deve essere legato a un investimento

anche in beni materiali e questo già è un

limite per chi sta pensando a un ‘semplice’

upgrade dei sistemi. Questo concetto è as-

solutamente in controtendenza rispetto

alle ultime direttive e best practice che

sottolineano come aggiornare i sistemi

porti a migliorie sia dal punto di vista

dell’efficienza, sia della security, concetto

che sugli impianti di processo spesso fa

rima con safety. In secondo luogo l’in-

centivo statale sulla parte software è del

140%, ben lontano dal 250% associabile

a macchinari e altri beni fisici, dunque

sta certamente impattando sul mercato

italiano ma con risultati meno eclatanti di

quanto avrebbe potuto.

Edgardo Porta

:

Il Piano Industria 4.0

rappresenta un programma di rilancio

dell’industria italiana molto importante e

ben armonizzato dal punto di vista finan-

ziario. Vengonomessi in campo strumenti

e misure di diversa natura, da cui è lecito

aspettarsi un effetto significativo sulle im-

prese, d’altro canto non è sensato immagi-

nare una crescita immediata e verticale dei

fatturati. Investimenti come quelli che il

Piano Calenda si propone di promuovere

richiedono infatti del tempo per essere

studiati, realizzati e per portare quindi a

effetti significativi. Tuttavia, i primi segnali

sono già evidenti, come testimonia l’in-

cremento del 22% circa rilevato da Ucimu

negli ordinativi del mercato interno ita-

liano dellemacchine utensili registrato nel

primo trimestre del 2017 rispetto all’anno

precedente. Si tratta di un’ulteriore testi-

monianza del fatto che le aziende hanno

ben compreso l’importanza di far evolvere

i propri sistemi di lavorazione e che stanno

intraprendendo un percorso che deve tut-

tavia affrontare alcune inerzie, prima delle

quali la già citata necessità di far fronte

a tempi di realizzazione non immediati.

Sarà pertanto fondamentale un’oculata

gestione delle leve finanziarie incenti-

vanti anche nel corso dei prossimi anni,

per dare il tempo alle aziende di muoversi

in un’ottica strategica, non solo tattica.

Sarà inoltre fondamentale proseguire

con impegno nel processo di informa-

zione sul tema, così da dare alle aziende

gli strumenti utili a sviluppare appieno

le potenzialità del Piano Industria 4.0,

portando all’introduzione di sistemi re-

almente innovativi, che creino sensibili

benefici sull’efficienza e la produttività

dell’industria italiana. In questo modo, si

potrà evitare il rischio del diffondersi di un

approccio a questo Piano come pura occa-

sione di defiscalizzazione per l’ammoder-

namento delle linee produttive esistenti,

Francesco Tieghi, ServiTecno

Edgardo Porta, Rittal

Marco Bubani, VEM sistemi

Andamento del fatturato Italia dell’automazione

industriale manifatturiera e di processo

per principali segmenti

Variazioni %, anno 2016

Wireless

Telecontrollo

Motori brushless

Azionamenti elettrici

UPS

Networking industriale

HMI IPC Scada

I/O distribuiti

Riduttori fissi

PLC

Encoder rotativi

Rfid

-15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

Fonte: Anie Automazione